Amy Winehouse : un anno dopo la morte
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Amy Winehouse : un anno dopo la morte

lunedì 23 luglio, 2012

ROMA, 23 LUGLIO - Un anno fa moriva Amy Winehouse. Il corpo senza vita della cantante veniva trovato, proprio il 23 Luglio 2011, nella sua casa londinese di Camden Town. 
Un talento unico ed insostituibile nel panorama musicale mondiale, che se ne è andato via troppo presto all'età di 27 anni trasformandosi in un mito dei nostri tempi.
Proprio lei, che in uno dei suoi brani di maggior successo cantava " hanno cercato di farmi andare in un centro di riabilitazione, ma io ho detto no, no, no" ( dalla canzone Rehab) alla fine ha detto "si" alla forza dell'alcool e della droga che l'hanno sopraffatta.[MORE]
Un'icona maledetta quella di Amy, che complice una solitudine ingestibile ha scelto la strada più facile e senza alcuna via d'uscita, che l'hanno condotta all'irreparabile. 
Un anno dopo nel mondo si ricorda il nome, ma sopratutto il genio di Amy, una ragazza dalla voce unica e dall'anima graffiata dalla vita, che nelle sue canzoni spesso cantava d' amore. Un amore raggiunto, ma poi brutalmente perso, che per lei spesso si è trasformato in un gioco a perdere. 
Nonostante il correre del tempo, la stella di Amy non si è ancora spenta, anzi continua a brillare più acceccante che mai nel panorama musicale. Tutto questo grazie alle canzoni incise e ai  due album pubblicati, tra cui lo straordinario "Back to Black", che nel 2006 la impose nel mondo come una nuova star mondiale. Anche Londra ricorda la sua eclettica diva : fuori l'abitazione tantissime persone hanno posato dei biglietti, fiori e frasi, mentre presso la stazione di Camden è stato esposto un suo ritratto.
Intanto il padre negli ultimi mesi ha pubblicato un libro - diario "Amy my daughter" in cui sono trapelati alcuni retroscena legati al periodo in cui fu ricoverata in una clinica specializzata. Dalle pagine del libro si legge di peluche imbottiti di cocaina e di mazzi di fiori inviati alla cantante con all'interno dosi di droga. Proprio il padre racconta la rabbia della figlia quando una dose di droga fu intercettata da alcune guardie dell'ospedale.
Una vita senza alcun dubbio sofferta quella di Amy, un'anima in pena alla continua ricerca della propria isola felice.
Speriamo che oggi Amy l'abbia trovata e che dall'alto possa sorridere. A noi resta il suo innegabile talento e la sua voce, pronta a suonare ed essere ricordata per sempre. Del resto la musica ha il potere dell'eternità.

Emanuele Ambrosio

 

 

 


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