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Sergio Abramo "Un programma per la rinascita di Catanzaro"

Redazione
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Sergio Abramo "Un programma per la rinascita di Catanzaro"
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Elezioni amministrative del 6-7 maggio 2012 programma amministrativo del candidato sindaco Sergio Abramo

PREMESSA

Non vi è motivo per mutare nelle linee essenziali un programma che nelle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio del 2011 ha avuto l’approvazione della stragrande maggioranza degli elettori della nostra Città. Esso, infatti, continua ad essere valido e rappresentativo del bisogno di rinascita e di rinnovamento di cui la nostra città ha urgente necessità e che gli elettori con il voto hanno fatto proprio.

Del programma, presentato al giudizio della nostra comunità appena dodici mesi or sono, dunque, rimangono pienamente validi sia gli indirizzi di politica amministrativa , sia gli obiettivi economici sociali e culturali che esso contiene e che sono avvalorati non solo dalla circostanza, non certo secondaria, che al momento della stesura aveva partecipato attivamente anche l’attuale candidato Sindaco, ma anche dal fatto che esso ancora rispecchia le aspettative di quei cittadini che, un anno fa, in grande numero, lo hanno condiviso e approvato con il voto.

D’altra parte, sarebbe stato illogico e riduttivo che in vista delle elezioni del 6 e 7 maggio, fosse, nel presente programma, sottaciuta o non presa in considerazione l’esperienza amministrativa svolta dall’attuale candidato sindaco nel ruolo di primo cittadino in due mandati consecutivi.
Di qui la necessità di dotare il programma di una introduzione che rispecchi l’attività prima ricordata e che si innesta in modo perfettamente sinergico nel [MORE]

“PROGRAMMA PER LA RINASCITA DI CATANZARO”.
INTRODUZIONE

 

Catanzaro deve essere messa nelle condizioni di riprendere il cammino interrotto e progettare il suo nuovo futuro.
Riprendere il cammino interrotto significa, per la nostra Città, rilanciarne il ruolo e le funzioni di Capoluogo regionale, ripristinare il prestigio di Città propositiva, fucina di idee e di programmi per lo sviluppo dell’intero territorio calabrese.

Prima dei sei anni appena trascorsi, questi obiettivi erano sembrati ormai a portata di mano: l’iniziativa allora intrapresa di chiudere definitivamente con la Città di Reggio la dolorosa ferita che si era tumultuosamente aperta negli anni settanta per la scelta del capoluogo regionale, la nuova visione di uno sviluppo calabrese basato sulle particolari vocazioni territoriali e delle risorse umane e materiali, avevano cominciato a fare breccia concretamente su antiche e inedite rivendicazioni di autonomismo provenienti da Lamezia Terme, rivendicazioni che avrebbero portato ad ulteriori fratture e all’impoverimento dell’impianto territoriale provinciale, già lacerato dalla creazione negli anni ottanta delle nuove province di Vibo Valentia e Crotone.

Una tale opera era valso a Catanzaro, per la prima volta nella sua storia di Capoluogo regionale, il riconoscimento, da parte delle altre città capoluogo, di sede permanente per la concertazione e l’utilizzo dei programmi di crescita economica e sociale messi a disposizione dalla Comunità Europea, dalla Regione e dallo Stato.

Negli stessi anni, Catanzaro, proprio attraverso l’uso virtuoso delle opportunità europee, regionali e statali, ha riaperto cantieri chiusi da anni, qualcuno da qualche decennio, per realizzare opere e progetti spesso solo abbozzati e su cui pesava lo scetticismo che essi avrebbero potuto vedere la luce.

Basti qui ricordare la realizzazione dei grandi contenitori per la cultura e l’arte, quali il nuovo teatro Politeama, il Complesso monumentale del S. Giovanni, l’auditorium “Casalinuovo”, o anche il centro di aggregazione giovanile di Via Fontana Vecchia.

Queste opere, assieme alle tante altre progettate e velocemente concretizzate con il rifacimento e abbellimento di tutti i vicoli e le piazzette del centro storico e dei quartieri, i quali sono stati tutti dotati di spazi a verde e per l’infanzia e di attrezzature sportive e per il tempo libero, avevano cambiato il volto della Città, aggiungendo nuove potenzialità di rinascita e di crescita, anche economica.

Oggi Catanzaro deve, ripartendo da qui, programmare il suo nuovo futuro.
Per fare ciò in modo tangibile e concreto, per essere una “Città-Regione”, deve recuperare il tempo perduto, le proprie capacità progettuali e anche gli strumenti che rendano possibile e attuabile il suo rientro nel circuito dello sviluppo e della rinascita civile. La costruzione di un’area metropolitana che sia il centro di riferimento di altre aree calabresi, deve tornare ad essere un obiettivo per valorizzare sia il territorio intercomunale che va dal nord della città alla Sila Piccola, comprendendo tutti i comuni presilani del catanzarese, sia la vasta area lametina e le potenzialità di sviluppo industriale e agricolo che tale area comprende.

E’ necessario per Catanzaro riprendere al più presto un dialogo permanente a livello istituzionale e programmatico per riannodare i fili di una integrazione territoriale basata sullo uno sviluppo industriale sostenibile e sull’ampliamento e la modernizzazione dei servizi.

Non si tratta di un sogno, si tratta, invece di riprendere una strada interrotta nella convinzione che essa costituisca l’unica possibilità per rilanciare le singole vocazioni territoriali e riaggregarle intorno ad un concreto progetto di sviluppo.
Catanzaro deve saper rinsaldare e accrescere il suo ruolo di Città degli uffici e delle istituzioni regionali; Catanzaro deve e può diventare una città di eccellenza per la cultura e le arti.
Catanzaro può porsi nuovamente l’obiettivo di essere una Città capace di progettare lo sviluppo e l’integrazione territoriale per creare e incentivare attività imprenditoriali e lavoro per i giovani e per rendere attive le competenze professionali e culturali di grande valore ma che non riescono ad esprimersi nella realtà economica e sociale vissuta attualmente dalla Città.

Per tutto ciò si pensa di riattivare il grande laboratorio di idee e di programmi che è stato il Consorzio Catanzaro 2000 nel quale le rappresentanze delle associazioni imprenditoriali, sindacali e del professionismo progettuale avevano costituito un laboratorio e una fucina di idee e di progetti, moltissimi dei quali realizzati, che tanto hanno contribuito, sia all’utilizzazione dei fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, sia alla concertazione per lo sviluppo territoriale.
Tuttavia Catanzaro è tornata ad essere la città delle incompiute, delle idee appena abbozzate, delle emergenze insopportabili per qualsiasi comunità civile. Una di queste è la raccolta dei rifiuti e la quasi saturazione del sito destinato al loro deposito. Catanzaro si trova, per ciò che riguarda il Bilancio comunale ad un passo dal tracollo finanziario che, allo stato delle cose, impedisce perfino il regolare svolgimento della manutenzione ordinaria. A tutto ciò ha contribuito e contribuisce la gestione delle aziende partecipate e gli impegni finanziari , ora al vaglio della magistratura, presi dall’Amministrazione comunale con privati relativamente ad una parte delle strutture realizzate nel cosiddetto Parco Romani.

Catanzaro Servizi, Ambiente e Servizi, Amc, sono al collasso.
Questa situazione mette a rischio la stessa esistenza delle aziende e l’occupazione di centinaia di lavoratori.
A tutto ciò va data una risposta immediata e sicura, possibilmente nei primi cento giorni della nuova amministrazione, mettendo in atto tutte quelle procedure e quelle strategie di tipo economico e aziendale in grado di riportare le aziende nel binario della normalità accrescendo la loro capacità di fornire servizi.
Dalla risoluzione di questi problemi deve ricominciare la rinascita della nostra Città.

I PUNTI STRATEGICI DELLA RINASCITA

Attraverso una strategia ampia e organica, un disegno complessivo che investa tutti i settori, si lavorerà per migliorare la qualità della vita nella città capoluogo, tramite il governo della mobilità urbana, il recupero di uno straordinario patrimonio immobiliare per anni abbandonato, la cura dell’arredo urbano e del verde, la pulizia, l’attenzione al decoro, la valorizzazione dei parchi e del mare, la sicurezza, il buon funzionamento dei servizi al cittadino. E ancora bisognerà migliorare l’accessibilità ai diritti: istruzione, salute, tutele sociali per i cittadini più deboli.

Bisognerà, inoltre, far diventare Catanzaro la città dei giovani, creando maggiori opportunità formative e lavorative; integrando la vita dell’Ateneo con quella della città e favorendo l’istituzione di nuove facoltà umanistiche nel centro storico; potenziando l’offerta culturale e per il tempo libero, l’accesso
alla pratica sportiva, l’utilizzo delle nuove tecnologie; valorizzando l’associazionismo e il volontariato; puntando sulle politiche abitative per gli studenti e le giovani coppie; mettendo a frutto il potenziale turistico della città.
Per raggiungere gli obiettivi di rilancio della città, la nuova amministrazione dovrà intervenire prioritariamente nei seguenti settori:

1) Urbanistica, mobilità e opere pubbliche
2) Catanzaro città di mare
3) La città dei giovani
4) La città della cultura
5) Ambiente
6) Sanità
7) Sport
8) Politiche sociali
9) Sicurezza e legalità

