Province sommerse. Bangkok è ormai un'isola
Estero Lombardia

Province sommerse. Bangkok è ormai un'isola

giovedì 3 novembre, 2011

BANGKOK, 3 NOVEMBRE 2011 – Mentre il centro della capitale thailandese è, per ora, in salvo dalle inondazioni che da luglio hanno causato non meno di 400 morti, le province e la fascia periferica della metropoli sono completamente sommerse.[MORE]

Nelle immagini dal satellite Bangkok appare un’isola circondata da un mare torbido e fangoso. L’acqua ha ricoperto le strade ed è penetrata nelle abitazioni. Le automobili sono state abbandonate e la popolazione si sposta in barca in mezzo al guado.
Più di 110 mila persone si sono stabilite nei centri per gli evacuati, ma molti hanno preferito restare nella propria casa, con l’acqua che gli arriva alla vita. Circa cinquanta persone sono rimaste fulminate a causa del contatto dell’acqua con i propri elettrodomestici. Ma il pericolo non viene solo da lì. Centinaia di coccodrilli e serpenti sono ora liberi di sguazzare tra le case, e nugoli di zanzare hanno trovato il loro habitat naturale, con il rischio del diffondersi di malattie.

La facilità con cui i thailandesi si adattano anche alle situazioni estreme è impressionante. I bambini giocano felici nel fango e nell’acqua putrida, e gli adulti scherzano sulla disgrazia pur sapendo che le loro abitazioni sono da buttare.
Ma tra la gente inizia a farsi strada un certo risentimento per quella Bangkok ancora asciutta. Lunedì una comunità della periferia orientale ha aperto, dopo alcuni scontri con la polizia, una chiusa che faceva da barriera per la capitale e che contribuiva a far ristagnare l’acqua nella fascia esterna.
La necessità di tenere Bangkok all’asciutto deriva dal fatto che la capitale contribuisce al Pil per il 41%.

Fin’ora sono stati sommersi 1,75 milioni di ettari di terra coltivata, distruggendo un quarto del raccolto del riso e uccidendo 13 milioni di animali d’allevamento. Diecimila fabbriche sono sott’acqua e oltre 650 mila persone sono rimaste senza lavoro. La Banca della Thailandia stima che i danni si aggirano intorno ai 20 miliardi di euro.

Per il momento sembra che il livello dell’acqua stia calando nelle province allagate, ma il suo avanzare, in nuove aree a nord e a ovest del fiume Chao Praya, sta mettendo a rischio anche la capitale.

Gaia Seregni

(fonte foto: 3bmeteo.com)
 


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