Processo Mediaset, Berlusconi ai servizi sociali: «Dovrà assistere gli anziani»
Politica Lombardia

Processo Mediaset, Berlusconi ai servizi sociali: «Dovrà assistere gli anziani»

martedì 15 aprile, 2014

MILANO, 15 APRILE 2014 - Silvio Berlusconi potrà usufruire della pena alternativa concessagli dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, che prevede l’affidamento in prova ai servizi sociali per un anno.

Il suo compito sarà quello di assistere gli anziani nella struttura di Cesano Boscone, la Fondazione Sacra Famiglia, «con l’impegno – si legge nella comunicazione del presidente del tribunale milanese, Pasquale Nobile de Santis – di almeno una volta alla settimana e per un tempo non inferiore a quattro ore consecutive, secondo le modalità che verranno concordate con l’ufficio esecuzione penale esterna».

Con questa sentenza, giunta alle 11.30 di oggi, il Tribunale di sorveglianza di Milano ha di fatto accolto la richiesta presentata sia dal pg Antonio Lamanna che dalla difesa dello stesso ex cavaliere, il quale, a conclusione del processo Mediaset, era stato condannato a quattro anni di carcere per frode fiscale. In questo modo dovrà espiare soltanto un anno dei quattro previsti, poiché tre di essi sono coperti dall’indulto.

Silvio Berlusconi, si legge ancora nella sentenza, «non potrà (salvo specifiche autorizzazioni) lasciare la Lombardia ma è autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi in Roma presso il domicilio da lui indicato, dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia, entro le ore 23 del giovedì stesso». Scongiurati gli arresti domiciliari, l’ex premier potrà quindi rivolgere ogni sua attenzione alla campagna europea per le Europee, tuttavia dovrà prima firmare il verbale con le prescrizione stabilite dal Tribunale di Milano e dovrà sostenere dei colloqui con il responsabile dell’Uepe di Milano ogni mese.

Nel provvedimento emesso quest’oggi, i giudici hanno considerato favorevolmente come Berlusconi abbia pagato il risarcimento ai danni dell’agenzia delle entrate e abbia versato le spese processuali. Inoltre, è risultata decisiva anche la disponibilità del leader di Forza Italia a svolgere tale attività di volontariato: «tali elementi – si legge – indicano il riconoscimento della condanna ed evidenziano la scemata pericolosità sociale di Berlusconi e appaiano indici di volontà di recupero dei valori morali perseguito dall’ordinamento». Ma allo stesso tempo, i giudici sottolineano come «colui che viene affidato in prova ai servizi sociali è ancora persona socialmente pericolosa, altrimenti non potrebbe essere eseguita una pena nei confronti di persona che si fosse del tutto rieducata».[MORE]

Alla lettura dell’udienza diverse le reazioni espresse dai legali dell’ex premier e da vari esponenti politici. «la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano – affermano Fracco Coppi e Niccolò Ghedini – appare equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell’attività politica del Presidente Berlusconi». Il sindaco di Cesano Boscone, Vincenzo D’Avanzo, ha invece affermato: «per la grandezza del personaggio e per il ruolo che ha avuto, sono contento dal lato umano perché Berlusconi troverà un ambiente accogliente. La fondazione – ha concluso il primo cittadino – è una nostra eccellenza».

(Immagine da reporternuovo.it)

Giovanni Maria Elia

 


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