Abitando alla periferia del cuore di Dio falliremo sempre
Chiesa e Società Calabria

Abitando alla periferia del cuore di Dio falliremo sempre

sabato 2 gennaio, 2016

La grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo
Seconda Domenica dopo Natale

Vangelo della Seconda domenica dopo il Natale[MORE]


In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato
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Breve pensiero di commento
Nel Vangelo di questa domenica l’Evangelista Giovanni, opera una differenza tra Gesù, Giovanni il Battista, Mosè.

Chi è Mosè? E’ l’uomo che indica una legge da vivere. Ascoltiamo la Parola di Dio:
«Ascoltate le mie parole! Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore, in visione a lui mi rivelerò, in sogno parlerò con lui. Non così per il mio servo Mosè: egli è l’uomo di fiducia in tutta la mia casa. Bocca a bocca parlo con lui, in visione e non per enigmi, ed egli contempla l’immagine del Signore. Perché non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mosè?» (Num 12,6-89.
Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè, che il Signore conosceva faccia a faccia, per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nella terra d'Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutta la sua terra, e per la mano potente e il terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele (Dt 34,10-12).
Eppure attraverso Mosè il Signore ha dato solo la Legge. Ha rivelato la sua Onnipotenza. Non ha però cambiato interiormente l’uomo. Non lo ha riportato nella sua verità.


Chi è Giovanni il Battista? E’ il profeta che indica una via, una strada: E’ Lui Cristo. Ascoltiamo anche in questo caso la Parola Sacra.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti! (Mt 11,7-15).
Giovanni è il più grande tra tutti i profeti e anche tra tutti i nati da donna. Eppure quest’uomo rimane solo il testimone della presenza del Messia in mezzo al suo popolo. Lui prepara solo i cuori perché lo possano accogliere. Lui non è la luce, non è la vita, non è nel seno del Padre. Se questi due uomini, che sono al di là dell’umanamente pensabile, rimangono nella loro pochezza umana, hanno essi stessi bisogno della grazia e della verità che è in Cristo Gesù, cosa pensare di ogni altro uomo che è solo uomo di peccato, che non possiede neanche la Legge e che ignora finanche i primi rudimenti della conoscenza di Dio?


Chi è Gesù? Lui è la Grazia e la Verità da accogliere, vivere, donare. Ne io, ne tu, ne Mosè, ne Giovanni, nessun altro uomo possiamo creare l’uomo nuovo. Solo Lui può fare l’uomo nuovo. Solo Lui può rivelare al mondo chi è il vero Dio, non per ispirazione, ma per conoscenza, per scienza diretta eterna. Lui è nel seno del Padre. Abita nel suo cuore.


Unica soluzione si impone: vogliamo dare un po’ di luce a questa umanità? Non dobbiamo fare assolutamente nulla. Dobbiamo solo abitare nel cuore di Cristo e ogni cosa sarà trasformata, sarà rinnovata, rivoluzionata. Non sono le cose che facciamo (spesso per la nostra gloria personale) a cambiare i cuori ma è la fede che impegniamo nel farle.  I nostri fallimenti avvengono perché noi dimoriamo sempre alle periferie di Dio e mai in esso. Una Messa ci basta, un Rosario ci basta, un'opera buona ci basta. Tutte cose esteriori, fatte a volte per accontentare l'uomo, il parroco. 

Conosciamo Cristo, facciamo esperienza di Lui, dimoriamo in esso, nella sua Parola, nutriamoci della sua Grazia quotidianamente e il volto della storia, personale, famigliare, sociale, ecclesiale acqusterà una forma santa.


Ognuno si chieda e capirà. Amen.

Don Francesco Cristofaro

www.donfrancescocristofaro.it


Autore
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