Grillo e Salvini: i contro-discorsi di fine anno
Politica Lazio

Grillo e Salvini: i contro-discorsi di fine anno

lunedì 2 gennaio, 2017

ROMA – 2 DICEMBRE. Come ogni anno, i principali leader dell’opposizione hanno pubblicato video di risposta al tradizionale discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, per quelli che si potrebbero definire dei contro-discorsi, spesso in tono polemico con quello del Capo di Stato.

Questa volta i due principali protagonisti sono stati il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo e il Segretario della Lega Matteo Salvini, che hanno utilizzato Facebook per condividere i loro rispettivi contro-discorsi.

Il “garante” del M5S ha utilizzato toni inediti per inaugurare il nuovo anno. Toni che qualche osservatore ha definito addirittura “più patriottici” di quelli utilizzati da Sergio Mattarella, il cui ruolo dovrebbe essere quello di unire, includere e congiungere le coscienze di più italiani possibile.
Il comico ha fin da subito polemizzato con i media e i giornali, facendo riferimento tanto alla vittoria del No al referendum del 4 dicembre, quanto a quello che i pentastellati qualificano come accanimento giornalistico nei confronti del Movimento alla guida di Roma: “La cosa più straordinaria che sta succedendo è che questi rumori della stampa, della televisione e dei telegiornali, non hanno spostato nulla […] Tutto questo sorpassa l’immaginazione. Il No, il Referendum, tutta l’informazione per cambiare la testa degli italiani non è riuscita”. Ha aggiunto poi: “Gli italiani hanno guardato finalmente la realtà come dicevo qualche anno fa: con la testa in giù e i piedi in su. Alla rovescia”.

Non poteva poi mancare un commento per ricordare due figure che sono state fondamentali per la maturazione – anche da un punto di vista culturale – del M5S e che se ne sono andate nell’ultimo anno: Dario Fo e Gianroberto Casaleggio. “Abbiamo perso uno dei grandi della storia di questo Paese, grandissimo, che è stato Dario Fo. Se ne è andato un grande vecchio, umanista straordinario”, ha detto Grillo riferendosi a Fo. “Se ne è andato, il 12 di aprile, e io sento ancora una perdita gigantesca, tutto il Movimento la sente. […] Gianroberto ci lascia in eredità una cosa straordinaria, non esiste al mondo una cosa così straordinaria: Rousseau, l’esempio di democrazia dal basso, un sistema operativo dove chiunque entra, guarda e può votare le leggi”, ha affermato, invece, ricordando il co-fondatore del Movimento.

Nella seconda parte del discorso Beppe Grillo è entrato nel vivo delle proposte e dei temi che sono cavallo di battaglia del Movimento, come il rapporto con la rivoluzione tecnologica e gli strumenti di redistribuzione del reddito: “Le tecnologie arriveranno e saranno incredibili, il tempo libero sarà quattro volte superiore al tempo lavorato”. Secondo Grillo saranno necessari, dunque, “dei sistemi per far interagire l’economia con le persone”, in modo da evitare quelli che definisce “scenari apocalittici”. Viene inserito, quindi, il concetto chiave delle campagne elettorali del M5S, il reddito di cittadinanza, anche se questa volta viene utilizzato un altro termine: “Il concetto di inserire un Reddito Universale senza condizioni nella classe media che non compra più, un reddito dentro a chi non ce la fa, dentro a chi non ci arriva… altrimenti questo sistema collassa!”.

Quello che più ha sorpreso, però, è stato l’approccio “patriottico” che ha guidato lo spirito del suo contro-discorso. “Abbiamo passato un anno a prenderci insulti, tonnellate di roba immonda e ci aspetta un 2017, secondo me, di riscatto, di orgoglio. Dobbiamo essere orgogliosi di essere i migliori, essere orgogliosi perché l’italiano è il migliore. Dobbiamo essere orgogliosi perché il Made In Italy fa presa in tutto il mondo”. Aggiungendo poi: “anche se non sono un patriota nel senso letterale della parola. Per me la patria è la lingua: parlo italiano quindi sono italiano, ma questo italiano deve essere in tutto il mondo! Siamo i migliori cari signori e lo dimostreremo. E noi siamo la sintesi, come Movimento 5 Stelle, dei migliori in Italia”, ha precisato Grillo, che ha poi concluso salutando gli spettatori: “Siamo italiani e io lo voglio gridare per la prima volta! E noi siamo la sintesi, come Movimento 5 Stelle, dei migliori in Italia. Arrivederci a tutti e auguri!”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato più diretto e ha criticato espressamente Sergio Mattarella: “non mi rappresenta. Ha detto che si vota il più tardi possibile, sento aria di regime, aria di poltrone, di restaurazione, puzza di vecchio, di ritorno della veccia Dc. Noi non ci stiamo", ha affermato nel video pubblicato su Facebook, in diretta da Bormio. Ha sottolineato anche la distanza del Capo di Stato dai problemi “reali” della gente, tra cui la questione dei migranti, affermando che "non va a fare la spesa, certi problemi non li conosce. Parli di odio, ma caro Sergio più ne fai entrare, più cresce l'odio".[MORE]
 

Carlo Giontella


Immagine da Pickline.com


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