URBANISTICA, MOBILITA’ E OPERE PUBBLICHE RICUCIRE IL CAPOLUOGO
Il modello di Città-Regione ha il suo fondamento nella presenza sul territorio del complesso apparato tecnico-burocratico dell’Amministrazione Regionale, delle attività connesse al ruolo istituzionale di Capoluogo di Regione, delle principali articolazioni regionali dello Stato, tra cui primeggiano l’Amministrazione della Giustizia (Corte d’appello, TAR, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), il Sistema Scolastico (Ufficio Scolastico Regionale), le Agenzie regionali delle Entrate, del Territorio e del Demanio. Il consistente numero di addetti alla P.A. e ai servizi sanitari e soprattutto di cittadini calabresi che entrano quotidianamente in contatto con l’Ente Regione, le strutture dello Stato, dell’Amministrazione della Giustizia, del Sistema Scolastico e del Sistema Sanitario, rappresentano una straordinaria risorsa che va valorizzata. Allo stesso tempo la funzione direzionale di Catanzaro va potenziata e allargata, candidando la città ad ospitare ulteriori istituzioni pubbliche di valenza regionale e sovraregionale, così come occorre dare impulso a quelle già in cantiere, come la Scuola di Magistratura che deve rimanere una delle battaglie strategiche per la valorizzazione della grande tradizione giuridica del capoluogo. Non ci si deve rassegnare. Un punto di partenza per un progetto di recupero della funzione del capoluogo, non può prescindere dal governo delle dinamiche e degli sviluppi legati alle recenti scelte urbanistiche che hanno cambiato radicalmente la struttura del territorio. E’ facile prevedere che il grande polo del Corace avrà ripercussioni importanti sul futuro di Catanzaro e dei catanzaresi. Bisognerà quindi limitare i rischi di uno svuotamento di presenze e funzioni nel centro storico e costruire i presupposti per una proficua interazione.
Bisogna quindi mirare:
o alla ricucitura di un territorio urbano sostanzialmente policentrico, caratterizzato da saldature edilizie avvenute con finalità solo residenziali;
o alla mobilità nei centri urbani che risultano tutti gravemente penalizzati dalla situazione attuale;
o alla riutilizzazione degli edifici pubblici rimasti vuoti per cessazioni di attività e di quelli che cesseranno l’attività con il trasferimento degli assessorati regionali nella costruente Cittadella.
Andranno immediatamente individuate le attività che possono essere allocate negli edifici, che siano compatibili con il tessuto urbano e che comprendano nel centro storico le sedi di facoltà universitarie di tipo umanistico di nuova istituzione, le residenze per studenti universitari, attività di insegnamento superiore (Specializzazioni e Master), spazi per attività culturali e per il tempo libero, attività produttive del settore informatico e telematico e, prevalentemente, lo sviluppo del terziario superiore.
Si andranno così a restituire alla pubblica fruizione spazi storici della città, spesso di notevole pregio architettonico.

Ma la città di Catanzaro oggi può coltivare più che nel passato anche una certa ambizione dal punto di vista turistico. La vicinanza al golfo di Squillace, il ruolo disegnato per il quartiere marino con la realizzazione del nuovo porto turistico, la grande capacità di attrazione del parco della Biodiversità e l’affermarsi sul piano nazionale delle attività espositive del museo MARCA e della rassegna Intersezioni, legittimano una inedita ambizione turistica della nostra città. E’ opportuno ridare slancio al complesso monumentale del S. Giovanni, all’area Magna Grecia, e al Politeama e farle ritornare al centro delle attività culturali come lo erano prima dell’amministrazione di centro-sinistra. Certo occorrerà una sapiente azione di marketing territoriale e un forte impegno, una accorta politica dell’accoglienza e a una ricettività alberghiera da incentivare, ma l’idea di Catanzaro come città turistica ha basi solide e sarà sostenuta e promossa dal prossimo governo cittadino.

IL CENTRO STORICO
E’ necessario un piano scientifico di valorizzazione del centro storico affidando il progetto della rivitalizzazione a società specializzate nel settore che sapranno fornirci un serio piano di azione e di marketing.
Il recupero del patrimonio immobiliare della nostra città deve essere uno dei capisaldi della futura azione di governo. Sperimentata nei decenni trascorsi l’idea folle di una rigenerazione del centro storico attraverso la demolizione di edifici storici e la realizzazione di manufatti ingombranti e del tutto decontestualizzati, oggi bisogna guardare a un recupero della città salvaguardando quanto rimane del suo antico assetto urbano. E’ facile pensare al teatro Masciari, edificio di notevole pregio architettonico e di sicuro interesse storico per la nostra città, ma anche al vecchio ospedale civile, e ai tanti stabili oggi privi di una funzione propria come l’ospedale militare e le tante caserme semivuote o anche ai tanti fabbricati nascosti tra i vicoli del centro. L’attrattività della città sarà incentivata attraverso il consolidamento di un’offerta commerciale di qualità integrata con altre attività di sicuro interesse (cultura, servizi, accoglienza), proponendo il modello di un “salotto diffuso” in cui fare shopping di qualità, passeggiate all’aperto, prenotare i biglietti del teatro, visitare una mostra, cenare nei ristoranti, trascorrere del tempo nelle caffetterie o nei pub, ascoltare musica dal vivo nei locali. Per rivitalizzare il centro, inoltre, occorrerà incentivare i commercianti con una normativa più vicina alle loro esigenze. Saranno promosse azioni di sostegno al commercio, nella consapevolezza che esso è un motore di crescita e sviluppo non solo economico, ma anche sociale. Al fine di favorire una maggiore vivacità del centro, andranno incentivate quelle attività che propongono una proiezione esterna sulle vie e piazze pubbliche.

La rivitalizzazione del centro storico passa poi attraverso scelte precise, che tengano conto delle ragioni del progressivo svuotamento di corso Mazzini, su cui ha influito anche una irragionevole chiusura del corso senza una adeguata strutturazione di un sistema di parcheggi e di mobilità. Bisognerà ritornare ai progetti dei parcheggi diffusi già pensati e messi in cantiere dalle precedenti amministrazioni di centro destra, man mano che l’accesso al centro storico diventerà agevole sarà possibile chiudere il traffico alle automobili.
Il centro storico dovrà quindi tornare ad essere il centro culturale, economico e sociale della città. La sua rivitalizzazione dovrà partire dalla risoluzione in via definitiva di alcuni problemi atavici, in gran parte congeniti con la particolare conformazione urbana.

Il primo è quello della mobilità veicolare e della sosta. E’ necessaria una più capillare azione di raccordo con il centro storico, i suoi uffici e la sua parte commerciale, ma andrà valutata la possibilità di realizzare un nuovo ambizioso programma di parcheggi ai margini del centro urbano.
Dovrà essere valutata l’eventuale realizzazione, all’interno della rotatoria sul Musofalo, di un edificio multipiano da destinare a parcheggio per autovetture e terminal per gli autobus delle autolinee extraurbane.
Un intervento localizzato in posizione strategica, sia per la contiguità fisica con il centro, e quindi con tutti gli uffici di livello comunale e provinciale, che per la facilità di accesso dalle tangenziali ovest ed est, che si ricongiungono proprio nella rotatoria sul Musofalo, magari collegato con il cuore del Centro Storico (piazza Prefettura o spazi circostanti) mediante sistemi di trasporto meccanizzati,

come ascensori e scale mobili. L’edificio potrebbe svolgere funzioni anche diverse da quelle di autosilo o autostazione, andando ad accogliere al suo interno anche spazi di tipo commerciale e uffici.
In tale ottica, acquisterà maggiore importanza anche il sistema delle scale mobili all’interno della Città, ed in particolare quelle previste lungo l’asse via Fontana vecchia – Piazza Montenero – Viale Pio X che faciliteranno lo spostamento pedonale dall’autostazione all’interno della rotatoria del Musofalo, fino a via Fontana Vecchia per proseguire verso la parte alta del centro città (Ospedale civile, Stadio, Tribunale dei minori, Parco della Biodiversità, ecc.).

I QUARTIERI
Un ulteriore elemento di rivitalizzazione della città sarà costituito dal prolungamento della tangenziale ovest dalla rotatoria di Sant’Antonio fino al campus universitario di Germaneto, ove si innesterà direttamente nel costruendo svincolo della nuova S.S. 280 (Lamezia T. Catanzaro) previsto proprio in prossimità del campus. Si tratta di una viabilità nuova, di appena 2 km e dell’adeguamento del tratto terminale della strada provinciale esistente (Germaneto-Sala).
Questa arteria, che avvicinerà ancora di più l’Ateneo al centro urbano, costituirà, peraltro, un importante presupposto per la valorizzazione dei quartieri di Gagliano e Sant’Antonio, oggi abbandonati e impoveriti per la notevole riduzione delle attività sanitarie storicamente presenti (policlinico, case di cura private, ecc.). Oltre che dalla tangenziale ovest, che dovrà essere dotata di opportuno impianto di illuminazione, Gagliano sarà collegato stabilmente anche attraverso il prolungamento del sistema metropolitano fino all’attuale stazione, con l’aggiunta di fermate intermedie e con interventi che ne facilitino l’avvicinamento, quali ad esempio l’eliminazione della strozzatura costituita dall’attuale sottopasso di Lenza.

I quartieri lungo la valle della Fiumarella (storici e di nuova edificazione), quali Sala, Santa Maria, Pistoia, Corvo, Aranceto, ove il degrado è sotto gli occhi di tutti per carenza di infrastrutture ed ove spicca la monofunzionalità residenziale priva dei servizi più elementari, saranno migliorati innanzitutto attraverso la riqualificazione della viabilità longitudinale esistente (viale Isonzo, viale Magna Grecia, ecc.) che sarà resa più sicura con l’introduzione di rotatorie in corrispondenza degli svincoli, di opere di raccolta delle acque, con la creazione di marciapiedi, adeguatamente pavimentati ed alberati, su entrambi i lati della carreggiata. Occorrono pure i collegamenti trasversali tra le diverse zone della valle, oggi rese quasi incomunicabili dalla Fiumarella e dalle ferrovie, favorendo la creazione di un tessuto urbano integrato lungo tutta la valle, rimuovendo la concreta percezione attuale di tanti nuclei abitati tra loro sconnessi e di difficili comunicazione reciproca. L’abitato di Santa Maria, che si identifica come baricentro geometrico di tutto il tessuto urbano della valle, sarà valorizzato per la sua centralità interrando il tracciato ferroviario, con la conseguente eliminazione dei passaggi a livello, la trasformazione dell’attuale stazione delle ferrovie della Calabria a servizi del quartiere, attrezzati per il tempo libero con la creazione sul sedime ferroviario dimesso, di giardini, parcheggi e strade alberate che diano unitarietà al tessuto urbano del quartiere.

