Governo spaccato sul Piano Casa. Polverini: "Non c'è più un terreno su cui mediare"
Politica Lazio

Governo spaccato sul Piano Casa. Polverini: "Non c'è più un terreno su cui mediare"

martedì 25 ottobre, 2011

ROMA, 25 OTTOBRE 2011 – Nuovi scontri all'interno della maggioranza. Dopo le occhiatacce torve scoccate dal Premier al ministro dell'Economia Giulio Tremonti ai margini del vertice sulla nomina del successore di Bankitalia, questa volta ci pensa la Polverini a lanciare i suoi strali contro l'esecutivo.[MORE]

“Da parte del governo nei nostri confronti c’è stato una sorta di accanimento terapeutico”. Queste le parole pronunciate dal governatore della Regione Lazio in occasione della bocciatura decisa durante il Consiglio dei ministri di una parte della legge regionale 10/2011, conosciuta come Piano casa regionale.

La Polverini ha manifestato incredulità di fronte al verdetto raggiunto dal Cdm di ieri sera, “convocato in un momento molto importante per il paese", durante il quale "l’unica cosa che sia stata decisa è l’impugnazione del nostro Piano casa".

Il governatore del Lazio proprio non ci sta e si lascia andare persino ad una sfuriata di gelosia. "Sono stati fatti nei confronti del Piano dei rilevamenti tecnici che non erano stai fatti dallo stesso governo in occasione della legge presentata dalla precedente giunta guidata da Marrazzo. Nei confronti della precedente giunta – aggiunge la Polverini - c’era un atteggiamento sicuramente meno ostile che nei nostri confronti”.

Per farla breve, il governatore sente odore di infedeltà tra le fila della maggioranza e conclude con un monito generale. “La questione è diventata di fatto politica", ha spiegato la Polverini.

L'atmosfera non è conciliante e il monologo dell'ex segretario generale dell'UGL si fa sempre più concitato. La grattata di capo assume toni di minaccia quando ad un certo punto la Polverini manifesta a chiare parole l'intenzione di rivolgersi "alla Corte Costituzionale perché non c'è più un terreno su cui mediare".

"Purtroppo - ha aggiunto il governatore - vedo in questo momento un atteggiamento ostile del governo Berlusconi a questa Regione e probabilmente al suo modo di agire che è quello di dare risposte concrete nel rispetto del programma elettorale".

Il governatore ha poi spiegato in conferenza stampa le ragioni alla base dello scontento sulla parziale bocciatura del Piano casa. La Polverini ha infatti spiegato ai giornalisti che "con l'impugnazione da parte del consiglio dei ministri di soli 3 punti che però intervengono su questioni di 'impianto', il piano casa ne esce fortemente depotenziato."

Non bastano le parole inviperite gridate dal governatore del Lazio contro tutto l'esecutivo, la presidente si mette anche a flirtare con l'opposizione. "Da questo punto di vista – dichiara la Polverini - avevano ragione gli esponenti dell'opposizione che ieri gridavano al piano dei cosiddetti palazzinari. Da oggi il piano casa non è più destinato alle famiglie e ai territori ma solo ai costruttori".

Non passa poi molto tempo perché si passi dalle parole ai fatti e a ridosso delle dichiarazioni fatte dal governatore viene diffusa la notizia delle dimissioni avanzate dagli assessori regionali in quota al Pdl in segno di protesta. Nella nota si legge che i pidiellini avrebbero agito in modo così radicale in quanto "ritengono incomprensibile una scelta che mette in discussione uno dei punti qualificanti del programma elettorale del Popolo della libertà sia a livello locale che nazionale, come più volte ribadito dallo stesso presidente Berlusconi".

Per il momento, il governatore del Lazio ha indetto per la giornata di domani un incontro chiarificatore a cui parteciperanno il segretario del Pdl Angelino Alfano e altri coordinatori regionali e provinciali.

Riccardo Marcucci


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