Matrimonio gay: radicali vs Pdl
Cronaca Lazio

Matrimonio gay: radicali vs Pdl

venerdì 10 agosto, 2012

ROMA, 10 AGOSTO 2012- Li definiscono «cerchi, sordi e muti di fronte ai cambiamenti della nostra società». È quanto i radicali hanno dichiarato in una nota dell’Associazione “Certi diritti” riguardo i 173 deputati e senatori Pdl che hanno firmato un documento per ribadire la loro contrarietà al matrimonio omosessuale. Tra gli altri sottoscriventi anche Eugenia Roccella, Raffaele Calabrò, Alfredo Mantovano, Maurizio Gasparri e Maurizio Sacconi. Tutti concordi nell’affermare di non essere «disposti a svuotare l’istituzione del matrimonio, attribuendo a unioni affettive, anche omosessuali, un riconoscimento giuridico analogo a quello matrimoniale».[MORE]

Il documento parte dall’idea che «l’introduzione del matrimonio omosessuale nel nostro ordinamento giuridico non è e non potrebbe essere una proposta reale da parte di nessun partito. Tale obiettivo, infatti, sarebbe impossibile da raggiungere se non attraverso una modifica della Costituzione: impresa nella quale nessuna forza politica può o vuole al momento cimentarsi». Il nodo del problema riguarda dunque le unioni civili. E mentre gli esponenti del Pdl oppongono ragioni burocratiche al problema, i radicali chiedono «perché alle persone omosessuali è negato il diritto al matrimonio, visto che di diritto si tratta secondo numerose e autorevoli sentenze della Corte Costituzionale emesse anni fa». In particolare si fa riferimento ad una sentenza del marzo scorso, la quale non riconosceva l’unione matrimoniale di una coppia gay che si era sposata in Olanda, ma sosteneva che dovessero essere riconosciuti loro gli stessi diritti dei coniugi eterosessuali. La Corte di Cassazione dichiarava dunque che anche le coppie formate da persone dello stesso sesso avessero “diritto legale alla vita familiare”. Una sentenza che ha fatto tanto discutere e che ha smosso parecchi quesiti. Certo è che molte sono ancora le forze politiche tradizionaliste che si oppongono fermamente all’idea di riconoscere il matrimonio gay come legale, molti ancora i tabù da scardinare. Positivo resta il fatto che se ne parli.

Federica Sterza
 

Foto www.agenparl.it


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