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Charlie Hebdo, allerta in Italia e in Europa

Erica Benedettelli
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Charlie Hebdo, allerta in Italia e in Europa
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ROMA, 8 GENNAIO 2015Dopo l’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo, tutta l’Europa è in stato di allerta. La sensazione di pericolo si è spostata dalla capitale francese a quella italiana, fino a Milano, Londra e Madrid. La minaccia più grande è rappresentata dai, così detti, Foreign Fighters, cioè combattenti europei, che operano all’estero nelle milizie che utilizzano metodi terroristici.

Charlie Hebdo, allerta europea: attenzione sui Foreign Fighter

Dalla Francia la paura di un nuovo attacco si sparge in Italia, ma il Ministro dell’intero, Angelino Alfano, rassicura: ‹‹abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare››. Il pericolo Foreign Fighter è nato in seguito alla visione del video sui due attentatori: uno di loro, infatti, si muoveva in maniera esperta e impugnava la pistola con l’abilità propria del campo militare. Dall’Italia si sono contatti ben 53 “combattenti stranieri”, quattordici dei quali sono deceduti in Siria e in Iraq. Sono ‹‹tutti monitorati››, rassicurano gli uomini dell’Intelligence, dichiarando anche che nessuno di loro si è ripresentato nei confini nazionali.

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Ma l’allerta è anche europea. Anche la Gran Bretagna e la Spagna, infatti, potrebbero rientrare nel mirino degli attentatori, soprattutto a causa della relazione con alcune cellule dell’Isis. Tuttavia, spiegano i servizi d’intelligence, l’attacco a Charlie Hesbo ‹‹si inserisce in un contesto che vede conflitti etnici particolarmente radicati e che ha scelto come obiettivo un giornale considerato da anni nemico dell'Islam››. Intanto, continuano le analisi a tappeto sulla rete, sui profili social e sui siti, come “Site”, che sono considerati difensori dell’Isis o di Al Qaeda, per cercare di ricostruire gli spostamenti che hanno portato all’attentato parigino.

Erica Benedettelli

[immagine da lettera53.it]


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Scritto da Erica Benedettelli

Giornalista di InfoOggi

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