MILANO, 17 AGOSTO 2013 - Dopo l’allarme di ieri del Cna, secondo cui a fine anno i disoccupati potrebbero essere 3,5 milioni, oggi interviene anche la Cgil che afferma: a rischio il rinnovo di 150.000 contratti a tempo determinato o co.co.co - entro la fine del 2013 – di dipendenti della Pubblica amministrazione.
Per il coordinatore del Dipartimento del pubblico impiego della Cgil, Michele Gentile :«Sono lavoratori che si occupano di servizi essenziali, se non verranno rinnovati scoppierà un doppio problema sociale, per il loro futuro ma anche per i cittadini. Se non saranno varati provvedimenti ad hoc, chi ha il contratto in scadenza il 31 dicembre e ha superato i tre anni con proroga, dovrà andare a casa lasciando scoperti servizi "stabili" della pubblica amministrazione». Puntualizza la Cgil: «Il governo deve intervenire "con la stessa solerzia" con cui ha prorogato il blocco dei contratti e degli scatti di stipendio». [MORE]
Nello specifico, nel settore pubblico, a rischio 86.467 contratti a tempo determinato a partire dal 2011. A questi si aggiungono anche i co.co.co (42.409) e in misura minore i lavoratori interinali (9.346) e gli addetti a lavori socialmente utili (17.998).
Inoltre - sempre secondo la Cgil - a causa del nuovo blocco degli stipendi - dal 2010 al 2014 - andranno in fumo 4.100 euro. Questo, a seguito della decisione del Consiglio dei ministri, che ha dato il via libera definitivo al regolamento che proroga anche al prossimo anno lo stop alla contrattazione e agli automatismi degli stipendi per i dipendenti pubblici.
(fonte: La Repubblica)
Rosy Merola
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