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"Now you see me - I maghi del crimine" di Louis Leterrier, stangate sulla giostra

Antonio Maiorino
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"Now you see me - I maghi del crimine" di Louis Leterrier, stangate sulla giostra
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Tempo di lettura: ~4 min

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Now you see me - I maghi del crimine di Louis Leterrier, la recensione. Cosa succederebbe se si potessero incrociare Arsenio Lupin e David Copperfield moltiplicandoli per quattro? Probabilmente qualcosa à la Meliès, di molto stupefacente: e se il regista è Louis Leterrier (L’incredibile Hulk, Scontro tra titani), il risultato suona molto I fantastici 4 Houdini. Che nell’ordine sono Daniel Atlas (Jesse Eisenberg), che seduce le fanciulle coi mazzi di carte; Henley Reeves (Isla Fisher), poco sedotta ex assistente, ora abile escapista in solo; Jack Wilder (Dave Franco), prestigiatore da strada abile nella smaterializzazione dei portafogli; Merritt McKinney (Woody Harrelson), un mentalista con l’inclinazione al ricatto. Ad ognuno viene recapitata una carta dei Tarocchi ed un invito ad un misterioso appuntamento. Un anno dopo sono a Las Vegas con un grande numero: svuotare il caveau di una banca di Parigi e far comparire i soldi in loco. A pioggia sulla gente. Scrosciano gli applausi, l’FBI si danna. Ruberanno ancora ai ricchi per dare ai poveri, pare. Sulle loro tracce lo scettico Dylan Hobbes (Mark Ruffalo) e la collega francese dell’Interpol, Alma Dray (Mélanie Laurent), occhi chiari e poco chiare intenzioni. Un mago (della televisione) di nome Thaddeus (Morgan Freeman) indaga in parallelo. Poi le rette convergono. [MORE]

IL FATTORE "C"(INEMA) - Con Now you see me – I maghi del crimine, Louis Leterrier veste i panni dell’illusionista, confezionando un’action-spy-story venata di fantasy, spettacolare e spettacolistica, ricca di mirabilie dello sguardo, conigli dal cilindro ed avvitamenti dello script che piroetta insieme alla macchina da presa. Il risultato è un’opera effervescente, che non ci si sente nemmeno di bollare come stucchevole, tanto è palese l’intento di risolversi in una profumata bolla di sapone. Troppo infarcito di scanzonature all’Arma letale o Prova a prendermi per essere un thriller, troppo dispersivo per far lacrimare alla storia d’amore tra Ruffalo e la Laurent, troppo seriosamente intrigante per dirsi una commedia, il film di Leterrier non serba nemmeno ardimentose metafore sulla magia del cinema o sull’illusione degli occhi, nonostante il leitmotiv del contenitore pieno che lo specchio fa sembrare vuoto nei trucchi del prestigiatore. Certo, i soldi che spariscono in un istante dalla banca, i colossi defraudatori che vengono defraudati, le false banconote col volto dei quattro maghi sembrano ventilare, più che una critica, una divertita “spiegazione B” per la crisi, anzi, “C”: cinematografica, calata in un contesto che crea circostanze coloratamente, contortamente credibili. Ma gli occhi sono più veloci della mente: si scivola sugli eventi, sulle eventuali implicazioni, sulla logica (?) della sceneggiatura. Eppure l'effetto scivolo non dispiace. 

TAROCCHI BAROCCHI - È, piuttosto, quello che sembra: un trucco, volutamente pesante, un barocchismo degli anni duemila, sicché davvero si può dire che “del regista il fin è la meraviglia”. E di là della fotografia rutilante e del 3D anche senza 3D, è l’assordante sequenza dei twist interni, arricchita di morti non morti, vendette ventennali, cambi di fronte, talpe o presunte tali, sette segrete e buoni e cattivi mescolati con l’abracadabra, a denunciare il “buonanotte incredulità”. D'altronde, è un contesto in cui si arraffa quel che si può, un po' come quando piovono soldi dall'alto. E così, ci si attacca anche alle figurine, più che figuranti, meno che personaggi, funzionali alla vivace accozzaglia di divi: Jesse Heisenberg, fincheriano Mr. Facebook, conserva ancora qualcosa del carismatico timidone; Woody Harrelson è la classica simpatica canaglia; Mark Ruffalo combatte benissimo i begli occhi di Melanie Laurent (alleluia, l’hanno ripescata), più che il quartetto di truffatori; Michael Caine, nei panni del magnate, e Morgan Freeman, in quelli dell’ambiguo mago microfonato col cilindro al chiodo, sono due affidabili veterani. 

Now you see me – I maghi del crimine di Louis Leterrier diverte come una variopinta stangata di apprendisti stregoni, in cui a non vedersi è la coerenza interna delle svolte: ma poco conta, se si accetta l’abbaglio del baraccone hollywoodiano, popolato dai prestigiosi prestigiatori del cast.

Titolo originale: Now You See Me
Interpreti: Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Dave Franco, Woody Harrelson, Michael Caine, Morgan Freeman, Mark Ruffalo, Mélanie Laurent
Origine: Francia, USA, 2013
Distribuzione: Universal Pictures International Italy
Durata: 115'


Antonio Maiorino

Critico d'arte e di cinema
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Scritto da Antonio Maiorino

Giornalista di InfoOggi

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