Il dramma di due fratelli in scena al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia
LAMEZIA TERME (CZ) 4 FEB - Il dramma di due fratelli, insoddisfatti del loro modo di vivere, connota lo spettacolo “Vero West” di Sam Shepard portato in scena al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme e inquadrato nella rassegna teatrale “Vacantiandu”, diretta da Diego Ruiz, Nico Morelli e Walter Vasta, nell’ambito nella sezione dedicata alla quinta edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano per la prima volta in Calabria con 14 compagnie amatoriali selezionate tra tutte le regioni italiane iscritte alla Federazione Italiana Teatro Amatoriale, i cui spettacoli hanno ottenuto il Premio Fita regionale come “ Miglior spettacolo”. “ Vero West”, per la regia di Andrea Scarel, è stato presentato dalla compagnia “ La Quinta Praticabile/ Associazione culturale Quante Quinte di Genova dopo le rappresentazioni teatrali, al Grandinetti, della Campania, Sicilia, Piemonte, Veneto,Marche, Lombardia ed Emilia Romagna. Gli attori Marco Mesmaeker (Austin), Andrea Scarel ( Lee), Davide Quillico (Saul Kimmer ),
Rosanna Ricciardi ( la madre), hanno raccontato il conflitto, piuttosto violento, tra due fratelli Lee ed Austin evocato dentro uno spazio angusto della casa della madre dei protagonisti , partita in Alaska, e allestito in modo essenziale e libero da sovrastrutture registiche. La pièce ha affrontato il tema del West e della famiglia formata da un padre che non si vede mai perché vive nel deserto, una madre assente dalla vita dei figli e due fratelli, Austin trentenne e Lee quarantenne. I due fratelli crescendo percorrono strade diverse raggiungendo traguardi apparentemente diversi: il maggiore è un ladruncolo che cerca di sopravvivere ad una vita di stenti con espedienti tra cui la passione per i combattimenti dei cani.
Il secondo invece è riuscito a costruirsi una vita normale: ha studiato, è sposato con figli, ha una casa, una macchina e un lavoro di sceneggiatore cinematografico di successo. I due fratelli, che in fondo si specchiano l’uno nell’altro, sembrano soddisfatti della loro vita ma quando entrano in competizione per un lavoro nel settore del cinema, la realtà si presenta in maniera diversa.Il vero conflitto si scatena quando Lee riesce a far accettare ad un produttore cinematografico il suo soggetto consistente in una storia vera di un western contemporaneo basato sull’esperienza personale al posto di quello di suo fratello precedentemente approvato con grande entusiasmo dallo stesso produttore.
Il momento decisivo dello scontro si verifica quando a Lee, che sostiene di aver scritto un soggetto che riflette il vero West, Austin risponde che il West non esiste più, che è morto, finito. Ma il mito resiste ancora, anche per Austin che finora lo aveva sfruttato per le sue storie e che ora sembra accettarlo mettendo in atto un grottesco scambio di ruolo con Lee. Tra birre, whisky, champagne, Austin e Lee mettono a nudo tutta la loro infelità, la loro insoddisfazione per la vita infelice vissuta fino a quel momento e le loro incomprensioni aggravate dalla violenza fisica specie di Lee nei confronti di Austin, che in un momento di massimo inasprimento, rischia di soffocare il fratello maggiore con un filo sotto lo sguardo indifferente della madre che abbandona entrambi lasciando la sua dimora subito dopo il suo ritorno dall’Alaska . Lo spettacolo, conclusosi sulla cenere della lotta dei due fratelli e tra gli applausi del pubblico, è stato valutato da una giuria qualificata e parteciperà al Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano la cui cerimonia di premiazione si svolgerà il 29 marzo 2020 sempre al Teatro Comunale Grandinetti.
Lina Latelli Nucifero
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