Accuse a Gratteri: legale Pg Catanzaro, trasferimento ingiusto
Cronaca Lazio Roma

Accuse a Gratteri: legale Pg Catanzaro, trasferimento ingiusto

lunedì 27 gennaio, 2020

ROMA, 27 GEN - Il Pg di Catanzaro Otello Lupacchini ha "subito ingiustamente un trasferimento d'ufficio lontano dal Distretto nel quale ha, con disciplina e onore, semplicemente cercato di esercitare le proprie funzioni". Lo afferma in una nota il suo difensore, l'avvocato Ivano Iai. Secondo l'avvocato, l'ordinanza notificata del Csm "non soddisfa le eccezioni procedurali - tra le quali la rilevata incompatibilità di ben tre componenti della Sezione Disciplinare per anticipazione di giudizio, sul medesimo caso di specie, manifestata in altra sede - e gli argomenti di merito" posti dalla difesa.

Non è stato motivato "pienamente il rigetto delle istanze - più volte sollecitate dalla difesa - finalizzate a conoscere gli esiti degli esposti e delle segnalazioni, inoltrati nel corso del tempo alla Procura Generale presso la Corte di cassazione e al Ministro della Giustizia dal Procuratore Generale Lupacchini, indicativi delle criticità e delle violazioni riscontrate circa il mancato coordinamento e collegamento della Procura Distrettuale con la Procura Generale di Catanzaro".

"Su tale profilo essenziale per dimostrare la correttezza del Dott. Lupacchini sia nell'esercizio delle funzioni, sia nell'esercizio della libertà di pensiero, manifestata quale esperto di contrasto alla criminalità organizzata nel corso della nota intervista televisiva al TGCom24, appare essere calato un significativo silenzio", sostiene ancora il legale, che parla di una "vicenda finora caratterizzata da ambigue omissioni di cui il Dott. Lupacchini ha chiesto conto, anzitutto, al Ministro della Giustizia e alla Procura Generale presso la Corte di cassazione".

"Appare evidente che al Dott. Lupacchini non sia stata semplicemente applicata una misura cautelare quanto una vera e propria anticipazione di sanzione, oggettivamente e severamente punitiva, oltre che ostile, avendo disposto il trasferimento del magistrato, con perdita delle funzioni direttive, a 600 Km di distanza dalla città di Roma e a oltre 1000 Km da Catanzaro". Non solo: "nell'ordinanza non si dà conto né degli argomenti spesi dalla difesa in materia di libertà di pensiero e di sua libera manifestazione - determinando uno sconcertante precedente idoneo a limitare siffatta libertà con riferimento agli appartenenti all'Ordine Giudiziario - né della sproporzione tra la misura applicata e la sanzione finale applicabile".


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