Regioni: corte conti, societa' partecipate chiudono 2011 in rosso
Economia Lazio

Regioni: corte conti, societa' partecipate chiudono 2011 in rosso

mercoledì 8 agosto, 2012

Roma, 8 agosto 2012 - Le SpA e le Srl partecipate al 100% dale Regioni, che formano un aggregato di 75 societa' (58 SpA e 17 Srl), nel 2011 presentano un fatturato pari a 1.921,94 milioni di euro, occupano complessivamente 7.526 addetti e ricevono dalle Regioni, come corrispettivi e contributi in conto esercizio, 779,26 milioni di euro, ed evidenziano un risultato negativo pari a -92,60 milioni di euro. E' quanto rileva la Corte dei Conti nella relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni negli esercizi 2010-2011. Il rapporto verifica i risultati raggiunti nel 2011 rispetto agli obiettivi assegnati dal Patto di stabilita', i risultati della gestione finanziaria relativamente agli esercizi 2010 e 2011, nonche' la spesa sanitaria, che anche nel 2011 ha assorbito i tre quarti circa della spesa corrente complessiva delle Regioni.

Il trasferimento sugli enti territoriali di una parte consistente del peso della correzione dei conti pubblici, disposta con le recenti manovre di coordinamento della finanza pubblica (circa 8,5 miliardi di minori spese erogabili nel 2011, con ulteriore riduzione di 1,2 miliardi nel 2012, rispetto ai livelli raggiunti nel 2008), rileva la Corte, ha inciso sulla finanza regionale comportando il contenimento della spesa complessiva e un'ulteriore compressione della spesa d'investimento, che piu' di altre avrebbe potuto influenzare positivamente lo sviluppo. Nel quadro degli equilibri di finanza pubblica, la magistratura contabile osserva come, al termine dell'esercizio 2011, il contributo della finanza regionale alla riduzione dell'indebitamento netto della Pubblica amministrazione sia da ritenere positivo, avendo il comparto delle Amministrazioni regionali chiuso con un avanzo economico di 1.510 milioni di euro, realizzato grazie ad un contenimento dei costi per 3.686 milioni di euro, a fronte di una riduzione delle risorse complessive in entrata pari a 2.891 milioni di euro rispetto ai livelli del 2010. Nell'esercizio 2011 tutte le Regioni sottoposte alla disciplina del patto di stabilita' interno, seppure diversamente modulata per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome, sono risultate adempienti.[MORE]

Si evidenzia, nel 2011, una generalizzata tendenza alla contrazione del debito totale (Regioni e quota a carico dello Stato), che passa da 42,6 mld nel 2010, a 42,2 mld di euro, contraddistinta da una riduzione dell'incidenza del debito a carico dello Stato su quello regionale, mentre cresce la percentuale di indebitamento di Toscana, Marche, Molise, Campania, Piemonte e Lazio. Per queste ultime due, il fenomeno e' degno di particolare attenzione trattandosi di Regioni che, oltre ad esporre i livelli piu' elevati di debito in termini assoluti (nel 2011, il Piemonte raggiunge lo stock di 7.141 milioni di euro, mentre il Lazio e' a quota 11.080 milioni di euro), sono caratterizzate da una costante crescita dei valori. Il surplus di indebitamento nella Regione Lazio e' dovuto all'aumento del debito sanitario che, quasi ovunque, e' una passivita' che rimane a carico delle Regioni. La gestione attiva del debito, mediante il ricorso agli strumenti di finanza derivata, implica determinati obblighi di trasparenza (tra cui l'allegazione in bilancio delle relative operazioni), che risultano generalmente rispettati, mentre il fenomeno presenta un andamento sostanzialmente stabile nel tempo (-0,86% nel 2011 sul 2010).

Con riferimento ai vincoli e ai limiti posti dal legislatore alle societa' partecipate delle Regioni/Province autonome, per effetto della disciplina a tutela della concorrenza e sul contenimento della spesa pubblica, e' stata svolta un'indagine che ha permesso di censire 394 organismi e i relativi risultati economici riferiti al 2010. Il 57,6% di essi e' costituito da SpA e il 10,4% da Srl, mentre la restante parte e' composta da fondazioni (7,6%), da consorzi (3%) e da altri organismi (21,3%). Di tali enti, 15 (14 SpA e una Societa' cooperativa per azioni) sono partecipati da piu' Regioni e Province autonome. L'esame dei dati pervenuti, relativamente alle SpA e alle Srl con qualsiasi quota detenute, ha consentito di stimare il valore complessivo delle partecipazioni, evidenziando le differenti strategie regionali nell'utilizzo degli strumenti societari, anche in rapporto alla loro capacita' finanziaria. Risulta che alcune Regioni detengono valori molto elevati in partecipazioni (Province autonome di Trento e di Bolzano) anche attraverso un numero non elevato di partecipate dirette (Lombardia), mentre altre frazionano le loro partecipazioni in numerose societa' (Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Veneto). Dai dati comunicati e' emerso che le SpA e le Srl partecipate al 100%, che formano un aggregato di 75 societa' (58 SpA e 17 Srl), presentano un fatturato pari a 1.921,94 milioni di euro, occupano complessivamente 7.526 addetti e ricevono dalle Regioni, come corrispettivi e contributi in conto esercizio, 779,26 milioni di euro, evidenziando, peraltro, un risultato negativo pari a -92,60 milioni di euro. Le attivita' svolte dalla galassia delle partecipate regionali sono affidate sostanzialmente in modo diretto, mentre gli affidamenti con gara rappresentano l'eccezione (19 casi su 248 censiti).


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