Interventi importanti dovranno essere realizzati a Sant’Elia e nei quartieri più a nord della città, lasciati nel più completo abbandono per quanto concerne i servizi più elementari ed i collegamenti con la grande viabilità. Particolare attenzione andrà rivolta alla problematica legata al dissesto idrogeologico nella frazione di Ianò. Anche Siano, che dopo la costruzione del nuovo ponte sul Musofalo è sostanzialmente integrato con la Città, e nel quale sorgeranno il nuovo liceo scientifico e la Caserma della Guardia di Finanza di prossimo appalto, sarà valorizzato attraverso la riqualificazione dell’orto botanico e della sua vasta pineta, con la realizzazione del bioparco.
In generale, la nuova amministrazione punterà alla riqualificazione dei quartieri, garantendo i servizi essenziali ai cittadini, togliendoli dall’isolamento. Integrando interventi di tipo strutturale ad interventi di tipo sociale, come la creazione di spazi di aggregazione per attività sociali, culturali e sportive, si punterà a creare dei quartieri a misura d’uomo, che siano vissuti dai giovani, dagli anziani e dalle famiglie, e che non siano penalizzati, né in termini di servizi né in termini di opportunità, della lontananza dal centro urbano.

LA VALLE DEL CORACE
Un impegno particolare richiede la zona della valle del Corace, vero baricentro di crescita della città negli ultimi anni.
E’ indispensabile mettere in campo una Governance unitaria della Valle del Corace che organizzi un’area strategica di raccordo Jonio-Tirreno, mettendo ordine nei tanti interventi, in atto o ancora in progetto: cittadella regionale, campus universitario, nuova statale 106, nuova strada provinciale per Lido, nuova stazione Fs, nuovo ospedale regionale, insediamenti industriali nelle aree Pip. Il richiamo esercitato dalle infrastrutture esistenti o da realizzare dovrà essere gestito in maniera attenta, per evitare, diversamente, una inevitabile spoliazione di popolazione a danno del comune capoluogo e dei centri limitrofi. Tale azione di governance dovrà prevedere la realizzazione di un sistema organico di servizi e infrastrutture, che assicuri uno sviluppo ordinato e funzionale dell’area ed un adeguato raccordo con il centro cittadino e i centri urbani circostanti.
A tal fine saranno certamente rilevanti il completamento della nuova strada provinciale per Lido e della nuova strada statale 106, vera autostrada urbana che metterà in comunicazione le valli cittadine, e la realizzazione del sistema metropolitano, che salderà il centro storico e l’intera valle della Fiumarella con il Polo direzionale del Corace.

Elemento fondamentale per lo sviluppo del Polo direzionale del Corace è il potenziamento della mobilità verso Lamezia Terme e i suoi nodi di trasporto nazionali e internazionali (ferrovia, aeroporto, autostrada) e verso l’Area Industriale e commerciale di Marcellinara-Maida.
L’amministrazione si impegnerà anche ad accelerare la realizzazione di quei sistemi di mobilità, che pur progettati dalla Regione (Metropolitana tramite le Ferrovie della Calabria) ed in parte dal Comune (Sistemi ettometrici), non sono ancora stati avviati. Si tratta della metropolitana, con le sue due linee: una fra il centro storico e la Stazione di Germaneto a servizio dell’Università e della Cittadella Regionale, e l’altra tra il centro storico e Catanzaro Lido, e dei sistemi ettometrici (scale mobili ed ascensori) per l’accesso alle stazioni della metropolitana e per l’agevole superamento dei dislivelli della Città.
Per garantire un armonico sviluppo del Polo direzionale del Corace, sarà realizzato un parco fluviale attrezzato, a servizio sia della popolazione residente, ma anche di quanti frequenteranno le importanti strutture presenti nella valle.

Nell’area del Corace, si dovrà dare nuovo impulso al Centro agroalimentare, il cui Mercato Ortofrutticolo rappresenta il punto di massima aggregazione del sistema agroalimentare provinciale e regionale. La struttura dovrà sprigionare tutte le sue potenzialità per portare i maggiori benefici all’attività caratteristica delle imprese agricole, commerciali e di servizio che utilizzano direttamente ed indirettamente il Centro. Si dovrà pensare alla creazione di una linea del freddo, unica nella provincia, nonché alla creazione di un marchio collettivo che sia anche veicolo del nome della città capoluogo.
All’interno del Centro si potrà prevedere la presenza unità del Corpo di Polizia Municipale. Sulle aree non ancora utilizzate del Comalca, inoltre, sarà possibile realizzare, all’interno dei PISU, una infrastruttura impostata su elementi di innovazione tecnologica ed orientata a divenire un luogo fisico dove potranno trovare allocazione imprese, associazioni imprenditoriali e di categorie professionali, in modo che queste possano trovare assistenza tecnica e spazi per un raccordo immediato volto a prestare servizi al Polo direzionale del Corace.

EDILIZIA SCOLASTICA
Il massimo impegno sarà rivolto a garantire la sicurezza degli edifici che ospitano le scuole di competenza dell’amministrazione comunale: scuole dell’infanzia, elementari e medie inferiori. A tal fine si istituirà immediatamente una task-force che procederà alla verifica dello stato di sicurezza, di agibilità e di efficienza degli edifici scolastici, per poi programmare un piano di interventi strutturali.
Tutti gli edifici andranno adeguati alla normativa vigente in materia anti-sismica, e alle norme per l’ottenimento delle certificazioni sulla prevenzione incendi. Andranno rimosse tutte le situazioni di coabitazione e di insufficienza di aule che hanno determinato situazioni insostenibili per gli alunni e le loro famiglie. Si lavorerà per dotare gli edifici dei servizi e degli spazi necessari per un ottimale svolgimento delle attività didattiche, come palestre, aree gioco, laboratori, verde attrezzato, sale multimediali. Parallelamente agli interventi di adeguamento strutturale, si provvederà a migliorare la qualità dei servizi, a cominciare dal servizio mensa.

CIMITERI
I quattro cimiteri cittadini richiedono urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per quanto attiene il verde, l’arredo e la toponomastica.
Nel Cimitero Urbano ed in quello di Lido, per le parti in ampliamento, sarà necessario dare corso agli interventi di completamento delle opere di urbanizzazione e del crematorio. Per quanto riguarda l’area monumentale del Cimitero di Via Paglia si dovrà al più presto avviare un intervento di recupero architettonico e funzionale della parte storica. L’intervento di recupero e valorizzazione dovrà coinvolgere anche le tombe private, le cappelle gentilizie ed i monumenti presenti nell’area per ricostituire l’originario decoro del complesso monumentale. Agli interventi strutturali si dovrà affiancare una azione amministrativa volta all’aggiornamento del Piano regolatore Cimiteriale e del regolamento di polizia mortuaria, al potenziamento dei servizi per l’accessibilità, soprattutto per i disabili, e l’avvio di un censimento di tutte le sepolture storiche presenti nei cimiteri.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA
L’amministrazione dovrà investire in nuove tecnologie rivolte a fornire servizi efficienti ai cittadini.
Bisognerà puntare alla semplificazione, alla sburocratizzazione e alla velocità nella comunicazione, nell’informazione e nelle procedure. Oltre al tradizionale accesso agli atti dell’amministrazione, il portale internet del Comune dovrà essere potenziato per offrire al cittadino, in maniera semplice e immediata, tutte le informazioni disponibili sulla vita della città, ma anche l’accesso ai servizi e la possibilità di sottoporre le proprie istanze. Pensiamo a una città digitale, nella quale allargare a gran parte della popolazione l’uso delle tecnologie come strumenti di miglioramento della qualità della vita, fornendo on line tutta una serie di servizi che oggi richiedono la presenza fisica (certificazioni, iscrizioni, pagamenti) e costruendo una rete civica che comprenda anche le informazioni di altri soggetti pubblici quali Aziende ospedaliere, Istituti di previdenza, Agenzia delle Entrate, Agenzia del territorio, ecc.
In particolare gli ambiti dell’azione saranno quattro:

1. Infrastrutture digitali
2. scuole
3. mobilità e servizi al cittadino
4. servizi alle imprese (area di sviluppo industriale)

Sarà nostro obiettivo creare le infrastrutture di trasporto digitali che possano permettere l’erogazione di servizi evoluti a tutti i cittadini quali una rete cittadina a larga banda e la copertura di tutte le aree della città in modalità wired e wireless. La soluzione passa, quindi, attraverso la creazione di una MAN (Metropolitan Area Network) per la città di Catanzaro per collegare i punti strategici e la copertura complementare WI-FI ed Hiperlan.
Sarà quindi possibile fornire servizi innovativi che permetteranno un’interazione fra scuola e genitori in cui i rapporti possano avvenire a distanza evitando perdite di tempo e traffico cittadino, come ad esempio il video colloquio, ovvero la prenotazione del colloquio e lo stesso colloquio con i docenti on line, le informazioni sulla presenza giornaliera dell’alunno, pagella elettronica, comunicazioni autorizzative dei genitori ecc..
La terza azione riguarderà la possibilità di fornire gratuitamente (utilizzando innovative forme di pubblicità su mobile) informazioni e servizi ai cittadini in mobilità (tablet, smartphone) come ad esempio informazioni sul traffico e gli orari dei mezzi pubblici, richiesta di assistenza e segnalazione disservizi, accesso gratuito (a tempo) in prossimità di aree di aggregazione e scuole, fornire informazioni turistiche e ricettive.
Infine sarà necessario dotare le aree industriali di infrastrutture e tecnologie all’avanguardia iniziando dalla progettazione e sviluppo di una dorsale in fibra ottica e ponti radio SDH/Hiperlan, e di una rete di accesso con tecnologie WI-FI.

