Rapiti dagli alieni!? Ecco le spiegazioni
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Rapiti dagli alieni!? Ecco le spiegazioni

mercoledì 16 novembre, 2011

MILANO, 16 Novembre 2011 – Siete tra quelli che non credono a chi racconta di essere stato posseduto o di essere stati rapiti dagli alieni? Avete avuto esperienze extracorporee e non siete mai riusciti a darvi una spiegazione? Ebbene la risposta a tutti i vostri dubbi potrebbe essere arrivata da uno studio pubblico sulle pagine del magazine Sleep Medicine Reviews. La ricerca ha scoperto che demoni e presenze maligne potrebbero essere il frutto di un disturbo del sonno poco conosciuto: la paralisi ipnagogica.[MORE]

Brian Sharpless, psicologo dell'università della Pennsylvania, si è messo a rivedere i dati di 35 ricerche sul tema condotte negli ultimi 50 anni. Sharpless voleva capire innanzitutto quanto è comune questa sindrome: è una condizione che si verifica più spesso nelle fasi di addormentamento o di risveglio nella quale i muscoli volontari sono paralizzati, mentre i movimenti oculari e respiratori restano intatti. Nei pochi minuti di paralisi che ai pazienti sembrano eterni è come se il corpo fosse ancora immerso in una condizione di assoluto riposo, mentre il cervello è già sveglio e attivo. In questi momenti di transizione il paziente spesso ha delle allucinazioni, che potrebbero spiegare le strane esperienze raccontate al risveglio.

I risultati indicano che il problema è relativamente diffuso: circa l'8% della popolazione ha avuto un episodio almeno una volta nella vita, ma c'è pure chi ne ha tutte le notti. La frequenza della paralisi ipnagogica si impenna però in due gruppi di persone: gli studenti giovani (28%), e i pazienti con disturbi psichiatrici (32%). Tutto ciò forse si spiega con i motivi che più spesso sono alla base del problema, ovvero mancanza di sonno, stress, ritmi di vita irregolari.
«Il problema è assai poco piacevole –commenta lo psicologo - viste le allucinazioni che accompagnano la paralisi: nella maggior parte dei casi il paziente sente la presenza di un intruso, oppure un senso di oppressione al petto accompagnato dall'idea di essere aggrediti, oppure ancora si ha la sensazione di fluttuare al di fuori del proprio corpo e levitare». Ora che sappiamo che si tratta di un disturbo non così raro, dobbiamo chiederci come riconoscerlo e come aiutare i pazienti, quando la paralisi ha un impatto negativo sulle loro vite». Da oggi gli alieni ci potrebbero fare meno paura, forse…

Stefano Villa


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