Budapest: in mostra l'arte italiana, da Caravaggio a Canaletto
Cultura e Spettacolo Campania

Budapest: in mostra l'arte italiana, da Caravaggio a Canaletto

mercoledì 13 novembre, 2013

BUDAPEST, 13 NOVEMBRE 2013 - La capitale ungherese è conquistata dall'arte italiana, dal momento che presso lo Szépmuvészeti Múzeum sarà esposta fino al 16 febbraio 2014 la seconda parte della mostra dedicata alla pittura del nostro paese dal XV al XVIII secolo.

Il primo appuntamento dedicato alla'arte italiana si è tenuto due anni fa, nel 2009 - 2010, con un'esposizione di dipinti "Da Botticelli a Tiziano", mentre la mostra corrente è dedicata ad altri due secoli, il '600 ed il '700, "Da Caravaggio a Canaletto", con ben 141 quadri esposti e provenienti dai musei più importanti del mondo.

Obiettivo della mostra far conoscere stili e tecniche pittoriche di quell'epoca, i protagonisti del panorama artistico nazionale del Barocco e del Rococò italiano e la variegata produzione di dipinti, nei due secoli forse più complessi e ricchi di contraddizioni della storia del nostro paese, pieni di cambiamenti e rivoluzioni, aspetti che traspaiono attraverso i capolavori dell'epoca che sembrano non dare nulla per scontato ma bensì rivelare l'anima profonda e l'atmosfera che si respirava in quei decenni.

Nature morte, dipinti a tema religioso, paesaggi classici e naturalistici, opere allegoriche, dipinti d'interni, possiedono stili propri e differenti l'una dall'altra, che riflettevano le personalità dei loro autori e dei cambiamenti storici in atto. Molti dipinti provengono dalla Galleria Borghese di Roma, tra cui Il ragazzo con il canestro di frutta di Caravaggio, la cui direttrice Anna Coliva afferma: "Sembra una mostra degli anni '30. Non perché vecchio stile, ma perché quelli erano anni in cui si affrontavano imprese come queste, non esisteva ancora lo show-bussines delle esposizioni che va alla ricerca solo del capolavoro che diventa l'immagine del manifesto".

Tra i dipinti in mostra a Budapest nove opere di Caravaggio, come San Francesco in preghiera e Salomè, ma anche di Luca Giordano, Artemisia Gentileschi, Giovanni Battista Tiepolo, Annibale Carracci e Canaletto con le sue vedute di Venezia del '700 che chiude la rassegna. Tutti sono presi in prestito da musei importantissimi come il Louvre, la National Gallery, il Prado, ma anche gli Uffizi, la Galleria Borghese, la Pinacoteca Capitolina, la Gemäldegalerie di Berlino, la Gemäldegalerie di Dresda e il Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Valentina D'Andrea

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