L’amministrazione si farà promotrice di una infrastruttura di private cloud. Il grande pregio di questo tipo di tecnologia è che gli utenti finali, ovvero le imprese, possono avere accesso a grandi risorse di qualsiasi tipo (calcolo memorizzazione ecc..) in maniera del tutto virtuale,quindi abbattendo completamente tutti i costi delle infrastrutture fisse (acquisto, mantenimento, potenziamento ecc). l’utente finale pagherà l’uso delle risorse virtuali solo all’atto del loro effettivo utilizzo.

CATANZARO CITTA’ DI MARE
Catanzaro è una città di mare, e deve finalmente considerare questa immensa risorsa naturale come il volano della sua economia.
Il quartiere marinaro si accinge ad affrontare una notevole crescita, legata allo sviluppo del vicino polo direzionale del Corace e alla realizzazione delle grandi opere viarie, come la nuova statale 106 e la nuova strada provinciale di Germaneto, che miglioreranno l’accessibilità di Catanzaro Lido e lo libereranno dal traffico soffocante dei mezzi pesanti.

Bisognerà quindi migliorare le funzioni residenziali, per ospitare parte della popolazione universitaria, degli operatori ospedalieri e degli impiegati della cittadella regionale; le attività commerciali, al servizio di una larga fascia della costa jonica; le attività culturali, con la riqualificazione e la piena utilizzazione dell’Arena Magna Graecia, del lungomare e del vicino parco Scolacium; le attività produttive, legate soprattutto all’attività della pesca e all’indotto del sistema portuale.

Catanzaro Lido, per la sua posizione strategica al centro del golfo di Squillace, potrà essere soprattutto il motore economico dell’intera città, attraverso la piena realizzazione delle potenzialità turistiche.
Il fronte mare dovrà essere riqualificato con interventi strutturali. In particolare il lungomare a sud andrà prolungato sino all’area archeologica di Scolacium, ed a nord sino alla foce dell’Alli, spazio naturale di enormi potenzialità, il tutto attraverso il completamento del lungomare di Giovino, lasciato ormai da anni in abbandono, e la valorizzazione del grande parco costiero.

Il water-front di Catanzaro sarà valorizzato anche attraverso l’integrazione del vecchio porto peschereccio, da ultimare nel più breve tempo possibile, con un nuovo porto turistico che sarà realizzato alla foce dell’Alli, al centro del Golfo di Squillace.
Il porto esistente assolverà alla sua naturale funzione peschereccia, dando risposta alle aspettative legittime dei lavoratori del settore che vivono da sempre uno stato di disagio. Tuttavia, pur avendo le potenzialità per una frequentazione di pescherecci e imbarcazioni da carico, l’attuale porto certo non ha le caratteristiche e non è inserito in un contesto tale da consentire un adeguato sviluppo turistico del quartiere.
A questa funzione, nel quadro di un più generale riassetto del territorio e delle nuove ambizioni anche turistiche della città, sarà destinato il nuovo porto canale da realizzare alla foce dell’Alli, in un contesto come quello di Giovino, oggi libero da vincoli urbani e quindi pianificabile, nel quale esistono ampi spazi per sviluppare, nel pieno rispetto delle specificità ambientali e paesaggistiche, attività di tipo alberghiero e turistico e iniziative a servizio del porto. Occorre considerare, infatti, che tra i porti turistici di Roccella Jonica e Le Castella, ci sono oltre 100 chilometri di costa privi di un approdo per la nautica da diporto, indispensabile se si vuole puntare a potenziare l’offerta turistica del territorio.

Attorno al porto canale, infatti, si dovrà formare un vero e proprio polo economico e amministrativo, per le svariate attività produttive indotte dalla navigazione anche di piccolo cabotaggio. Basti pensare a tutta la rete di servizi da offrire ai diportisti attorno alla struttura portuale: dai posti barca ai collegamenti terrestri con le località turistiche interne, dagli esercizi commerciali per gli approvvigionamenti alle attività artigianali per i servizi di manutenzione e riparazione, dai servizi di noleggio delle imbarcazioni al rimessaggio invernale, alla cantieristica navale di piccolo tonnellaggio, alle officine per la manutenzione delle imbarcazioni. Un business che da tempo hanno compreso altri paesi del Mediterraneo, che impegnando grandi risorse nella portualità sono riusciti a catalizzare i flussi turistici.
Con la realizzazione del porto turistico, saranno favorite le attività sportive legate alla nautica: dalla vela al diving, alla pesca sportiva.

La costruzione del porto canale potrà anche stimolare l’attuazione di progetti volti a favorire la conoscenza dell’ambiente, del territorio e del mare da parte dei giovani. Potrà essere istituito un Centro di educazione ambientale, che realizzi una rete per le attività educative in cui coinvolgere le istituzioni scolastiche, i cittadini, gli amministratori, gli operatori economici e sociali. Il progetto, mediante la realizzazione di strutture destinate ad attività formative, servirà a veicolare l’idea del porto quale strumento di sviluppo locale incentrato su una forte azione di conservazione del patrimonio costiero e marino.
Andrà inoltre valorizzata la vocazione turistica-balneare di Catanzaro Lido con il ripascimento dell’arenile, il potenziamento dei servizi, l’incentivazione delle attività commerciali.
La qualità dell’acqua del mare deve essere garantita dalla realizzazione del nuovo depuratore del Corace che l’amministrazione di centrosinistra non è stata in grado di portare avanti.

LA CITTÀ DEI GIOVANI
I giovani sono una risorsa indispensabile per la crescita della città, e attorno alle politiche giovanili dovranno ruotare tutti gli ambiti della città, dalla cultura alle politiche sociali, dall’economia all’urbanistica, dallo sport al volontariato. Nell’ottica di una programmazione organica, bisogna passare dal fare “per i giovani”, al fare “con i giovani”, o meglio ancora al “consentire ai giovani di fare” nella scuola, nel lavoro, nel tempo libero.
Il contesto economico e sociale costringe i giovani a una situazione di incertezza legata ai modelli di inserimento nel mondo del lavoro, caratterizzati da un’eccessiva precarietà che spesso impedisce la realizzazione di progetti di vita e di autonomia, rendendo difficoltosa la nascita di nuove famiglie.
La nuova amministrazione dovrà quindi impegnarsi a sostenere i giovani che hanno un contratto di lavoro atipico e le giovani coppie che vogliono accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa, costituendo un fondo di garanzia collaterale che possa sostenerli nell’accesso al credito bancario.
Sul tema del lavoro, bisognerà lavorare in sinergia con il Centro per l'Impiego, con le scuole, con l’università, con il mondo imprenditoriale, e programmare, in un’ottica di rete, interventi comuni di politica attiva del lavoro, diretti a migliorare il sistema della formazione, dell’orientamento al lavoro, dell’alternanza scuola-lavoro, dell’informazione e l’incentivazione dei percorsi di auto-imprenditorialità, per creare nuove e durature opportunità occupazionali. Più specificamente, si devono promuovere:
o il potenziamento dei servizi di orientamento e consulenza per supportare in modo efficace le scelte formative, professionali e lavorative;

o il potenziamento degli interventi a sostegno dell’imprenditoria giovanile;
o la creazione di uno sportello che metta in rete amministrazione, ordini professionali e associazioni di categoria per supportare i giovani che intendono avviare un’attività professionale o d’impresa.
Bisogna promuovere gli scambi culturali e lavorativi con il resto del mondo a partire, certo, dall’Europa e dai paesi del Mediterraneo, per dare ai giovani l’opportunità di maturare esperienze in un ambiente internazionale, nonché di migliorare le loro capacità professionali e linguistiche.
Parimenti, la città dovrà accogliere studenti provenienti da altri paesi in un’ottica di scambio culturale non limitato all’aspetto scolastico, ma guardando a una crescita culturale anche attraverso la semplice frequentazione e il contatto con realtà diverse. E proprio con la finalità di una ricettività alternativa e complementare a quella alberghiera si può pensare al recupero di tanti immobili inutilizzati all’interno del centro storico da destinare all’ospitalità di studenti e giovani.
Sarà potenziato lo “Sportello Informagiovani”, che dovrà essere un utile ed efficiente punto di riferimento per i giovani che vogliono avviare un’attività imprenditoriale, ottenere informazioni in merito ai progetti formativi che li riguardano, attivare iniziative di carattere sociale, organizzare eventi culturali.

UNIVERSITÀ
Ai fini dello sviluppo economico, sociale e culturale di Catanzaro è indispensabile un maggiore e più fruttuoso collegamento tra l’Ateneo Magna Graecia e la città, anche tramite l’attivazione di un tavolo permanente tra Comune, Università e rappresentanze studentesche. Da una parte, l’Ateneo cittadino deve essere considerato il motore dello sviluppo, della ricerca e dell’innovazione, dall’altra gli studenti devono essere considerati una risorsa tanto intellettuale quanto economica a cui offrire spazi di aggregazione, di studio, di integrazione, ma soprattutto opportunità di inserimento lavorativo qualificato che scongiuri l’emigrazione. Ad esempio, agli studenti domiciliati in città si potrà riconoscere lo status di “studente universitario” per accedere ai servizi a prezzi accessibili, così come ulteriori agevolazioni potranno essere previste per l’utilizzo dei mezzi pubblici e per l’accesso alle manifestazioni culturali. In convenzione con l’Università, si potrebbero riconoscere crediti formativi per i giovani che svolgono attività di volontariato presso centri e associazioni specializzate nel disagio giovanile, nell’assistenza agli ammalati e agli anziani promuovendo anche, di concerto con le associazioni di categoria del mondo imprenditoriale, commerciale, artigianale, concorsi di ricerca e premi di laurea su temi di interesse per lo sviluppo della città. Inoltre, sul delicato fronte delle politiche abitative per gli universitari, si potrebbe fronteggiare la questione del mercato nero coinvolgendo direttamente in prima persona i proprietari di casa e le rappresentanze studentesche. Infine, bisognerà verificare la possibilità di istituire nuove facoltà universitarie di tipo umanistico, da localizzare nel centro storico.

