La zia di Carlo al Teatro il Primo. Risate e comicità partenopea per una commedia all'inglese
Cultura e Spettacolo Campania

La zia di Carlo al Teatro il Primo. Risate e comicità partenopea per una commedia all'inglese

giovedì 17 gennaio, 2013

NAPOLI, 17 GENNAIO 2013 - Scrosci di applausi e risate per una delle commedie più rappresentate al mondo e in scena al Teatro Il Primo di Napoli fino al 20 gennaio 2013.

La zia di Carlo (titolo originale The Charley Aunt) è una commedia brillante inglese scritta da Thomas Brandon nel 1894, diventata da subito un successo internazionale tanto da avere infinite rivisitazioni sceniche e remake cinematografici, come il film del 1941 di Archie L. Mayo ed il film italiano di Alfredo Guarini del 1943.[MORE]

Rosario Ferro, regista e protagonista della commedia, e la sua Compagnia Bianca Sollazzo conferiscono alla celebre storia un tocco, rigorosamente comico, partenopeo. Scambi di battute a raffica in dialetto, modi di vivere e di "arrangiarsi" sono quelli tipici napoletani, così come i costumi e le scene che vanno ad incorniciare un quadro tipico della Napoli di fine '800, ma con continui riferimenti a situazioni contemporanee.

La storia è lasciata quasi intatta. Due giovani, Carlo e Gioacchino hanno conosciuto due splendide ragazze, ma per uscire con loro hanno bisogno del "permesso" di un parente che non li lasci soli, secondo i costumi dell'epoca. L'arrivo di una vecchia zia di Carlo dall'Argentina sembra l'occasione adatta per combinare l'appuntamento. Donna Lucia di Alvadorez è infatti emigrata da giovane nella "terra delle scimmie" per sposare un uomo ricchissimo ed ora, rimasta vedova, vuole far ereditare tutto a suo nipote.

Si può ben capire l'entusiasmo dei due giovani e del maestro Barbella (Rosario Ferro) durante l'attesa in conservatorio, dove i due studiano e dove si svolge la scena. E si può anche ben capire la delusione che li pervade dopo aver saputo che la zia non verrà più. Nel frattempo Gioacchino aveva già promesso al padre, in crisi economica, di fargli conoscere la miliardaria per potersi sistemare. La soluzione? Far travestire il maestro Barbella da Donna Lucia per aiutare i ragazzi, facendo scaturire gag, situazioni comiche assurde ed esilaranti sin dalla sua entrata in scena in panni femminili. Il gioco non durerà molto, solo fino all'arrivo della vera zia dell'Argentina che scioglierà l'equivoco e porterà la storia al lieto fine...

Una curiosità: lo spettacolo fu rappresentato già nel 2006 da Rosario Ferro nei panni del maestro Barbella al fianco della celebre attrice Bianca Sollazzo scomparsa nel 2011, a cui la compagnia ha dedicato il nome.


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