Intercettazioni, il Pdl torna alla carica: ripresentato il ddl Alfano
Politica Lazio

Intercettazioni, il Pdl torna alla carica: ripresentato il ddl Alfano

mercoledì 15 maggio, 2013

ROMA, 15 MAGGIO 2013 - Che il tema intercettazioni in casa Pdl non fosse caduto nel dimenticatoio lo si sapeva già. Ma desta sorpresa la scelta da parte del partito di Silvio Berlusconi di presentare, attraverso il capogruppo in commissione giustizia, Enrico Costa, una proposta di legge che ricalca fedelmente le linee tracciate dal testo Alfano che mirava ad una stretta sullo strumento investigativo. Nel 2011, infatti, l’allora guardasigilli presentò quella che fu ribattezzata “legge bavaglio”. Un ddl che provocò non poche polemiche all’interno del dibattito politico italiano e che si arenò poco prima del passaggio di consegne tra Berlusconi e Monti.[MORE]

Ma, volendo usare le parole dello scrittore Stephan King, “a volte ritornano”. Così, dopo la recente condanna a Silvio Berlusconi per i diritti Mediaset da parte del tribunale di Milano e la relativa manifestazione di protesta in piazza a Brescia, il Pdl indica la materia intercettazioni come prioritaria per la sua agenda politica. «Il mio testo – afferma Enrico Costa – è identico a quello che era stato presentato dal governo Berlusconi ed è una scelta politica. Proprio ieri, nell’ufficio stampa di presidenza della commissione, ho chiesto che sia data priorità a quei provvedimenti che erano già stati approvati da una parte del parlamento, in primis le intercettazioni e la responsabilità civile dei magistrati, in materia di giustizia».

Il Pd, alla richiesta avanzata dal Pdl, risponde attraverso le dichiarazioni del presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, Donatella Ferranti: «in una situazione politica così delicata non credo sia un tema che possa rientrare tra le priorità per venire inserito in tempi rapidi all’ordine del giorno». Dello stesso parere è un’altra deputa del Pd appartenente alla commissione giustizia, Anna Rossomando, che afferma: «il tema delle intercettazioni non è una priorità non è una priorità nell’ambito delle importanti riforme che attendono i cittadini per l’efficienza della giustizia. Gli orientamenti del Pd – continua la Rossomando – sono noti. Riteniamo che si tratti di uno strumento investigativo fondamentale con la doverosa tutela della riservatezza delle persone. Tuttavia la riproposizione da parte del Pdl del testo già proposto nella passata legislatura rischia di far fare un grave passo indietro al confronto politico».

La decisione presa da parte del Pdl sembra dunque destinata ancora una volta ad innescare nuove polemiche. D’altronde, è curioso come tale scelta coincida con la richiesta inviata alla Giunta per le autorizzazioni della Camera dal gip del Tribunale di Roma, Elvira Tamburelli. Il gip romano, nell’ambito dell’inchiesta P3, richiede difatti l’autorizzazione dell’ascolto di conversazioni telefoniche di Denis Verdini, senatore e coordinatore del Pdl, e degli ex parlamentari Nicola Cosentino e Marcello Dell’Utri.

(Immagine da politica24.it)

Giovanni Maria Elia


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