COMUNITÀ GIOVANILI
Bisogna favorire la creazione delle “Comunità giovanili”, strutture permanenti dedicate ai giovani e organizzate da giovani, che devono diventare delle isole di creatività e socializzazione, dalle periferie al centro storico, dove già è attivo il Centro Polivalente di via Fontana Vecchia che andrà ulteriormente potenziato. Saranno luoghi nei quali poter navigare gratuitamente in internet, leggere giornali, fare musica, teatro, cinema, sport, pittura, fotografia: spazi nei quali organizzare convegni, corsi, laboratori e dove maturare relazioni, attitudini personali e vocazioni.
Questi spazi di aggregazione giovanile saranno l’alternativa alle bande, alla disgregazione e alla solitudine. Inoltre si potrebbe pensare di destinare a questa funzione eventuali beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.
In diverse aree della città - dai luoghi di aggregazione e di studio ai parchi – saranno create aree wi-fi per il collegamento a internet gratuito.

VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO
Occorre sostenere le numerose realtà giovanili, associative, culturali, sportive, di volontariato, che operano in città, e dimostrano l’esistenza di un mondo giovanile ben lontano dalle visioni stereotipate di una gioventù apatica e disinteressata. Bisogna promuovere, riconoscere e valorizzare il ruolo educativo delle associazioni, delle realtà culturali che da anni, e con un notevole radicamento sul territorio operano tra i giovani. Per programmare in maniera organica e coordinata gli interventi, si potrà creare un tavolo permanente di confronto tra le associazioni e l’amministrazione.
Occorre d’altro canto affrontare le problematiche attuali di disagio giovanile, con il coinvolgimento di strutture specializzate e delle realtà che già operano sul territorio, realizzando progetti di prevenzione contro l’uso di droghe e alcol.
Bisogna intensificare la lotta a ogni tipo di dipendenza, sostenendo il lavoro delle forze dell’ordine, del Sert e delle comunità di recupero. Bisogna puntare sulla prevenzione - soprattutto nelle scuole e nelle fasce sociali più a rischio - sulla cura e sulla riabilitazione offrendo strumenti concreti di sostegno alle famiglie.

GIOVANI E SPORT
Avvicinare i giovani al mondo dello sport serve a combattere la devianza e il disagio, ma soprattutto a trasmettere ai giovani le regole di vita e i valori della convivenza civile, per farne cittadini consapevoli e promuoverne la partecipazione alla vita della società. L’Amministrazione comunale dovrà pertanto riqualificare le strutture sportive esistenti e crearne di nuove, multifunzionali, soprattutto nelle periferie.
Si dovranno garantire mezzi e collaborazione alle società che promuovono la pratica sportiva di base, l’avviamento allo sport dei giovani, e la conoscenza delle discipline meno praticate.

LA CITTÀ DELLA CULTURA
Catanzaro può diventare una vera Città della cultura e della creatività, delle arti e dei saperi, una città dove tantissimi giovani possono formarsi, apprendere, specializzarsi, accrescere il proprio bagaglio culturale ed esprimere la propria creatività. Il rilancio del ruolo culturale della città è anche una grande occasione di sviluppo e di lavoro qualificato, e può offrire l’opportunità di attrarre contributi culturali nazionali e internazionali e nuovi investimenti. Grazie al lavoro svolto in questi ultimi anni dai musei provinciali, alla presenza del Parco Internazionale delle sculture e a quella del teatro Politeama e alle potenzialità, purtroppo inespresse, del complesso San Giovanni, la città può coltivare ambizioni importanti ed ambire a ritagliarsi un ruolo di primo piano in ambito culturale. Oggi le strutture citate procedono a velocità diverse e prive non soltanto di un disegno comune, ma anche di qualsivoglia dialogo anche occasionale. Viceversa, se è opportuno avviare una sinergia e una complementarietà tra le strutture citate (Marca e Parco Internazionale delle Sculture) e quelle di competenza comunale, è necessario e imprescindibile creare un collegamento stabile e virtuoso e una sinergia operativa tra le attività del Complesso Monumentale del San Giovanni, quelle del teatro Politeama e di tutte le strutture di proprietà della città di Catanzaro.

Il San Giovanni, stravolto da una gestione disarticolata ed estemporanea e privo oggi di una identità propria, deve ricercare una sua via, una linea che lo posizioni inequivocabilmente nel panorama espositivo. Si può pensare ad una destinazione artistica, ospitando esposizioni ed eventi riferiti all’arte classica e moderna, che spazi dunque con mostre di qualità che arrivino alle soglie della contemporaneità, o accogliendo, ad esempio, esposizioni rivolte alla scienza, alla storia, alla tecnica e alle nuove tecnologie. In ogni caso un museo concepito sotto la guida ferma di una direzione competente e rigorosa, con una linea espositiva chiara e inequivoca, ed evitando ogni promiscuità che continui a privare il San Giovanni di una precisa identità, elemento essenziale per la credibilità e il futuro di questa importante struttura.

Il teatro Politeama, superata la fase di avvio, deve pensare anch’esso a una identità più marcata, nel solco di una direzione artistica stabile e a un programma che rifugga quanto più possibile dall’estemporaneità. Anche in questo caso la costruzione di una identità propria è un elemento essenziale per superare i limiti del teatro come contenitore di eventi ed aprire la strada ad un ruolo più importante e ambizioso, con una struttura capace di lavorare con il territorio e di proporre ovunque le sue produzioni. A proposito di teatro, un altro impegno preciso riguarda il Masciari, tristemente da anni abbandonato al suo destino e alla passione di pochi volenterosi cui spetta il merito della sopravvivenza di una struttura storica per la nostra città. Il recupero del Masciari è urgente e necessario. Poi occorrerà un

programma preciso di rilancio, un sostegno per le prime attività e l’avviamento di una sinergia con il Politeama, conferendo a ciascuna struttura ruoli e prospettive ovviamente diverse eppure complementari.
E a proposito di spettacoli non si può tacere del rilancio dell’Arena Magna Grecia, unica area per spettacoli presente nel centro sud, danneggiata negli ultimi anni da una gestione scellerata. Anche in questo caso bisogna pensare a un recupero della struttura, che può rappresentare per la città e il suo circondario, ma soprattutto per il quartiere di Lido, un’opportunità davvero imperdibile sia dal punto di vista culturale e di spettacolo, che da quello economico per le grandi masse che è in grado di attrarre.

Discorso a parte merita l’Accademia di Belle Arti, da ben quarant’anni presente in città e mai accolta e valorizzata per quelle che sono le sue enormi potenzialità. In una città della cultura, quale Catanzaro ambisce ad essere, l’Accademia è una risorsa da non perdere. Si pensa di allocare questa importantissima istituzione culturale presso il dismesso Ospedale Militare di modo che la stessa possa giocare un ruolo attivo avviando collaborazioni e sinergie tanto con il museo che con i teatri.

Tra le attività culturali un ruolo determinante è attribuito all’istruzione e alla formazione, il primo dei quali è relativo all’Università “Magna Graecia”, cui spetta il ruolo di formazione per eccellenza. Sarebbe opportuno poi pensare a istituti di alta formazione nei settori della pubblica amministrazione e scuole di management per gli enti pubblici e le aziende sanitarie. In questa ottica sarebbe auspicabile l’istituzione di una Scuola di Polizia Locale, rivolta alla formazione, all’aggiornamento e alla preparazione degli ufficiali, sottufficiali e agenti dei Corpi di Polizia Locale della Calabria.
Per valorizzare la storia antica ed importante della città, si potrebbe realizzare e ospitare in locali idonei un Museo Civico, nel quale esporre anche i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio cittadino, ultimi in ordine di tempo quelli provenienti dalla valle del Corace, oggi allocati temporaneamente fuori città.
Va infine rilevato come nella nostra città sia intensa l’attività privata di associazioni e cooperative in ambito teatrale e musicale. Un patrimonio di energia ed entusiasmo, dal quale attingere idee ed opinioni, che merita di essere sostenuto e incentivato.

AMBIENTE
CATANZARO CITTA’ DEL VERDE
Da città del cemento, Catanzaro deve diventare città del Verde e dei parchi.
Bisognerà puntare sulla realizzazione di nuovi grandi parchi che debbono mutuare il “modello multifunzionale” del Parco della Biodiversità e che si aggiungano a questo e alla Villa Margherita:

o il Bioparco di Siano
o il Parco costiero di Giovino
o il Parco fluviale del Corace

IL BIOPARCO DI SIANO
Il bosco “Li Comuni”, comunemente conosciuto come la Pineta di Siano, costituito da una vasta area alberata parzialmente attrezzata, di circa 400 Ha di proprietà comunale, trova la sua naturale e definitiva destinazione quale Bioparco di valenza regionale ed interregionale, ovvero come area destinata ad ospitare in spazi adeguati e sicuri, esemplari di fauna locale o più genericamente dell’area mediterranea, proponendosi quale attrattore di flussi turistici orientati allo svago ed alla didattica. Il Bioparco è una struttura che nasce nel rispetto delle nuove norme di legge che regolamentano la custodia degli animali nei giardini zoologici. Uno zoo dunque di concezione moderna che diventa struttura attiva nell'educazione e nella conservazione. Il Bioparco concorre alla conservazione della biodiversità partecipando a programmi di formazione nelle tecniche di conservazione delle specie e a ricerche scientifiche in collaborazione con le Scuole e l’Università.

