Catanzaro, controlli amministrativi: chiusa sala scommesse per violazioni sui minori e multa da 5.000 euro
Controlli amministrativi ad esercizi pubblici: sospesa la licenza ad una sala scommesse e sanzionato un circolo privato frequentati da minori.
A seguito dei controlli effettuati sul territorio provinciale dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catanzaro, il Questore ha disposto nei confronti di un esercizio commerciale sito nel quartiere di Catanzaro Lido la sospensione della licenza, rilasciata ai sensi dell’art. 88 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S) e abilitante alla raccolta delle scommesse per conto dello Stato.
Il provvedimento di sospensione dell’attività per la durata di sette giorni è stato notificato al titolare dell’esercizio all’esito della verifica e degli accertamenti condotti dalla Squadra di Polizia Amministrativa in sinergia con l’Ufficio Licenze, i quali hanno consentito di appurare la somministrazione del gioco delle scommesse ad un soggetto minore degli anni diciotto, in violazione delle disposizioni vigenti in materia di tutela dei minori.
L’attività in questione rientra tra le iniziative portate avanti dalla Polizia di Stato volte ad intensificare i controlli di polizia amministrativa, finalizzati alla tutela di determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili, quali i minori, e alla prevenzione di forme di disturbo dal gioco patologico; iniziative, tra l’altro, già rafforzate a partire dal mese di giugno scorso con la predisposizione, da parte del Questore di Catanzaro, della nuova Tabella dei Giochi Proibiti.
In tale ottica rileva l’ulteriore attività di controllo conclusasi con l’irrogazione di una sanzione amministrativa pari a 5.000 euro nei confronti di un circolo privato che, in palese violazione della normativa di riferimento, effettuava la somministrazione di alimenti e bevande a soggetti non iscritti nell’elenco dei soci. All’interno del locale venivano controllati inoltre 7 avventori presenti, di cui 5 risultavano gravati da precedenti penali o di polizia.
Resta dunque alta l’attenzione della Polizia di Stato nei confronti delle attività economiche e commerciali, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle regole, la tutela dei cittadini e la protezione dei minori.
Presunzione di innocenza
È importante ricordare che, nel sistema penale italiano, vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Come sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana, nessuno può essere considerato colpevole fino a condanna passata in giudicato.
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