Liberazione 1945-2015,  Marini ricorda il ruolo dell'Umbria
Cronaca Umbria

Liberazione 1945-2015, Marini ricorda il ruolo dell'Umbria

sabato 25 aprile, 2015

PERUGIA, 25 APRILE 2015 – Nelle piazze italiane da nord a sud dello stivale dilagano le iniziative per celebrare la Festa della Liberazione Italiana del XXV Aprile (1945-2015), quel «sentimento di libertà che è diventato pietra angolare della nostra storia e della nostra identità», come ha ricordato il presidente Sergio Mattarella.[MORE]

Puntuale in Umbria anche il messaggio della governatrice Catiuscia Marini, che in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione del Paese dall'occupazione tedesca, ha voluto «rendere omaggio agli uomini e alle donne di allora che in Italia ed anche in Umbria scelsero di stare dalla parte giusta, quella cioè della liberta e dell'affermazione dei valori democratici», per apprendere la loro «lezione», in quanto «fecero riscattare il profilo morale di una intera Nazione».

In particolare, Marini ha ricordato «il ruolo dell'Umbria» in quella fase storica: «Nella nostra regione - ha dichiarato - oltre 3700 furono i combattenti partigiani, più di 1700 i civili che sostennero attivamente con azioni concrete il processo di liberazione. Dobbiamo doverosamente ricordare in questa nostra terra anche quelle vittime civili, innocenti, cancellate dalle rappresaglie nazifasciste (circa 250 vittime in Umbria), dai Martiri di Gubbio all'episodio di Camorena di Orvieto; dai fatti di Marsciano ai rastrellamenti nelle zone di Narni, Otricoli e Calvi; da Città di Castello agli episodi dell'Appennino eugubiono-gualdese e della montagna folignate-spoletina e i 200 caduti sotto i colpi dei bombardamenti, in modo particolare quelli della città di Terni che fu la più martoriata della regione».
«Tanti - ha aggiunto - furono poi protagonisti anche in Umbria, tra quelli che militavano tra le formazioni partigiane, ma anche civili, contadini, operai della fabbriche, militari, insegnati, preti e religiosi dei principali monasteri, che silenziosamente diedero supporto e protezione ai Comandi militari delle forze alleate e alle brigate partigiane, consentendo di mettere fine al regime fascista e all'occupazione anche nella nostra regione».

Domenico Carelli

(Foto: focusjunior.it)


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