ROMA, 4 FEBBRAIO 2016 – E’ una legge non scritta del calcio quella che riguarda, di solito, il turno infrasettimanale. Nel senso che non porta sostanziali novità rispetto a quello che si è giocato qualche giorno prima. Ed è così infatti, che Napoli e Juventus (rispettivamente 0-2 contro la Lazio e 1-0 contro il Genoa) continuano inesorabili la loro marcia di avvicinamento a quello che si prospetta essere un big match come non se ne vedevano da parecchio tempo. I campani sono una squadra oramai matura per lottare a grandi livelli. Settima vittoria consecutiva, 23mo gol del capocannoniere Higuain, e una voglia matta di regalare un sogno a tutti i tifosi napoletani. Sembra esserci davvero tutto quest’anno per vincere il campionato e Sarri, fino ad ora, è stato bravo, non solo a far giocare benissimo la propria squadra; il suo merito principale è stato senz’altro quello di tenere a bada un’ambiente capace di mettere una grande pressione addosso.
La Juve invece, di vittorie consecutive ne ha fatte tredici. Battuto il record che apparteneva a mister Conte. La rimonta continua dunque, ma stavolta la prestazione non è stata convincente rispetto alle vittorie che l’hanno preceduta. Forse troppa convinzione, forse la serie di vittorie consecutive che sta cominciando a lavorare inconsciamente (e in negativo) nella testa dei giocatori di Allegri. In ogni caso, se il Genoa avesse portato via un punto da Torino, non avrebbe rubato nulla. E la Juve era da parecchio tempo che non soffriva così. Merito, anche, della buona prestazione dei rossoblù e del proprio allenatore Gasperini. Anche se, bisogna sottolineare anche questo aspetto, le vittoria sofferte, non sono soltanto le più belle, ma anche le più importanti.
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Milan e Roma invece confermano il buon momento. Soprattutto i rossoneri sembrano aver finalmente trovato una certa idea di squadra. Ma, per quanto riguarda l’Europa, dovranno fare i conti con la Fiorentina, protagonista di un’importantissima vittoria contro il Carpi e sempre più decisa a mantenere il terzo posto in classifica. Così come l’Inter del resto. La squadra di Mancini, stavolta, deve ringraziare il suo capitano Icardi, protagonista, in negativo, del derby di qualche giorno fa. L’argentino, grazie ad un gol di rapina, si fa perdonare l’errore dal dischetto di domenica sera contro i cugini e permette ai nerazzurri di portare a casa tre punti importantissimi contro il Chievo e di passare finalmente qualche giorno in serenità, dopo le varie tempeste che si erano abbattute dalle parti della Milano nerazzurra nelle scorse settimane. Comunque sia, per i verdetti, quest’anno si ha la quasi matematica certezza che bisognerà aspettare davvero la fine del campionato, qualunque essi siano. Meglio per tutti noi.
Alessio Crapanzano
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