Calabria, ricorso al TAR: Iemma, De Nisi e Comito contestano il calcolo dei voti
Ricorso al TAR dopo le Regionali in Calabria: tre candidati contestano il metodo di calcolo dei voti
Sottotitolo: Cresce la tensione post-elettorale: esclusioni, soglie di sbarramento e possibile riassegnazione dei seggi in Consiglio regionale.
Le elezioni regionali calabresi del 5 e 6 ottobre continuano a far discutere. A distanza di settimane dallo scrutinio, tre candidati esclusi hanno presentato un ricorso al TAR Calabria, contestando il metodo adottato dall’ufficio elettorale per il calcolo dei voti.
Perché è stato presentato il ricorso
Secondo i ricorrenti, l’ufficio elettorale centrale avrebbe contato esclusivamente i voti di lista, senza considerare le preferenze espresse dagli elettori per il candidato presidente.
Una scelta che, secondo i ricorrenti, avrebbe alterato la ripartizione finale dei seggi, modificando la soglia dello sbarramento fissata al 4%.
Se venisse adottato un criterio diverso, includendo anche le preferenze al presidente, la mappa politica del Consiglio regionale potrebbe cambiare in modo significativo.
Chi ha presentato il ricorso
A rivolgersi al TAR sono stati:
- Giusy Iemma, candidata nella circoscrizione centro con la lista del Partito Democratico.
- Francesco De Nisi, candidato nella stessa circoscrizione per la lista Casa Riformista.
- Michele Comito, primo dei non eletti nel centrodestra nella lista Occhiuto Presidente.
A questi nomi potrebbe aggiungersi anche Francesco Sarica, candidato della Lega nella circoscrizione sud, che ha annunciato il deposito del ricorso nelle prossime ore.
Cosa potrebbe accadere al Consiglio regionale
Se il TAR dovesse accogliere le richieste dei candidati, la prima conseguenza riguarderebbe il partito Noi Moderati.
Secondo la nuova modalità di calcolo richiesta dai ricorrenti, la lista non raggiungerebbe più la soglia minima richiesta e perderebbe i suoi due seggi attuali, assegnati a:
- Vito Pitaro
- Riccardo Rosa
Un eventuale ricalcolo cambierebbe quindi l'equilibrio tra maggioranza e opposizione.
Prossima data chiave: 11 febbraio
L’udienza del TAR è fissata per l’11 febbraio. Solo dopo quella data sarà possibile capire se la composizione del Consiglio regionale resterà invariata o se, invece, si aprirà un nuovo scenario politico.
Conclusioni
Il ricorso presentato in Calabria apre un nuovo capitolo nel dibattito sul sistema elettorale regionale e sul peso reale delle preferenze espresse dagli elettori.
A prescindere dall’esito, la vicenda conferma quanto sia delicata e determinante l’interpretazione delle norme elettorali nella formazione delle istituzioni democratiche.
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