Previsioni negative di crescita per l'Italia: Pil -1,3% nel 2012
Economia Lombardia

Previsioni negative di crescita per l'Italia: Pil -1,3% nel 2012

giovedì 23 febbraio, 2012

MILANO, 23 FEBBRAIO 2012- Preoccupanti sono le previsioni economiche intermedie della Commissione europea, secondo cui in Italia, nel 2012, il Pil potrebbe sprofondare dell'1,3%. In particolare, il Prodotto interno lordo dovrebbe contrarsi dello 0,7% nel primo trimestre dell'anno e dello 0,2% nel secondo. Se le suddette previsioni venissero confermata, ciò comporterebbe che "a seguito della profonda recessione del 2008-2009, il livello reale del Pil nel 2012 sarebbe inferiore di circa il 6% rispetto al 2007". In termini di crescita, peggio dell'Italia stanno messe Grecia (-4,4%) e Portogallo (-3,3%).

"L'attività economica dovrebbe stabilizzarsi nella seconda metà dell'anno a condizione che non ci siano ulteriori peggioramenti delle condizioni dei mercati finanziari e che lo spread resti stabile a circa 370 punti base per i bond a dieci anni". Bruxelles sottolinea come, "mentre l'incertezza resta elevata, e dunque restano al palo le previsioni di spesa di imprese e consumatori, le prospettive per la crescita per la prima metà del 2012 sono peggiorate rispetto alle previsioni di autunno", così si legge nel documento dell'esecutivo della Commissione europea.

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Per il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, che ha presentato i suddetti dati, "Lo stallo inatteso della ripresa alla fine del 2011 dovrebbe continuare nei primi due trimestri del 2012. Tuttavia, si prevede un ritorno a una crescita modesta nella seconda metà dell'anno". Olli Rehn aggiunge che, "Per l'anno in corso, nonostante la crescita sia stagnante, stiamo assistendo a segni di stabilizzazione nell'economia europea".

Inoltre, il commissario europeo agli Affari economici e monetari ha sottolineato il fatto che, "Italia e Spagna stanno attuando riforme strutturali molto importanti per liberare il potenziale di crescita". E "negli ultimi due mesi, il governo italiano ha dimostrato determinazione nell'affrontare le sfide dell'alto debito pubblico e della crescita relativamente bassa, adottando un ampio spettro di misure strutturali e di bilancio".

Tuttavia, le previsioni di contrazione della crescita si estendono a tutta l'eurozona dove il Pil nel 2012 si ridurrà dello 0,3%, mentre nell'Ue a 27 resterà invariata, restando pari a zero. I dati diffusi oggi da Bruxelles costituiscono "una revisione al ribasso dello 0,6% nell'Ue e dello 0,8% nell'eurozona rispetto alle previsioni d'autunno del novembre scorso, quando si parlava rispettivamente di una crescita del Pil dello 0,6% e dello 0,5%".

Colpito anche l'asse franco-tedesco. Infatti, secondo le previsioni economiche, nel 2012 la Germania crescerà di appena lo 0,6%, contro lo 0,8% previsto a novembre scorso e contro il 3% registrato nel 2011. Quanto alla Francia, è prevista una crescita del Pil dello 0,4%, in calo rispetto allo 0,6% di novembre e contro l'1,7% rilevato a novembre.

In riferimento all'inflazione, in Italia nel 2012 resterà al 2,9%, come lo scorso anno. Il tasso resterà alto per "l'ulteriore aumento dei prezzi del petrolio e per gli effetti delle misure di consolidamento fiscale". Mentre nell'eurozona dovrebbe attestarsi al 2,1% e nell'Ue a 27 al 2,3% contro una stima sotto il 2%.

(Fonti: Ansa, Adnkronos)

Rosy Merola


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