Il Bioparco sarà attrezzato con ampi recinti in cui gli animali potranno essere ospitati in condizioni di benessere: le esigenze biologiche e di conservazione delle singole specie saranno soddisfatte e si provvederà ad arricchire l'ambiente delle singole aree di custodia, a seconda delle peculiarità delle specie ospitate. Saranno realizzati spazi ed attrezzature specifiche per il mantenimento di alcune specie, come il farfallario, il terrario, il rettilario, laghetti e specchi d’acqua, ecc.

Saranno poi completati gli spazi per la fruizione completa del parco con piste ciclabili e percorsi di jogging: la massima sicurezza sarà garantita sia con l’utilizzo di pavimentazioni adeguate, sia con l’illuminazione della viabilità e l’installazione di impianti di telecontrollo e sorveglianza. Massima cura dovrà essere posta per il recupero del giardino botanico presente nel Parco che dovrà essere reso accessibile al pubblico.

IL PARCO COSTIERO DI GIOVINO
L’intera pineta di Giovino dovrà essere riqualificata e rinaturalizzata, nell’intera fascia compresa tra il porto esistente ed il futuro porto turistico sul fiume Alli. Dovranno essere ripensati gli accessi al mare e lo stesso lungomare che dovrà essere riprogettato non come parcheggio o spazio indifferenziato, lasciato all’incuria ed ai rifiuti, bensì come completamento ed integrazione dell’area a verde. La fascia a verde deve diventare il naturale complemento dei lidi e dell’arenile che in questo tratto di costa rimane ancora inalterato e di grande profondità. Il Parco Costiero deve essere dotato al suo interno di viali e passeggiate, spazi attrezzati per il gioco dei bambini e per le attività all’aria aperta, coinvolgendo gli spazi immediatamente retrostanti da destinare ai campi sportivi di maggiore estensione, a completamento delle attrezzature presenti nel Poligiovino.

IL PARCO FLUVIALE DEL CORACE
La valle del Corace è destinata ad ospitare alcuni degli edifici e centri di interesse di maggiore importanza per la città di Catanzaro e per l’intera regione. A completamento e integrazione di tali aree strategiche bisogna garantire la formazione di adeguati spazi verdi a servizio dell’università, degli ospedali, della cittadella regionale e, più in generale, di tutte le strutture di servizio che si andranno ad insediare lungo la strada provinciale di Germaneto. Proprio la necessità di sistemare e integrare gli argini del fiume Corace, a protezione di tali insediamenti, con interventi di recupero funzionale e salvaguardia idraulica costituisce una irripetibile occasione di recuperare e di riqualificare tutte le aree marginali attualmente poste lungo l’asta fluviale. Questo permetterà la creazione di un parco fluviale a servizio sia della popolazione residente ma anche e soprattutto di quanti frequenteranno le importanti strutture presenti nella valle. Tra le opere si potrà prevedere anche un piccolo bacino in cui praticare attività di canottaggio o semplicemente escursioni in barca o pedalò.

ENERGIA PULITA
La grande sfida del futuro della Città riguarda soprattutto la produzione di energia pulita e rinnovabile e la corretta gestione dell’energia tradizionale, con l’adozione di misure volte alla riduzione dei consumi energetici pubblici e privati. A tale proposito, il Comune di Catanzaro istituirà la figura, prevista dalle leggi, dell’Energy Manager, un tecnico di provata esperienza che avrà il compito di promuovere il risparmio energetico e l’introduzione di nuovi sistemi di energia pulita e rinnovabile. In tale contesto, il progetto “Catanzaro Solare” valorizza la tecnologia fotovoltaica, capace di sfruttare al meglio la lunga esposizione al sole della Città e soprattutto dei suoi quartieri a sud. Le azioni previste dal progetto “Catanzaro Solare” sono: estensione del fotovoltaico a tutti gli edifici pubblici di pertinenza comunale, a cominciare da Palazzo Municipale, Stadio “Ceravolo”, piscine, scuole, parcheggi, impianti sportivi; attenzione alla qualità energetica degli edifici; costituzione di un ufficio che assista i cittadini interessati all’installazione dei pannelli fotovoltaici; inserimento del fotovoltaico nel regolamento edilizio comunale quale condizione essenziale o privilegiata per le nuove costruzioni. Il progetto dovrà consentire alla città di avere energia elettrica a costo zero, ma soprattutto darà un grande contributo in termini di salvaguardia dell’ambiente.
Per raggiungere questo obiettivo l’amministrazione comunale si impegnerà anche:
1) Nella realizzazione di un impianto a pirolisi (biomassa) per la valorizzazione di rifiuti solidi urbani attraverso la loro trasformazione in energia elettrica
2) nella realizzazione di un parco eolico su territorio comunale nel pieno rispetto della salvaguardia ambientale e paesaggistica
Catanzaro città del sole e del vento raggiungerà l’autosotenibilità nel cosumo di energia, prodotta da fonti innovabili, a costo zero, e al contempo genererà significativi introiti per le casse comunali.

I RIFIUTI COME RISORSA ECONOMICA
La fallimentare gestione dei rifiuti a Catanzaro, il colpevole esaurimento anticipato della discarica cittadina e il costo anche ambientale dello smaltimento degli stessi ci vedrà impegnati ad affrontare e risolvere con immediatezza e drasticità il problema.
La situazione a Catanzaro, è ormai vicina all’orlo del baratro. L’unico modo per uscirne è quello di concepire un ciclo di gestione dei rifiuti che partendo dalla pap (raccolta porta a porta) arrivi a eliminare totalmente il conferimento in discarica dei rifiuti.
La raccolta differenziata permette di contenere l’aumento dei costi, di garantire la sostenibilità non solo ambientale, ma anche quella economica e sociale.
Con l’attivazione progressiva della raccolta domiciliare, infatti, si otterrà un risparmio di costi dovuto a tre ragioni:

1) Quantitativi minimi di rifiuti non riciclabili da smaltire;
2) Riduzione dell’ecotassa sulla quantità smaltita (ovvero riduzione del costo unitario di smaltimento).
3) Valorizzazione del rifiuto riciclabile.

L’incremento di incidenza della raccolta differenziata può avvenire solo attraverso il ritiro periodico della spazzatura in prossimità del domicilio. La raccolta PAP è l’unica che permette di avviare un processo virtuoso e consapevole così come dimostrano i migliori esempi in tutto il mondo.
E’ necessario a tal fine avviare, senza costi aggiuntivi per il Comune, un progetto sperimentale stipulando una convenzione con il CONAI e con il COREPLA (il conai ha già stipulato convenzioni con altri comuni in Italia) attraverso il quale si possa realizzare una efficiente raccolta differenziata.
Il progetto necessario per l’Amministrazione sarà in grado di generare posti di lavoro senza incidere sul bilancio comunale.
In più c’e la possibilità per il Comune di guadagnare dallo smaltimento dei rifiuti attraverso il trattamento termico dei rifiuti che non devono quindi andare in discarica e nemmeno devono essere bruciati (utilizzo di inceneritori).
Oggi è possibile trattare i rifiuti attraverso la pirolisi o dissociazione molecolare producendo gas attraverso il quale si può produrre energia e residui solidi inerti. Tali impianti possono essere usati anche per bonificare discariche esistenti.
E’ nel programma del sindaco la costruzione di un impianto a pirolisi per lo smaltimento dei rifiuti urbani che sia di esempio per l’intera Calabria.

RANDAGISMO
Saranno realizzate iniziative per la prevenzione del randagismo e la tutela degli animali. Innanzitutto dovrà essere realizzato un canile sanitario comunale, ubicato in una zona di facile accesso al pubblico, per favorire le adozioni dei randagi catturati e il ritrovamento dei cani smarriti, con sito web contenente tutte le informazioni necessarie e la modulistica per le richieste di affido. Servirà poi attivare un pronto soccorso per gli animali randagi (in sinergia con il Servizio Veterinario dell’Asp). Si dovranno istituire le “colonie feline” e avviare la sterilizzazione di cani e gatti randagi, per fare finalmente diminuire il fenomeno del randagismo. Sarà istituito un Ufficio per i Diritti degli animali, con un Garante per la Tutela degli animali, e predisposto un Regolamento Comunale di Tutela degli animali.

SANITA’
Catanzaro vanta la più importante dotazione di strutture medico-sanitarie della Calabria, costituita da strutture pubbliche e private di eccellenza. Allo scopo di incrementare ulteriormente il livello di qualità dell’offerta sanitaria catanzarese, queste strutture vanno messe in rete, in modo da realizzare il modello di una Città della Salute, che sappia integrare l’assistenza alla didattica e alla ricerca.

E’ indispensabile innanzitutto un recupero di spazi sanitari di qualità sul territorio, potenziando le strutture territoriali dell’Azienda Sanitaria Provinciale: postazioni facilmente raggiungibili e fruibili da parte dei cittadini, che devono contestualmente rappresentare un filtro rispetto all’assistenza ospedaliera. Il potenziamento del territorio e, di contro, la deospedalizzazione, appaiono quanto mai necessari se si considera che il presidio Pugliese-Ciaccio è ormai da anni divenuto il riferimento per l’assistenza sanitaria per un bacino di utenti e un territorio che va molto oltre la pertinenza comunale. Di qui la necessità di dotare la città di un nuovo nosocomio, che sarà realizzato dalla Regione grazie all’accordo quadro della Protezione Civile nazionale e che sarà ubicato nella valle del Corace. In tal senso saremo vigili sulla certezza del finanziamento, perché si possa programmare una struttura ospedaliera degna del terzo millennio. Contestualmente si dovranno riconvertire gli spazi del Pugliese-Ciaccio, che in parte manterrà la funzione di presidio sanitario, con un pronto intervento al servizio del centro e della zona nord della città. Una nuova funzione dovrà essere assegnata agli spazi lasciati liberi dal policlinico universitario Mater Domini. Negli edifici da riconvertire, o in strutture da realizzare nella valle del Corace, dovrà trovare sistemazione logistica la nuova Sede Direzionale dell’Azienda Sanitaria Provinciale.

