Reggio Calabria: Scarcerato il polacco imputato di rapina, lesioni e maltrattamenti in famiglia
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Reggio Calabria: Scarcerato il polacco imputato di rapina, lesioni e maltrattamenti in famiglia

giovedì 20 ottobre, 2011

CORIGLIANO CALABRO( RC) 20 OTT. 2011 - Si è celebrata l’udienza penale innanzi al Giudice monocratico del Tribunale di Rossano, per il trentaduenne polacco R. S. P. imputato dei delitti di rapina, maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della convivente P. j. , classe 1985, anch’essa di nazionalità polacca, entrambi residenti a Corigliano Calabro; per tali fatti l’uomo venne tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Rossano. [MORE]

L’uomo nominava quali propri difensori di fiducia l' avvocato Ettore Zagarese e l'avvocato Giuseppe Vena, entrambi del Foro di Rossano, per discolparsi dalle accuse formulate a suo carico secondo cui al fine di procurarsi un ingiusto profitto, con violenza e minaccia operate nei confronti di P. J. consistite nel colpirla con schiaffi al volto, nel buttarla a terra e nel colpirla con calci all’altezza della pancia, nonché nel tentare di soffocarla mettendole le mani all’altezza della bocca, si impossessava della borsetta della donna contenente i suoi documenti di riconoscimento ( carta d’identità e tesserino codice fiscale), e cagionava a P.J. lesioni personali del tipo “ contusione emivolto sx – contusione spalla sx “ giudixate guaribili in giorni 3. ( fatti avvenuti in data 2.7.2010 in Corigliano Calabro); inoltre, veniva contestato all’uomo anche di aver tenuto un comportamento vessatorio ripetuto ed abituale nei confronti della convivente P.J., ed in particolare tenendo comportamenti oppressivi, vessatori, prevaricatori e persecutori, nonché apertamente minacciandola, picchiandola, offendendola ed intimidendola, ed umiliandola con aperta ostilità, infliggeva alla predetta pesanti sofferenze fisiche e morali tali da rendere per costei abitualmente dolorosa, mortificante ed intollerabile la vita dal giugno del 2006 al 2.7.2010, con permanenza.

All’udienza dibattimentale l’uomo era assistito e difeso dall'avvocato Ettore Zagarese e dall'avvocato Giuseppe Vena i quali provvedevano ad escutere due militari dei Carabinieri che avevano espletato l’attività di indagine e tratto in arresto l’uomo.

Al termine dell’udienza l'avvocato Ettore Zagarese e l'avvocato Giuseppe Vena avanzavano istanza di modifica della misura cautelare carceraria, a cui era sottoposto il loro assistito, con quella del divieto di dimora nella Frazione Schiavonea del Comune di Corigliano Calabro, chiedendone l’immediata scarcerazione, in considerazione del tempo decorso e della personalità del soggetto ( incensurato), i quali elementi consentono di ritenere affievolite le originarie esigenze cautelari.

Il P.M. esprimeva parere contrario alla modifica della misura, motivandolo sulla scorta della gravità delle imputazioni ascritte.

Il Giudice, ritenute condivisibili le argomentazioni formulate dall'avvocato Ettore Zagarese e dall'avvocato Giuseppe Vena sostituiva all’imputato la misura carceraria alla quale era sottoposto con quella del divieto di dimora nella frazione di Schiavonea del Comune di Corigliano Calabro, disponendo la immediata scarcerazione dello stesso.


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