Politica, il "Salva Roma" spacca il Cdm. Conte a Salvini: "Non siamo i tuoi passacarte"
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Politica, il "Salva Roma" spacca il Cdm. Conte a Salvini: "Non siamo i tuoi passacarte"

mercoledì 24 aprile, 2019

ROMA, 24 APRILE - Il decreto Salva Roma si ferma. È questa la notizia che nelle ultime ore scuote il Governo, causando tensioni in particolare tra il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini. Il leader della Lega ha annunciato lo stralcio dal testo del decreto legge di crescita quando il Consiglio dei ministri era ancora in corso e nulla era stato deciso. La reazione del presidente del Consiglio sarebbe stata durissima: “Matteo, non siamo i tuoi passacarte. Devi portare rispetto a me e a ciascuno dei ministri che siedono intorno a questo tavolo”, avrebbe detto.  

Un Consiglio dei ministri ad alta tensione, dunque, durato oltre tre ore e che ha approvato un nuovo tetto per gli indennizzi diretti ai risparmiatori truffati dalle banche e nuovi fondi per le zone Zes. Al centro della discussione, però, c’era soprattutto la norma sulla gestione del debito di Roma. Salvini ha precisato ieri sera di essere soddisfatto, dal momento che “i debiti della Raggi non saranno pagati da tutti gli italiani ma resteranno in carico al sindaco"”. E da parte del vicepremier non è mancata una stoccata a Di Maio, assente all’inizio della riunione perché negli studi televisivi di Di Martedì: “Quando si parla di crescita è importante esserci, lo stralcio è stato concordato con chi c'era”.

“Con il Salva Roma fuori dal decreto crescita faremo un provvedimento ad hoc per tutti i Comuni. Ce ne sono tanti in dissesto, altri in pre-dissesto: noi vogliamo aiutare i cittadini romani, i cittadini catanesi, alessandrini, savonesi”, aveva annunciato ieri il ministro degli Interni. Poco dopo la smentita dei 5 Stelle: “Non è ancora stato discusso il dl Crescita, dunque non si è potuto stralciare nulla, men che meno il Salva Roma”. A fine serata l’annuncio definitivo: la norma è stata approvata a metà, il Cdm ha dato via libera ai commi 1 e 7 del testo. “È un punto di partenza, siamo sicuri che il Parlamento saprà migliorare ancora di più un provvedimento che, a costo zero, fa risparmiare soldi non solo ai romani ma a tutti gli italiani”, ha fatto sapere il governo tramite una nota.

Claudio Canzone

Fonte foto: ilsecoloxix.it


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