Guerra Russia–Ucraina: segnali di apertura nei negoziati? Trump: «Putin vuole fermare la guerra»
Vertice USA–Kiev oggi a Miami, Macron vola in Cina per spingere Xi verso un cessate il fuoco. Intanto l’UE blocca completamente il gas russo
Le ultime notizie sulla guerra tra Russia e Ucraina mostrano un quadro diplomatico in movimento. Nelle prossime ore, negli Stati Uniti, si terrà a Miami un vertice tra funzionari USA e rappresentanti ucraini per discutere nuove strategie verso un possibile accordo. Al centro dell’incontro ci sarà Rustem Umerov, capo dei negoziatori di Kiev. I nodi più delicati restano gli stessi da mesi: territori occupati, garanzie di sicurezza future e rapporti tra Ucraina e NATO.
Da Mosca, però, non arrivano segnali concreti di apertura, nonostante alcune dichiarazioni provenienti dal fronte politico americano lascino intravedere spiragli.
Trump: «Putin vuole la pace», ma Mosca resta ferma sulle sue posizioni
Intervenendo dallo Studio Ovale, Donald Trump ha dichiarato che Putin avrebbe espresso la volontà di fermare la guerra, citando informazioni ricevute dai negoziatori statunitensi reduci da un incontro a Mosca. Secondo l’ex presidente, il confronto sarebbe stato «piuttosto positivo» e avrebbe fatto emergere l’idea di un possibile percorso verso la fine del conflitto.
“Credo che Putin voglia chiudere la guerra e tornare a una vita più normale” — ha affermato Trump, pur precisando che una soluzione immediata è tutt’altro che scontata.
Successivamente ha aggiunto che l’incontro tra la delegazione USA e Putin, con la presenza di Jared Kushner e Steve Witkoff, sarebbe stato «molto positivo». Tuttavia, lo stesso Trump ha frenato sull’ottimismo ricordando che, per raggiungere un accordo, «per ballare il tango servono due».
Ha inoltre ribadito che con una guida diversa alla Casa Bianca, secondo la sua opinione, la guerra non sarebbe iniziata.
Europa in tensione: stop totale al gas russo, ma pesa il veto Orban
Sul fronte europeo la risposta alle recenti tensioni è stata immediata. L’Unione Europea ha annunciato il blocco totale delle importazioni di gas russo, una misura che rappresenta un nuovo passo nella strategia di pressione economica contro il Cremlino. Resta però l'incognita del veto ungherese di Viktor Orban, che potrebbe rallentare l’iter.
La NATO innalza il livello di allerta, dichiarando che la situazione appare «sempre più imprevedibile» e confermando il proseguimento delle forniture militari a Kiev e del pacchetto di sanzioni verso Mosca.
Macron in Cina: nuova missione diplomatica per convincere Xi sul cessate il fuoco
Parallelamente, la diplomazia europea si muove su un secondo fronte. Emmanuel Macron è arrivato a Pechino per incontrare Xi Jinping, in quella che è la sua quarta visita ufficiale in Cina dal 2017. Obiettivo principale: spingere Pechino ad assumere un ruolo più attivo per facilitare un cessate il fuoco in Ucraina.
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha ribadito che Parigi si aspetta dalla Cina una pressione reale su Mosca. Ma la posizione di Pechino rimane sfumata: non condanna l’invasione del 2022 e continua a mantenere rapporti economici con la Russia, soprattutto in ambito industriale e tecnologico.
L’Eliseo fa sapere che Macron chiederà al leader cinese di astenersi da qualsiasi sostegno militare o logistico al Cremlino, nel tentativo di riequilibrare lo scenario diplomatico.
Cosa aspettarsi nelle prossime ore
Il vertice USA–Kiev a Miami potrebbe indicare una direzione nuova nel percorso negoziale, ma al momento non si registrano svolte decisive. L’impressione è che, tra diplomazia, pressioni economiche e affermazioni politiche, si cerchi di preparare il terreno per un eventuale tavolo di pace, ancora lontano ma non più irrealistico come mesi fa.
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