Tibetani contro la reppressione cinese ancora immolazioni
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Tibetani contro la reppressione cinese ancora immolazioni

martedì 6 marzo, 2012

PECHINO, 06 MARZO 2012- Le proteste contro la repressione cinese sembrano non voler terminare. Nella giornata di oggi un ragazzo tibetano diciottenne si è ucciso mettendosi fuoco nei pressi di un edificio pubblico nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, gridando prima della sua immolazione frasi anti-governative.

Una situazione di continua protesta che da diverso tempo sta coinvolgendo la comunità tibetana e che ha portato alla morte di diversi monaci e monache buddiste che hanno scelto di lasciarsi ardere dalle fiamme per ribellarsi contro l’occupazione del governo cinese e contro l’esilio del Dalai Lama.

Suicidi con il fuoco di cui, in questi ultimi giorni, si sono resi protagonisti anche persone laiche come il ragazzo diciottenne incendiatosi questa mattina nei pressi della prefettura di Aba. Una vedova, trentaduenne, madre di quattro bambini che si è tolta la vita con le fiamme, sempre nella provincia del Suchan, vicino al monastero Kirti per chiedere il ritorno del leader spirituale buddista dal suo allontanamento forzato.[MORE]

Terza ma non per importanza, una studentessa di diciannove anni Tsering Kyi che nella giornata di sabato si è data fuoco in un mercato nella regione di Amdo. Un’azione che ha generato tra gli spettatori la nascita di scontri tra gruppi di cinesi e di tibetani portando la polizia alla chiusura del mercato e al sequestro dei cellulari dei presenti per evitare che la notizia fosse divulgata.

Foto da:sangye.it

Cristin Stella
 


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