Corea, sale la tensione: anche Seul avvia nuove esercitazioni militari
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Corea, sale la tensione: anche Seul avvia nuove esercitazioni militari

martedì 5 settembre, 2017

SEUL, 5 SETTEMBRE – La Corea del Sud si prepara ad affrontare l’eventualità di una guerra, avviando un ciclo di esercitazioni militari in risposta alle continue provocazioni del vicino Kim Jong-Un. Il primo passo del programma prevede una serie di manovre che avranno la durata di quattro giorni a partire da domani, coinvolgendo in particolare attività marittime. [MORE]

Secondo il Capitano Choi Young-Chan, Comandante del Tredicesimo Gruppo Navale sudcoreano, “le esercitazioni hanno lo scopo di migliorare la capacità di risposta immediata contro le provocazioni navali da parte di nemici”. Egli ha poi spiegato che “la Marina sudcoreana si farà trovare pronta a reagire ad un eventuale attacco, annientando qualsiasi nemico in mare, sull’acqua o sotto”. Le provocazioni cui le autorità di Seul fanno riferimento sarebbero rappresentate dai sempre più intensi test nucleari compiuti dalla vicina Corea del Nord, in particolare il sesto ed ultimo in ordine temporale, il più potente mai eseguito sinora e rivendicato da Pyongyang come un perfetto successo riguardo il funzionamento degli ordigni a idrogeno. Il test ha peraltro causato un terremoto di magnitudo 5.6, le cui onde sismiche sono state registrate anche in Giappone. Gli esperti consultati dal Ministero della Difesa di Tokyo avrebbero stimato la potenza della testata a 70 kilotoni, parecchie volte superiore alle bombe atomiche sganciate nel 1945 sulle città di Hiroshima e Nagasaki.

L’Agenzia di intelligence sudcoreana (NIS) avrebbe in effetti tracciato un quadro allarmante sui futuri scenari al confine settentrionale, riferendo della presenza di un vettore balistico intercontinentale ormai in rampa di lancio e che sarebbe già puntato con una traiettoria standard verso il nord del Pacifico. La testata in questione, anche se con alcune migliorie apportate dai Nordcoreani, sarebbe simile a quella del Hwasong-12 che fu lanciato un mese fa e che finì poi in mare dopo aver sorvolato il Giappone. È per questo che il Presidente sudcoreano Moon Jae-In ha già dichiarato lo stato di emergenza permanente in tutto il Paese, pur continuando a dichiarare all’ONU di auspicare misure pratiche per risolvere pacificamente la crisi in Asia Orientale.

La Marina Militare di Seul mobiliterà dunque nelle acque del Mar del Giappone le fregate Gangwon e Chungbuk (entrambe da 2500 tonnellate), una motovedetta da 1000 tonnellate ed altre unità al servizio di incursioni rapide, oltre ad alcuni sottomarini. L’Aeronautica invece parteciperà schierando aerei di sorveglianza P-3C Orion, multiuso Lynx, ma anche alcuni caccia F-15K e un aereo CN-235 da trasporto. A completamento del programma, anche Washington avrebbe intenzione di collaborare avviando tra giovedì e venerdì altre esercitazioni congiunte che avranno come target i sottomarini nemici. L’agenzia di stampa Yonhap avrebbe inoltre ieri reso pubbliche informazioni provenienti dal Ministero della Difesa sudcoreano, in base alle quali potrebbe addirittura essere l’asse Seul-Washington a sferrare il primo attacco a Pyongyang con missili da crociera a lungo raggio.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: nknews.org


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