Earth Overshoot Day: dal 2 agosto la Terra sarà sovrasfruttata dall’uomo
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Earth Overshoot Day: dal 2 agosto la Terra sarà sovrasfruttata dall’uomo

lunedì 31 luglio, 2017

OAKLAND, CA, 31 luglio – Il Global Footprint Network ha calcolato che l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui la popolazione mondiale avrà consumato tutte le risorse disponibili sul pianeta per l’anno in corso, in questo 2017 cadrà il 2 agosto, una settimana prima rispetto allo scorso anno e addirittura un mese prima rispetto al 2000. [MORE]

A causa della voracità dell’uomo, le risorse naturali che la Terra è in grado di generare autonomamente si esauriscono dunque con una velocità sempre maggiore: precisamente, è stato calcolato che il nostro pianeta viene consumato circa 1,7 volte più velocemente della capacità naturale degli ecosistemi di autorigenerarsi. Per rendere l’idea, ad esempio il fabbisogno degli Italiani supera di circa 4,3 volte la disponibilità di risorse offerte dal nostro territorio.

L’organizzazione di ricerca internazionale Global Footprint Network che ha effettuato questi calcoli è orientata nel promuovere l’ecosostenibilità attraverso strumenti di contabilità ambientale che misurano l’utilizzo delle risorse naturali disponibili. In partenariato con il WWF, essa ha realizzato nel 2009 una sorta di codice, il cosiddetto “Ecological Footprint Standard”, pensato per influenzare i processi decisionali politici e sociali e per diffondere una cultura ambientale diversa, per consentire uno sfruttamento equilibrato del Pianeta Azzurro.

Secondo gli attivisti delle varie ONG e ONLUS che operano in questo campo è possibile ancora invertire la tendenza e posticipare questa data annualmente. È stata all’uopo lanciata una campagna social, denominata #movethedate, con l’obiettivo di sensibilizzare soprattutto i giovani a contribuire con piccole azioni quotidiane per spostare in avanti l’overshoot day di circa 4 o 5 giorni ogni anno, in modo da raggiungere un equilibrio accettabile entro il 2050. Secondo l’Organizzazione, tuttavia, sarebbe parecchio utile una soluzione condivisa dalle potenze mondiali per ridurre le emissioni di anidride carbonica e riequilibrare i dati entro pochi mesi, come si sono in parte impegnati a fare i Paesi che hanno sottoscritto l’accordo di Parigi nel 2015.

 

Francesco Gagliardi

 

Foto: siani.se


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