I professionisti del Pugliese-Ciaccio devono essere messi nelle condizioni di operare in spazi adeguati e funzionali nell’esclusivo interesse dei pazienti. Pertanto nessuna contrapposizione o antitesi tra l’azienda Pugliese-Ciaccio e l’ASP e l’Azienda Universitaria Mater Domini e la Fondazione Tommaso Campanella: pur nella diversificazione dei ruoli, per quanto concerne la fase assistenziale, le strutture saranno sinergiche e complementari al fine di fornire una più vasta gamma di servizi al cittadino con elevazione delle prestazioni in termini sia di quantità che di qualità.


SPORT

Risolto brillantemente dall’amministrazione di centro destra il problema relativo al salvataggio dell’US Catanzaro che, oggi, grazie all’avvento della nuova società, ha buttato le basi per un rilancio sportivo del glorioso sodalizio cittadino, ora, però, il vero nodo da risolvere è quello relativo all’impiantistica sportiva. A Catanzaro non si “vive” di solo calcio ma esistono una miriade di società sportive che praticano le più svariate discipline. Già in passato l’Amministrazione Abramo ha dimostrato grande attenzione verso questo settore con la realizzazione di impianti sportivi quali lo stadio “Verdoliva”, la piscina di Pontepiccolo (che era un’eterna incompiuta), l’acquisizione al patrimonio comunale dello stadio “Nicola Ceravolo”, il recupero del camposcuola di via Paglia, giusto per citarne i più importanti. Lo sport riveste, quindi, una grande funzione sociale e, pertanto, necessita di avere un ruolo di primo piano in città. Ma per far sì che migliaia di sportivi catanzaresi possano svolgere in modo consono il loro sport preferito, prima di costruire nuovi impianti, occorrerà recuperare quelli esistenti pensando anche ad una gestione virtuosa degli stessi.

IMPIANTISTICA SPORTIVA
Catanzaro ha una serie di impianti sportivi che negli ultimi anni sono stati abbandonati dall’amministrazione di centro sinistra. Un esempio su tutti è lo stadio “Verdoliva” che dovrà essere recuperato e reso fruibile anche per i grandi eventi. Un impianto realizzato sotto l’amministrazione Abramo che poteva non solo ospitare partite di calcio ma anche gare di atletica (in quanto dotato di una regolare pista), lancio del peso, salto in lungo ecc. Una struttura dotata di spalti e servizi che era una vera e propria “cittadella dello sport” per i popolosi quartieri di Gagliano e Mater Domini. E ancora, occorrerà far in modo che lo stadio “Andrea Curto” del quartiere marinaro possa essere adeguato a poter ospitare partite di campionati interregionali. Oggi, infatti, nonostante Catanzaro abbia due società nel torneo di Promozione (oltre che nei campionati minori) gli spalti dello stadio sono inaccessibili al pubblico. Bisognerà, quindi, intervenire immediatamente per poter recuperare l’impianto che è l’unico dotato di un campo in erba sintetica della città. Anzi, occorrerà dotare anche gli altri impianti cittadini di campi sintetici che hanno bassi costi di manutenzione e, inoltre, offrono alle società strutture consone alla pratica sportiva.

Tutti i quartieri dovranno avere impianti sportivi polivalenti, funzionanti e, soprattutto, ben gestiti dall’amministrazione comunale.
Tra le priorità individuate:

o recupero e riqualificazione del PalaCorvo;
o riqualificazione del Campo Scuola, del palazzetto dello sport di via Paglia e delle altre strutture esistenti;
o realizzazione di impianti pubblici per il calcio a cinque, sport in città che annovera, nella sola serie D, la presenza di ben 14 società sportive;
o recupero funzionale e copertura dei campi da tennis di Pontepiccolo;

GESTIONE IMPIANTI
Per avere un’impiantistica sportiva efficiente è necessaria una corretta, costante e funzionale gestione degli impianti. Occorre, infatti, mettere in rete e armonizzare le attività di tutte le strutture sportive pubbliche della città, possibilmente istituendo una cabina unica che stabilisca criteri gestionali e ticket. L’amministrazione comunale, dovrà affidare la gestione degli impianti alle società sportive o alle associazioni di volontariato che, grazie al sostegno dell’imprenditoria locale, potrebbero garantirne la gestione e la manutenzione. Gli imprenditori locali saranno chiamati a sponsorizzare le società che gestiranno gli impianti sportivi, potendo detrarre i relativi costi dalle tasse, avendone in cambio notevole visibilità. In questo modo si potrebbero ridurre i costi di gestione da parte dell’amministrazione e contemporaneamente creare occasioni di lavoro per i giovani.

STADIO “NICOLA CERAVOLO”
Un discorso prioritario nell’impiantistica sportiva merita lo stadio comunale “Nicola Ceravolo” che, nonostante i lavori effettuati dalla precedente Amministrazione, resta pur sempre un impianto obsoleto e inadeguato, molto lontano dal concetto moderno di Stadio multifunzionale, capace di vivere sette giorni su sette. Lo Stadio multifunzionale deve diventare un forte incentivo per il rilancio del Catanzaro Calcio. Grazie allo stanziamento di cinque milioni di euro da parte dell’amministrazione regionale di centro destra il “Nicola Ceravolo” potrà già adesso essere riqualificato al fine di poter ospitare le partite del Catanzaro. Il progetto complessivo prevede la realizzazione di uno stadio all’inglese con gli spalti molto vicini al terreno di gioco al fine di rendere ottimale la visuale della partita. Con questo primo stanziamento si potrà realizzare un primo step di lavori che potranno portare alla trasformazione del “Ceravolo” in una struttura multifunzionale. Il nuovo stadio dovrà portare benefici al territorio circostante, avere strutture riqualificate architettonicamente, con zone per la ristorazione e i servizi commerciali, sale per i meeting, spazi da utilizzare per concerti e altri eventi, parcheggi che possano essere usati ogni giorno e non soltanto in occasione delle manifestazioni sportive. Attorno al “Ceravolo” dovranno nascere servizi utili alla città, così l’impianto non sarà solo a disposizione dei tifosi, ma a favore di tutto il territorio.

SPORT, SCUOLA E SALUTE

Il legame tra lo sport e la scuola si afferma soprattutto attraverso il coinvolgimento di tutte le bambine e i bambini delle scuole primarie in progetti che vedono le società e le associazioni sportive a fianco degli insegnanti e delle scuole. Lo sport è una dimensione fondamentale per la crescita formativa dei più giovani. Bisogna favorire l’accesso alla pratica sportiva a costi ridotti per quelle famiglie che si trovano in situazione di disagio o di difficoltà economica, fino all’esenzione totale per i casi di maggiore povertà. Bisogna inoltre sostenere le società sportive che svolgono attività mirata verso le persone con disabilità.

L’amministrazione dovrà, con un impegno intersettoriale che coinvolga la scuola, il mondo produttivo, il mondo dello sport e quello dell’associazionismo, realizzare programmi di lunga durata di attività motoria e sportiva da che possano incidere profondamente nei comportamenti dei cittadini, orientare gli stili di vita al benessere e contribuire a ridurre alcuni fattori di rischio con auspicabili e futuri vantaggi in termini di salute e di economia.

Bisognerà attivare un piano d’intervento comunale coordinato che offra ai cittadini, quartiere per quartiere, un ventaglio di possibilità per aumentare la quota di movimento giornaliera in associazione a comportamenti salutari.
Si dovrà inoltre: garantire il diritto ai cittadini ad usufruire degli impianti sportivi comunali con gestione pubblica o affidamento ad associazioni di quartiere o sportive; sostenere la pratica sportiva agonistica; facilitare le procedure di controllo medico degli atleti per il rilascio delle certificazioni obbligatorie attraverso la stipula di un protocollo di intesa tra Comune, associazioni sportive e ASP; favorire negli anziani autosufficienti il mantenimento delle proprie abitudini ed un proprio ruolo nel tessuto sociale attraverso programmi motori individualizzati rivolti alla terza età.
Bisognerà potenziare quantitativamente e qualitativamente, attraverso progetti ad hoc, la quota di movimento giornaliera nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, in orario extracurriculare e in continuità con il curriculare, attraverso il co-finanziamento dei Centri di Attività Motorie (C.A.M.) già presenti sul territorio.
Saranno individuati spazi, strutture e impianti da assegnare in via prioritaria ad associazioni che diffondono maggiormente la cultura del movimento, anche attraverso la formazione di centri territoriali di specializzazione delle discipline sportive in continuità con le attività motorie scolastiche. Andranno stipulati protocolli d’intesa con le autorità scolastiche per un più razionale utilizzo degli impianti in orario extrascolastico. A ridosso dell’impianto sportivo polifunzionale di Giovino, potrà essere realizzato il Centro regionale di Medicina dello Sport, con il fine di dotare il quartiere marino di una struttura sanitaria di eccellenza che realizzi una piena sinergia con l’impianto sportivo ed il tessuto sociale catanzarese.

SPORT E TURISMO
Si può rilevare, poi, come anche lo sport possa contribuire a favorire le presenze di visitatori sia dalla regione che da fuori regione. La pratica sportiva della vela, che sarà favorita dalla realizzazione del nuovo porto turistico, rappresenta per la città un bacino di utenza assai ampio. Nell’ottica di un turismo di qualità e di rispetto della natura, la vela può rappresentare la via d’uscita per uno sviluppo turistico alternativo ed integrato con il turismo sportivo scolastico, non solo perché garantisce un’ottima ricaduta curricolare per gli alunni, ma anche una integrazione con le altre discipline scolastiche che consentiranno di scoprire da vicino ciò che hanno studiato a scuola: l’ambiente, la storia, la natura, le tradizioni del territorio.

