Appalti: 5 comuni del Cosentino istituiscono centrale unica
Politica Calabria

Appalti: 5 comuni del Cosentino istituiscono centrale unica

martedì 29 marzo, 2016

COSENZA, 29 MARZO 2016 - Cinque comuni del Cosentino si sono uniti per dare vita ad una centrale unica di committenza al fine di gestire le gare d'appalto. Si tratta dei Comuni di Grisolia (capofila), Aiello, Maiera', Orsomarso e Santa Domenica Talao che hanno assunto la decisione di effettuare le gare di appalto, in via esclusiva, tramite la propria centrale unica di committenza, "in conseguenza della decisione assunta dal Consiglio Comunale di San Nicola Arcella di revocare la delibera di approvazione dell'accordo consortile con l'Asmel".  [MORE]

A dare la notizia e' il Presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno e Isole dell'Ance, Giovan Battista Perciaccante. "Per parte nostra - dichiara il presidente Perciaccante - abbiamo comunicato in maniera tempestiva ed ufficiale ai Comuni interessati che le gare poste in essere da Asmel s.c.a.r.l. erano e sono, nei fatti, prive del presupposto di legittimazione. Abbiamo sollevato la questione per favorire trasparenza nelle gare d'appalto e, quindi, nella gestione delle procedure per la realizzazione delle opere pubbliche. Il settore edile ha necessita' di ripartire con misure semplici e trasparenti per combattere l'illegalita', meccanismi chiari che garantiscano la realizzazione dei lavori nei tempi giusti, risorse certe e programmate per tempo.

Ci impegniamo in prima linea per favorire alleanze tra istituzioni ed associazioni e garantire regole certe che semplifichino le procedure e non facciano perder tempo alle imprese". (AGI) In piu' occasioni, l'Ance di Cosenza aveva fatto presente che l'Autorita' Nazionale Anticorruzione (ANAC) ed il Tar del Lazio, attraverso precise determinazioni e sentenze, avevano chiarito come il Consorzio Asmez e la societa' consortile Asmel a r.l. non rispondessero ai modelli organizzativi centralizzati indicati dal Codice dei contratti perche' non riconducibili ad alcuno dei modelli legali di soggetti aggregatori ad oggi riconosciuti e non potessero svolgere attivita' di intermediazione negli acquisti pubblici, senza limiti territoriali definiti. "Quello che chiediamo - conclude il Presidente Perciaccante - e' dare vita ad una nuova stagione di feconda collaborazione tra Enti Pubblici appaltanti e sistema delle imprese incentrato sul rigoroso rispetto delle regole, della trasparenza e della concorrenza leale nell'interesse primario della legalita'". (Agi)


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