Interviste

Antonella Biscardi. Il calcio nella rete. FairPlay. Intervista di Alessandra Mele

Ciao Antonella.  Il titolo della puntata di questa sera è FairPly.

Come lo racconti? Il FairPly è un concetto incorporato nello sport e nel calcio in particolare. Nasce in Inghilterra nel XIX secolo, ed è nella classe dei militari e dei gentlemen vittoriani che si sviluppa con l'idea di un passatempo dove mostrare le proprie virtù atletiche e cavalleresche.

Il Fair Play ha insito uno spirito di rispetto, di giusta competizione, di tolleranza.

E’ un tema che porta a molte riflessioni, in particolare se applicato alla nostra vita quotidiana.

Come sempre, storia e attualità.

Questo tema si presta moltissimo, pensa a quanti campioni sono stati simbolo di FairPlay in passato, come lo sono oggi con le tante trasformazioni del calcio, e come i valori del FairPlay sono applicati nella vita dei giovani, nella società, nella politica, nel lavoro, e fondamentale, nei rapporti umani.

Parliamo di personaggi del calcio.

Te ne cito alcuni di cui abbiamo parlato nella scheda iniziale, così facciamo contenti i lettori storici del calcio.

In Italia sono il simbolo di FairPlay giocatori come Scirea, Facchetti, Zoff.

Di Canio, giocatore molto controverso, fu premiato in Inghilterra per un famoso gesto. Non finì l’azione in rete con l'avversario in terra.

De Rossi e Klose, ammettono, in epoche diverse, di aver segnato con la mano e convincono l'arbitro ad annullare il gol, cosa che non fa Gilardino, quando gioca con la Fiorentina, attribuendosi la nomea di antisportivo.

Nel mondo, ognuno ha il suo “santino” del fair play.

In Germania hanno Philipp Lahm, il capitano dell'ultimo mondiale tedesco, mai espulso.

In Spagna Iniesta e Raul sono i simboli di un calcio corretto e signorile.

Una specie d’icona, del calcio inglese e internazionale è Gary Lineker.

Oltre 500 partite da professionista e nemmeno un'ammonizione.

E poi, i giocatori modelli di Fair play oggi?

Belotti, ma non è propriamente un simbolo.

Quagliarella non esulta mai contro le sue ex squadre.

E il più recente gesto di FairPlay in campionato è di Pedro del Cagliari che consola Kurtic dopo la sconfitta del Parma.

Noto che fra i giocatori di oggi non hai citato nomi “top”.

 

Esatto, perché di norma c’è FairPlay, troppo sotto i riflettori per sbagliare, tutto patinato e studiato.

Le dichiarazioni ufficiali, oggi, sono improntate a un grande fair play, forse ipocrita, ma difficilmente si eccede nei toni.

Ora, mi parli dell’altro aspetto, quello abbinato al nostro “oggi”?

 

Partiamo dal concetto di FairPlay spiegato nella enciclopedia Treccani più o meno così:

FairPlay, quel comportamento rispettoso delle regole, che garantisce le stesse opportunità ai diversi contendenti, nello sport, nella politica e nei rapporti umani e sociali.

E aggiungiamoci che:

FairPlay è gentilezza, riguardo, rispetto, attenzione.

FairPlay esclude la rissa, l’insulto, non denigra l’avversario o le idee diverse dalle proprie, è gioco corretto, è dialogo, e l’altro è sacro, perché ha una propria dignità.

E allora, ecco che abbiamo ancora spunti:

FairPlay ... perché i ragazzi emulano.

“Se i grandi fanno così, lo facciamo anche noi” pensano.

FairPlay ... perché i mezzi di comunicazione hanno un grande compito.

FairPlay ... perché lo sport e la vita quotidiana spesso lo dimenticano.

E FairPlay ...perché è nel nostro consueto “ieri oggi e domani", è nel nostro essere "diversamente sportivo".

Che dici Alessandra, sono sufficienti o vuoi suggerirci tu qualcosa da aggiungere?

Dopo la puntata scorsa, dove con grande abilità hai unito il Goleador, tema della serata, con l’attualità della Superlega appena scoppiata, mi viene più che un suggerimento, una domanda.

 

La Superlega è stata un’azione di FairPlay?

Certamente questa domanda è in scaletta per gli ospiti, visto il grande tornado che ha causato nel calcio, facendo esprimere addirittura il nostro Premier Draghi, un tornado appunto che è imploso su se stesso.

Io direi che c’è stato poco FairPlay nel pensarlo, organizzarlo, comunicarlo.

Più FairPlay ritirandosi, evitando dichiarazioni eccessive.

Sentiremo ovviamente che ne pensano gli ospiti in studio e i telespettatori rispondendo al televoto e scrivendoci.

Antonella per chiudere, io la domanda devo fartela.

Quanto FairPlay c’è in te? 

Fin troppo direi, e questo oggi non paga affatto.

Lo dico con un po’ di amarezza, non per me che non cambierei il mio modo di essere, ma per i nostri giovani che crescono in una società che sta perdendo i veri valori.

Se segui il programma, questa sera c’è una bella dichiarazione rilasciata da Dacia Maraini al giornalista Sandro Sassoli, nostro ospite, e gentilmente concessaci, che parla proprio di questo.

E questo è lo “Sgub” di oggi.

Credo che non ci resti che guardarvi questa sera. 

Grazie, a questa sera.

Ricordo che potete scriverci sulle mie pagine social, rispondere ai sondaggi e interagire con noi in qualsiasi momento.

E’ la sinergia che ci fa crescere. 

Grazie a te Antonella, ricordiamo l'appuntamento. 

Certamente.

Giorno e orario:  tutti i lunedì dalle ore 21.00 alle 22.00.

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Insomma chi vuole mi trova!

Allora Antonella buona diretta!

Grazie Alessandra per la nostra chiacchierata.

Grazie a chi vorrà esserci.

Vi aspetto!  Denghiù

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