In Art - Kcho e la Via Crucis del "mare monstrum"
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In Art - Kcho e la Via Crucis del "mare monstrum"

domenica 1 giugno, 2014

ROMA, 1 GIUGNO 2014 – Un canto polifonico di migranti, vittime e sopravvissuti del “mare monstrum”, è il punto di partenza della rassegna “Kcho. Via Crucis”, ospitata fino al 4 giugno 2014 presso il Palazzo della Cancelleria - ingresso gratuito. 

 

Vite in pericolo, tragedie e drammi talora condannati all’indifferenza, storie di quanti affrontano le onde implacabili del Mediterraneo sognando di costruire un futuro migliore, di quanti pregano e sperano, ora in viaggio dal Nord Africa o mai approdati a Lampedusa, attirano l’attenzione dell’artista cubano Alexis Leiva Machado, noto come Kcho. L’odissea dei migranti rivive nelle sue opere attraverso un singolare parallelo, che nella Croce cristiana sembra trovare l’estrema metafora, antica e moderna al contempo, radicalmente espressa in quell'«incontro perpendicolare dei remi» presente anche in un recente Senza titolo.[MORE]

Il percorso espositivo, curato da Eriberto Bettini, propone circa venticinque opere, inedita immersione in una liturgia condivisa, che si eleva al di sopra delle barriere ideologiche e culturali, riscattando la dignità dell’uomo e il concetto di fratellanza, come un inno alla vita.

L’evento, promosso dalla Bettini & Co Gallery, con il patrocinio dell’Ambasciata di Cuba presso la Santa Sede e del Pontificio Consiglio della cultura dello Stato del Vaticano, è realizzato in collaborazione con Veneto Banca e Blupanorama Airlines.
Il catalogo della mostra è a cura di Luciano Caprile.

Note biografiche
Nato a Nueva Gerona, Isla de la Juventud (Cuba) nel 1970, Alexis Leiva Machado frequenta dal 1983 al 1986 la Scuola Elementare di Arte di Nueva Gerona e dal 1986 al 1990 l’Istituto Nazionale d’Arte di l’Avana.
Dopo che gli uragani Gustav e Ike nel 2008 si abbatterono sull’Isola della Juventud, l’artista ha fondato la Brigata Martha Machado, patrocinata dal Governo. La Brigata, intitolata in onore della madre, prosegue l’opera di soccorso e i programmi di arricchimento culturale. L’artista vive e lavora a L’Avana, Cuba.


Domenico Carelli

(Foto e note biografiche Courtesy Ufficio stampa Spaini. In evidenza, “Los Caminos de la memoria”, Kcho, 200x198, 2013; a seguire, “M”, Kcho, tecnica mista su tela, 212x197, 2014; “Via Crucis a Lampedusa”, Kcho, 120 x 100, 2013)


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