Verro contro Littizzetto: «La Rai non è il suo pulpito». La comica rischia l'esclusione da Sanremo
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Verro contro Littizzetto: «La Rai non è il suo pulpito». La comica rischia l'esclusione da Sanremo

martedì 11 dicembre, 2012

ROMA, 11 DICEMBRE 2012 - Luciana Littizzetto nell’occhio del ciclone. La sua uscita di domenica a Che tempo che fa, su Rai3, non è piaciuta affatto ad Antonio Verro, consigliere pidiellino del Consiglio di Amministrazione Rai. «L’autonomia editoriale e la libertà di satira rappresentano valori fondamentali per il servizio pubblico ma non si può arrivare a tollerare espliciti insulti in diretta tv di fronte a milioni di persone» ha attaccato Verro su La Stampa. «Nutro rispetto per le idee politiche della Littizzetto anche se diverse dalle mie, ma non credo che la Rai debba diventare il suo megafono o il suo pulpito. Gli artisti, specialmente quelli più pagati e apprezzati dal grande pubblico, dovrebbero comprendere di avere anche maggiori responsabilità nei confronti dei cittadini. A volte, e purtroppo sempre più spesso, sembrano dimenticare quale sia il loro vero ruolo in televisione e finiscono così per trasformarsi in predicatori».

Per la comica e attrice torinese si potrebbe profilare persino l’esclusione da Sanremo, visto che lo stesso Verro ha dichiarato su Agi che «alla luce di quanto avvenuto e considerando anche che il prossimo Festival di Sanremo si svolgerà in un periodo di campagna elettorale, se non proprio alla immediata vigilia delle elezioni politiche, confido nel senso di equilibrio e nella professionalità di Fabio Fazio».[MORE]

Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, sceglie la linea dura e lancia gravi accuse contro i due protagonisti del talk show di Rai3: «Il Festival di Sanremo, previsto per il 12-16 febbraio 2013, sarà guidato da due personalità come Fazio e la Littizzetto, che non sanno dove stia di casa l'imparzialità».

Il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, ha contattato il direttore di Rai3, Antonio Di Bella, auspicando «un maggior rispetto e una maggiore attenzione nei confronti di tutti gli esponenti politici, evitando eccessi».

La battuta della discordia è stata interpretata come un insulto piuttosto che come satira: «Ora torna Berlu, sale lo spread. Non dico un pudore, sentimento antico, ma una pragmatica sensazione di avere rotto il c... ?!»

(Foto: tv.fanpage.it)

Giovanni Gaeta


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