Covid. Con pandemia 1 bambino su 2 ha smesso di fare sport
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Covid. Con pandemia 1 bambino su 2 ha smesso di fare sport

giovedì 15 aprile, 2021

Covid. Con pandemia 1 bambino su 2 ha smesso di fare sportVezzali, urge ripartire. Al via Tavolo al ministero della Salute

ROMA, 15 APR - Quasi un bambino su due, un ragazzo su tre e un adulto su quattro "oggi ha smesso di fare attività sportive. Mentre si registra un aumento dei problemi di sovrappeso, obesità e sedentarietà". 

A fotografare le conseguenze secondarie della pandemia è Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport ed ex campionessa olimpica, che lancia un appello: la ripartenza dello sport è "una delle urgenze di questo Paese e richiede un gioco di squadra che coinvolga tutti". Proprio per proporre azioni mirate in questo campo, così importante per il benessere fisico e psicologico, presso il ministero della Salute si è insediato il tavolo tecnico ad hoc. 

La situazione in Italia oggi, sottolinea Vezzali, "è davvero drammatica. Mai come in questo periodo il rapporto tra sport e salute è di strettissima attualità. L'assenza di sport, dovuta alla pandemia ha messo in evidenza l'importanza che l'attività motoria ricopre nella società". "Dobbiamo lavorare tutti insieme - prosegue l'ex schermitrice - affinché, dopo questa pandemia, la nuova normalità veda una popolazione ancora più sportiva e dedita ad uno stile di vita attivo". 

La ripartenza dello sport è "urgente" dovrà "vederci pronti ad innescare un meccanismo virtuoso che riporti verso l'attività fisica quante più persone possibile". Questo avrebbe "ripercussioni positive sul Sistema Sanitario Nazionale e dal punto di vista sociale. Per non parlare dell'indotto economico che l'attività sportiva porta con sé". Si concentrerà su azioni da adottare per promuovere il rapporto tra sport e benessere, ma anche di medicina sportiva e lotta al doping, il neoinsediato tavolo tecnico 'La salute nello sport', presieduto dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa e coordinato dal professor Pier Francesco Parra, responsabile Medico delle squadre nazionali della Federazione Italiana Tennis. 

"Sport - ha affermato il sottosegretario Costa - significa professionismo ma anche salute e aggregazione. Inoltre, in tanti casi, ha anche una funzione sociale di inclusione. Dobbiamo ripartire e creare le condizioni affinché si possa tornare a fare sport. Oggi più che mai la politica deve prendersi la responsabilità di fare delle scelte". Uno dei primi temi all'ordine del giorno del tavolo sarà dare seguito a una mozione, presentata dall'onorevole Maurizio Lupi e adottata all'unanimità dal Parlamento oltre un anno fa, sulla promozione delle maratone nel nostro Paese. 

"Le maratone - ha spiegato Costa - non sono solo un evento sportivo ma un grande evento di promozione del territorio. Dobbiamo semplificare l'iscrizione degli atleti internazionali che arrivano dall'estero, solo così possiamo rendere le nostre gare competitive con quelle di altri paesi e creare un indotto che ha grande valenza turistica". "Credo ci siano ora gli spazi per rivedere una programmazione dell'attività sportiva e credo si debba partire dallo sport più puro, l'atletica. Quindi ben venga la mozione sulle maratone", ha concluso Pier Francesco Parra, coordinatore del tavolo


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