“Donne che hanno cambiato il mondo”: quando la parola femminile diventa rivoluzione

Nel terzo incontro del ciclo, la letteratura diventa una mappa dell’interiorità e del coraggio

Che cosa succede quando si prova a leggere la storia con gli occhi delle donne che l’hanno attraversata? Succede che il passato si riaccende come una costellazione che credevamo di conoscere, ma che all’improvviso rivela nuove stelle. È ciò che è accaduto nel terzo appuntamento del ciclo “Donne che hanno cambiato il mondo”, che si è tenuto ieri pomeriggio presso la sala convegni dell’Associazione Maria Madre della Redenzione, un incontro che ha scelto di entrare nel territorio della letteratura non come in un archivio polveroso, ma come in una foresta viva, piena di sentieri da scoprire e di voci che sussurrano ancora.

Protagoniste del pomeriggio, insieme a don Domenico Concolino, docente dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, due relatrici che hanno guidato il pubblico come vere “cartografe dell’interiorità”.

La prima, italianista e facilitatore SIMEN (Società Italiana di Medicina Narrativa), ha accompagnato i presenti lungo il percorso “Futuro interiore. La rivoluzione delle scritture femminili”. La sua comunicazione è stata un viaggio attraverso epoche e testi, dove la scrittura delle donne appariva come una corrente sotterranea: invisibile per secoli, ma costante, irrinunciabile, capace oggi di riaffiorare con la forza di un fiume che cambia il paesaggio. Una scrittura che, più che narrarsi, si semina nel lettore, aprendo spiragli di cura, consapevolezza e nuove geografie del sé.

La seconda relatrice, docente di lettere e scrittrice, ha portato invece un incontro sorprendente tra due figure luminose e inquietanti: “Scrivere col sangue. Santa Caterina e Margherita Guidacci”. Le ha tratteggiate come due torce accese in epoche diverse, entrambe capaci di illuminare zone d’ombra con parole nate dalla ferita, dalla visione, dall’urgenza di dire l’essenziale. La loro scrittura, ha spiegato, non è semplicemente un gesto; è un’incisione, come se ogni frase fosse una goccia di luce strappata al buio.

Un pubblico curioso e in movimento

La risposta del pubblico è stata il terzo elemento che ha dato vita all’incontro. Giovani e adulti hanno preso parte al dialogo come in una danza di pensieri: domande che si rincorrevano, riflessioni che si intrecciavano, racconti personali che emergevano come piccole gemme. L’interiorità, tema del pomeriggio, si è così trasformata da concetto astratto a terreno comune, un luogo in cui riconoscersi e da cui ripartire.

Molti partecipanti hanno espresso la sensazione di aver attraversato non una conferenza, ma un “ponte narrativo”: un passaggio che collega la propria voce a quella di donne lontane nel tempo ma vicine nella sensibilità, come se le loro parole potessero ancora oggi bussare ai nostri dubbi e alle nostre paure. L’incontro ha lasciato in eredità una certezza: la letteratura, soprattutto quella femminile, non è un fragile oggetto da conservare, ma una scintilla che continua a incendiare la realtà, a riscriverla, a renderla più umana.

Il ciclo “Donne che hanno cambiato il mondo” prosegue così la sua rotta, come una nave che segue costellazioni antiche per aprire nuovi orizzonti. Perché ogni rivoluzione, prima di diventare storia, nasce sempre da una parola che qualcuno ha avuto il coraggio di pronunciare.

PROSSIMO INCONTRO — “Donne nel mondo della scienza”

26 Novembre 2025

Associazione Maria Madre della Redenzione APS

Via Apostolello, Simeri Crichi