ROMA, 1 LUGLIO 2011 – Angelino Alfano è il nuovo segretario del Pdl. Il ministro della Giustizia è stato nominato per acclamazione segretario del partito durante il Consiglio nazionale che si è svolto stamani a Roma.
“Gli organizzatori del Pdl hanno previsto da statuto una votazione che prevede i due terzi” dei consensi, “ma io da presidente e fondatore del partito vi propongo l'elezione di Alfano con questo applauso” a “suffragio generale”. Così il premier, Silvio Berlusconi, ha chiesto ai consiglieri del Pdl e ottenuto di eleggere Alfano nuovo segretario del partito “evitando burocrazie interne”.[MORE]
“Vedo tutti in piedi ad applaudirlo”, aggiunge Berlusconi.
“Non ho dubbi che Alfano sia la persona giusta. Non ho sentito mai nessuna voce contraria alla decisione di eleggerlo segretario. Alfano non è una persona menzognera”, dice Berlusconi del nuovo segretario.
“Caro presidente, questa mattina il mio papà mi ha portato il santino della mia prima campagna elettorale...”. Angelino Alfano prende la parola e comincia così il suo primo discorso da segretario del Pdl. “Era la primavera del 1994 - ricorda - e mi ero candidato al consiglio provinciale di Agrigento. Avevo finito i miei studi a Milano ed ero un giovane di 23 anni che credeva nel bipolarismo, credevo nel suo progetto di società, presidente Berlusconi, dove chi ha talento e merito deve farsi avanti”. “A 23 anni vidi in tv un imprenditore che aveva il sole in tasca, sentii una musica, un jingle - prosegue Alfano tornando indietro con la memoria -, e vidi un uomo che mi spinse alla mia prima campagna elettorale, che mi spinse ad aderire a Forza Italia. Lo decisi unilateralmente, senza parlare con Berlusconi, perché lui lo vedevo in televisione, lo vidi in quello splendido annuncio del gennaio del 1994. Credevo in quell'uomo e in quella musica”.
Il nuovo segretario guarda subito al futuro del partito. "Non abbiamo bisogni di lasciti ed eredità. Costruiremo tutti insieme un grande partito, la prospettiva è quella del Ppe", dice.
"La nostra è una sfida importante: riportare a votarci il popolo dei moderati italiani, che non se ne è andato a sinistra, è lì in attesa che noi diamo loro nuove buone ragioni per votarci". Lo ha detto il neosegretario del Pdl. "Due anni sono tanti, ma dovremo chiedere quel voto con orgoglio vincendo i pregiudizi, consapevoli delle nostre ragioni e dei loro torti, nel solco del Ppe. Se lo faremo rivinceremo le elezioni".
"Il nostro è un progetto serio di grande area che aggreghi moderati italiani alternativi alla sinistra e propongo una grande costituente popolare con chi è disponibile a camminare su questa strada e per questo progetto". Lo ha detto il neo segretario del Pdl aggiungendo: "Ora verranno fatte subito interviste ad esponenti del centro politico per chiedere qual è la loro risposta, ma noi non attendiamo risposte nel pomeriggio, questo é un processo politico importante e non un telequiz, non abbiamo bisogno di una decina di voti, abbiamo già avuto tante fiducie".
"Sono convinto di avere servito bene le istituzioni con onore e con decoro. Ma ora per restituire" un pari impegno "al partito, sceglierò di dimettermi da ministro non appena il codice antimafia e la semplificazione dei riti saranno approvati". Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel suo discorso di insediamento da segretario del Pdl. "Scenderò senza rimpianti - ha aggiunto - dalla scaletta del volo di Stato per riprendere il cammino con voi su treni, macchine, autobus".
Lidia Tagnesi