Google Street View: multa di un milione di euro per violazione privacy

ROMA, 3 APRILE 2014 - Nel 2010 il colosso di Mountain View fu accusato di violare la privacy dei cittadini "fotografati" nelle istantanee del suo servizio Google Street View. Tali immagini, presenti sul celebre servizio che mostra le mappe e le vedute a 360° dei luoghi dell'intero pianeta, restano nel database di Google per mesi, e possono anche essere ingrandite, in modo da poter riconoscere le persone involontariamente "catturate" dalle tantissime Google Cars che percorrono continuamente le strade delle nostre città.

Tante sono state le segnalazioni da parte di alcune persone che sono ricorse al Garante della Privacy perché non era loro desiderio comparire (e restare) online. Il Garante aveva sollecitato Google di rendere riconoscibili le sue "Cars", con cartelli o adesivi ben visibile, oppure di avvisare sul sito di Street View quali sarebbero state le prossime località visitate e riprese, specificando strade e quartieri che avrebbero attraversato le vetture. Tutte misure che Google ha immediatamente adottato, annunciando il passaggio delle "Cars" anche sui quotidiani locali ed attraverso le emittenti radiofoniche.

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Ma, per le infrazioni alla privacy precedenti, il Garante ha stabilito che la multa da pagare per Big G era di 1 milione di euro. Cifra pagata alcune settimane fa dal colosso di Mountain View, ma di cui la stampa è venuta a conoscenza soltanto oggi, grazie ad un articolo del "Corriere dello Sport".

Il Garante ha quindi deciso di avvalersi della norma del Codice privacy che mira a rendere effettive le sanzioni quando sono dirette a soggetti di notevoli dimensioni economiche (Il fatturato di Google del 2012 è pari a 50 miliardi di dollari).

Valentina D'Andrea