POLITICHE SOCIALI
Le emergenze sociali saranno affrontate attraverso un’azione di intervento sulle fasce deboli della popolazione cittadina, in particolare tramite:
o il potenziamento di strutture esistenti, come i centri sociali di Pontegrande, Pontepiccolo, Gagliano, Aranceto, Catanzaro Lido, e la realizzazione di nuove strutture in quartieri che ne sono privi e che vivono particolari disagi socio-economici-ambientali;
o il potenziamento della rete degli sportelli informativi a servizio di immigrati, famiglie meno
o abbienti, famiglie con all’interno situazioni difficili e/o a rischio, razionalizzazione nella dislocazione territoriale dei servizi socio-psico-pedagogici, attivazione del servizio di mediazione familiare a sostegno e supporto della famiglia, dei minori e della genitorialità;
o il potenziamento degli interventi di assistenza domiciliare agli anziani soli, a quelli non autosufficienti ed ai disabili. Per la promozione di una cittadinanza attiva e partecipata dei diversamente abili si procederà ad una serie di interventi mirati per l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere più fruibile e vivibile la città; con il potenziamento dell’azione di inserimento scolastico (anche di concerto con i comuni dei distretti socio-sanitari n.

1 e 2), con l’opportunità di usufruire gratuitamente o a costi calmierati dell’ingresso presso le due piscine presenti sul territorio comunale e presso le strutture che praticano ippoterapia, tramite apposite convenzioni;
o il potenziamento e il sostegno, anche tramite finanziamenti regionali, alle strutture per minori disagiati e per donne maltrattate;
o il potenziamento della rete degli asili nido nel territorio;
o interventi mirati di contrasto alle tossicodipendenze e all’alcolismo tramite le associazioni del privato sociale;
o potenziamento delle attività sui temi di interesse del mondo giovanile, da quelli artistico e culturali a quelli sportivi e lavorativi. Un rapporto sinergico e osmotico andrà sviluppato con l’Università cittadina ed in particolare il corso interfacoltà di Operatore del Servizio Sociale, i cui studenti, completato il corso degli studi, potrebbero iniziare un percorso di tirocinio e formazione all’interno delle strutture comunali;
o attuazione di incisive politiche abitative attraverso l’adozione di un vero e proprio piano della casa, che veda da un lato, se necessario, la costruzione di nuovi alloggi, la bonifica dei quartieri popolari con maggiore disagio ed un’incisiva azione di riordino abitativo del patrimonio esistente. In particolare per quest’ultimo intervento sarà necessario un coordinamento costante tra l’ufficio casa del Comune e la Prefettura, la Questura, l’Aterp e le forze dell’ordine.

o Potenziamento dell’assistenza alloggiativa comunale per l’integrazione del canone fitto, per i cittadini che vivono in situazioni di disagio abitativo.
L’ottimizzazione dell’attività dei servizi sociali significa anche attivare la collaborazione con i soggetti che a vario titolo operano sul territorio. In questo senso, l’Amministrazione Comunale, dovrà porsi come soggetto coordinatore tra il volontariato, l’ASP, i sindacati e le imprese no-profit attraverso una consulta delle politiche sociali. In questo settore l’Amministrazione intende avvalersi della collaborazione, sia in termini progettuali che operativi, intensificandone i rapporti, delle associazioni di volontariato esistenti sul territorio.
Il volontariato, infatti, costituisce un patrimonio di valori insostituibili nella costruzione di quel welfare di comunità da cui dipendono in gran parte il benessere e la salute dei nostri cittadini. Una grande risorsa sociale e culturale che la città deve utilizzare, e che può costituire un’occasione di lavoro per le nuove generazioni che vogliano impegnarsi in attività rivolte al sociale. Pertanto l’Amministrazione favorirà l’integrazione fra volontariato e servizi sociali in modo da poter utilizzare tutte le opportunità finanziarie previste per il settore del no-profit e dare concreta attuazione a nuovi servizi per l’infanzia, per la famiglia, per gli adolescenti, per i giovani, per i disabili, per gli anziani, per i nuovi poveri, per i sempre più numerosi extracomunitari che scelgono di vivere nella nostra città.

SICUREZZA E LEGALITA’
Il mancato rispetto delle regole, la percezione che ognuno può fare quello che vuole, l’indifferenza rispetto a provvedimenti che riguardano il bene comune, il vandalismo: questi aspetti, anche se fortunatamente non diffusi, rappresentano uno dei principali mali di Catanzaro, un male che comporta non solo la vanificazione di importanti iniziative, ma anche un alto costo finanziario.
Il rispetto delle regole deve essere stimolato attraverso mirate campagne di informazione, ma deve essere anche garantito da una sistematica azione di controllo e di sanzioni per i trasgressori.
Le campagne di informazione, rivolte a modificare i comportamenti scorretti, riguarderanno, tra l’altro: il vandalismo su monumenti e opere pubbliche; l’abbandono indiscriminato di rifiuti; la sosta selvaggia, la violazione delle norme di decoro urbano nella conduzione di animali.

Ognuna di queste campagne deve essere accompagnata da nuove e più mirate ordinanze del sindaco che prefigurino, dopo una prima fase cosiddetta “morbida”, la “tolleranza zero” per i trasgressori.
Un altro punto importante del programma è l’uso effettivo dei poteri speciali attribuiti ai sindaci in materia di sicurezza urbana ed incolumità pubblica: si tratta di poteri di intervento, prevenzione e contrasto, che prefigurano un ruolo importante del Sindaco per garantire la sicurezza sul territorio, relativamente alle situazioni urbane di degrado quali spaccio di stupefacenti, fenomeni di violenza legati all'abuso di alcol, danneggiamento del patrimonio pubblico e privato, incuria, degrado e occupazione abusiva di immobili, abusivismo commerciale e illecita occupazione di suolo pubblico.

Sul tema della sicurezza una priorità è rappresentata dal controllo del territorio e dalla collaborazione nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata messa in campo dalle Forze dell’Ordine.
Attenzione particolare dovrà essere rivolta nell’azione di contrasto alla criminalità rom, sovente legata alla criminalità organizzata, che negli ultimi anni è arrivata quasi ad assumere il controllo di interi quartieri della città, soprattutto a Sud, soffocando le attività economiche con le attività estorsive, i furti e i danneggiamenti, controllando una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, minando le basi della convivenza civile con continui atti di violenza, illegalità e sopraffazione.

L’Amministrazione Comunale potrà contribuire all’impegno delle Forze di Polizia, garantendo il presidio del territorio attraverso la Polizia Municipale che dovrà essere riorganizzata, potenziata, dotata di mezzi e risorse, trasformata in un moderno Corpo di Polizia altamente professionale.
Si potrà istituire la rete dei Vigili di Quartiere: agenti a più diretto contatto con i cittadini, che assicureranno la sorveglianza e il monitoraggio delle diverse zone della città, in particolare di quelle che presentano maggiori criticità.
L’amministrazione comunale si porrà inoltre come interlocutore del governo, rispetto alla necessità di potenziamento delle forze dell’ordine del territorio: si proporrà, ad esempio, l’istituzione in città di una sede staccata del Reparto Mobile della Polizia di Stato e il potenziamento della Questura e in particolare degli uffici investigativi. Dovrà inoltre trovare soluzione l’annoso problema del poligono di tiro a Giovino per le esercitazioni delle varie forze di polizia, incompatibile con la vocazione turistica dell’area e con l’attività dei pescatori.
La Sicurezza Urbana si realizza se i cittadini si sentono sicuri nelle case, nelle strade, nei negozi della città, tuttavia non bastano le forze dell’ordine che presidiano le strade: occorre pensare anche alla conformazione dei quartieri, all’illuminazione delle strade, ad un efficiente sistema di videosorveglianza.

La sicurezza va in ogni caso costruita all’interno di una più complessiva prospettiva di integrazione sociale e di miglioramento della fruibilità dei diritti dei cittadini, e di un governo della cosa pubblica imparziale e trasparente.
L’amministrazione comunale si farà garante dei principi di legalità sostanziale. Sarà assicurata una vigilanza continua sugli atti amministrativi, che dovranno sempre essere rispettosi dei principi di trasparenza e legalità, e saranno denunciate tutte le forme di illegalità ed illegittimità che dovessero verificarsi sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione. Il Comune nella sua azione quotidiana affermerà la scelta del contrasto ad ogni forma di abuso o di illegalità, nella convinzione che il rispetto delle regole costituisce il fondamento della democrazia e della convivenza civile, e rappresenta una garanzia soprattutto per i cittadini più deboli.

 

UN PROGRAMMA PER LA RINASCITA DI CATANZARO 1
PREMESSA 2
INTRODUZIONE 3
I PUNTI STRATEGICI DELLA RINASCITA 5
URBANISTICA, MOBILITA’ E OPERE PUBBLICHE 5
RICUCIRE IL CAPOLUOGO 5
IL CENTRO STORICO 6
I QUARTIERI 8
LA VALLE DEL CORACE 9
EDILIZIA SCOLASTICA 10
CIMITERI 10
INNOVAZIONE TECNOLOGICA 11
CATANZARO CITTA’ DI MARE 12
LA CITTÀ DEI GIOVANI 13
UNIVERSITÀ 14
COMUNITÀ GIOVANILI 15
VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO 15
GIOVANI E SPORT 16
LA CITTÀ DELLA CULTURA 16
AMBIENTE 18
CATANZARO CITTA’ DEL VERDE 18
IL BIOPARCO DI SIANO 18
IL PARCO COSTIERO DI GIOVINO 18
IL PARCO FLUVIALE DEL CORACE 19
ENERGIA PULITA 19
I RIFIUTI COME RISORSA ECONOMICA 20
RANDAGISMO 21
SANITA’ 21
SPORT 22
IMPIANTISTICA SPORTIVA 22
GESTIONE IMPIANTI 23
STADIO “NICOLA CERAVOLO” 23
SPORT, SCUOLA E SALUTE 23
SPORT E TURISMO 24
POLITICHE SOCIALI 24
SICUREZZA E LEGALITA’ 26


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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