XXX Domenica. Voglio vedere di nuovo
Parola e Fede Calabria

XXX Domenica. Voglio vedere di nuovo

domenica 25 ottobre, 2015

 25 OTTOBRE 2015 - Vangelo della Domenica
E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.[MORE]


Breve pensiero di commento
Il Cieco rappresenta l’umanità. Gesù è luce per l’intera umanità, la luce che deve risplendere sugli uomini perché conoscano qual è la loro verità e secondo essa vivano tutti i loro giorni.
Un tempo l’umanità vedeva. Distingueva un uomo da una donna, una persona da un animale. Vedeva ogni essere creato nella sua verità più autentica. Era la gioia nella creazione. L’uomo trattava con verità ogni essere esistente nell’universo. Poi venne Satana. Privò l’uomo della luce degli occhi e lo immerse nelle tenebre. L’uomo non vide più né la sua verità, né la verità della sua donna, né la verità di ogni essere creato. Questa cecità divenne sempre più forte e universale. Oggi ha raggiunto il sommo dell’oscurità. Si tratta si un’oscurità mai raggiunta prima, Questa oscurità oggi ha contagiato, come cancro, anche la stessa natura dell’uomo, la sua fisicità, corporeità, spiritualità, missione. Un disastro simile supera persino quello esistente al tempo di Noè e che provocò il diluvio universale e la distruzione dell’umanità infetta.
Gesù viene, si rivela come luce, compie le opere della luce. Lui però potrà solo proporsi, offrirsi, darsi come luce e fonte di luce per ogni uomo. Mai però potrà imporsi, mai costringere ad accogliere Lui come vera luce del mondo. Il Signore lo si deve volere, lo si deve scegliere quotidianamente. Oggi molti lo hanno espulso da ogni ambiente, nella politica, nella scuola, in televisione e, cosa più grave, mi rammarica dirlo, anche in alcuni ambienti ecclesiali. Vogliamo accontentare l’uomo rendendo triste il cuore di Dio. L’uomo ha diritto a ogni cosa, Dio no. Più assurdità di questa non ne ho mai vista e udita prima.
Gesù passa, il cieco grida, il mondo non vuole che si disturbi Cristo. Lui deve camminare per la sua strada. Ma Cristo per questo è venuto: per essere disturbato, invocato, pregato. A Lui si deve gridare con tutta la forza della nostra voce e senza alcuna interruzione. Il cieco grida, Gesù lo ascolta.
Nella sua superbia, l’uomo si crede illuminato, saggio, libero, intelligente, sapiente oltre misura. Non sa che è un misero cieco. Se avesse l’umiltà di prostrarsi dinanzi al suo Salvatore, Cristo Signore, comprenderebbe che un bambino che sa chi è Dio e vive seguendo la Parola di Gesù, è più dotto e illuminato di tutti i filosofi e i teologi di questo mondo che vivono senza riferimento alla Legge morale perfetta. Ogni altra verità fa difetto quando in noi fa difetto la verità morale, perché non camminiamo secondo il suo dettato. “Dimmi cosa fai e ti dirò il grado di perfezione della tua verità”. Oggi si è abolito Cristo-Luce, Cristo-Verità, Cristo-Parola, Cristo-Sapienza del Padre. Quale verità possiede l’uomo? Nessuna. Lo si deduce non da ciò che pensa, ma da ciò che opera, vuole, desidera, compie. Lo si deduce dalla sua universale immoralità che governa la sua vita. È cieco. Oggi dobbiamo gridare a Cristo se vogliamo essere ascoltati ed esauditi. Il mondo ha un tono di voce fortissimo e che si amplifica in un secondo. Il nostro grido deve essere più forte del mondo per giungere alle orecchie del Signore. Parafrasando potremmo dire: "Gridate e vi sarà dato". Che sia, però il nostro cuore, la nostra fede a gridare forte.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci uomini-luce in Cristo-Luce e che il Signore ritorni ad essere il Signore dell’Universo. Amen.


Don Francesco Cristofaro

www.donfrancescocristofaro.it


Autore
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