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BOLOGNA - Ancora non c’è squadra, ancora manca il gioco ma la certezza che un bomber di razza sia sempre presente affamato di gol c’è: Marco Di Vaio con un gol nel secondo tempo regala tre punti fondamentali al Bologna che si mette alle spalle 5 club allontanandosi dalla zona rossa retrocessione. In una gara dai ritmi blandi che sembra la replica dell’ultimo match del Bologna contro il Genoa, è il Brescia ad avere il pallino del gioco e a far tremare Viviano con le giocate di Diamanti.[MORE]
Oltre al gioco, i rossoblu mancano di concretezza sotto porta e lasciano al Brescia il controllo del gioco. Un tiro di chirurgica precisione di Di Vaio però non lascia scampo ad Arcari e al Brescia che non reagisce e affonda in una posizione che appesantisce la classifica e preoccupa la banda Inchini.
Questi fatidici tre punti, sebbene siano arrivati senza entusiasmare dal punto di vista del gioco, rendono orgoglioso Malesani che azzittisce quanti affermano l’eccessiva dipendenza della squadra dal suo capitano: “Avete visto i giovani che abbiamo fatto giocare oggi? Vince la squadra e non un giocatore, Di Vaio è quello che finalizza il lavoro della squadra, se noi non produciamo anche Marco fatica a trovare il gol. Siamo una squadra giovane, ma stiamo crescendo e con i palleggiatori schierati oggi, abbiamo sviluppato bene un certo tipo di gioco. Magari non concretizziamo tanto, dobbiamo crescere negli ultimi 20-25 metri, ma non dimentichiamo che oggi abbiamo battuto il Brescia che veniva da due pareggi con Inter e Juve. Li abbiamo tenuti sotto finchè siamo rimasti in 11, spero che adesso venga riconosciuta la nostra prestazione”.
C’è esaltazione anche nelle file dirigenziali e il patron Porcedda promette che gli stipendi per i giocatori sono in arrivo: “Domani pagherò gli stipendi, giovedì l’Irpef. Pago tutto e tutti, Bologna può stare tranquilla. E poi come potrei non pagare i ragazzi dopo una partita del genere?.”
Ilaria De Lillo - Redazione Emilia Romagna
Ilaria de Lillo
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