Ibernazione: pronti i test da effettuare sugli esseri umani
Salute Molise

Ibernazione: pronti i test da effettuare sugli esseri umani

venerdì 28 marzo, 2014

ROMA, 28 MARZO 2014 – Sembrerebbe una sorta di ibernazione umana la tecnica sviluppata da un team di ricercatori dell'Upmc Presbyterian Hospital di Pittsburgh, coordinati dal Professore Samuel A. Tisherman. Lo stratagemma medico è stato illustrato sulla rivista Scientific American sembrerebbe in grado di garantire ai medici di usufruire di un più ampio spazio di tempo per tentare di salvare la vita dei pazienti in gravi condizioni.

La tecnica consisterebbe nella sostituzione del sangue dei pazienti con una soluzione salina notevolmente fredda, in grado di bloccare l’attività cellulare del paziente. I battiti cardiaci e le attività neurologiche del paziente sottoposto al trattamento sarebbero assenti per circa due ore, in modo da garantire all’equipe di urgenza di usufruire di un più ampio intervallo temporale per salvare la persona in pericolo di vita.[MORE]

"Se un paziente viene da noi due ore dopo la morte non è possibile riportarlo in vita. - Ha dichiarato Peter Rhee, chirurgo della University dell’Arizona, che ha contribuito a sviluppare la tecnica - Ma se stanno morendo e puoi sospendere la loro vita, c’è allora la possibilità di risolvere i loro problemi e di riportarli alla vita riattivandola”.

La tecnica è stata inizialmente sperimentata su dei suini nel lontano 2002 da Hasan Alam, professore di chirurgia d’emergenza presso l'Università del Michigan Hospital, e può adesso, secondo i ricercatori, iniziare ad essere sperimentata sull’uomo.

(fonte www.vitadidonna.org)
(foto www.equicenter-monteleone.it)

Elisa Lepone

 


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