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Luigi Di Maio: "Il Governo approvi subito il Reddito di Cittadinanza nella Legge di Stabilità"

Luigi Cacciatori
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Luigi Di Maio: "Il Governo approvi subito il Reddito di Cittadinanza nella Legge di Stabilità"
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CATANZARO, 22 SETTEMBRE 2015 - Luigi Di Maio, Vice Presidente della Camera dei Deputati, dal social network di Mark Zuckerberg, lancia un monito al Governo, invitando i membri dell'Esecutivo ad approvare nella Legge di Stabilità, il Reddito di Cittadinanza. Per il leader pentastellato, il Reddito di Cittadinanza "mette al centro delle politiche pubbliche il benessere delle famiglie italiane", pertanto il Governo viene sollecitato a "smettere di fare riunioni di condominio sulle riforme costituzionali" e contestualmente esortato ad approvare il primo punto del programma politico del M5S. 

Dalla sua pagina ufficiale, Di Maio esprime chiaramente gli effetti che produrrebbe il Reddito di Cittadinanza, affermando che tale strumento creerebbe "sviluppo per tutti", definendolo anche come "una misura di modernità nell'approccio al lavoro". Un sussidio per chi non ha lavoro, potrebbe incentivare i consumi e conseguentemente generare produzioni da parte delle aziende ed una finale redistribuzione di ricchezza, in quanto, aumentando la richiesta sul mercato di prodotti, potrebbe aumentare la produzione, pertanto le imprese potranno  assumere lavoratori che avranno un reddito, che in parte destineranno ai consumi, dando dunque vita ad una ripresa economica nello scenario della nostra economia. 

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Secondo le elaborazioni di Demos, il 52% del Nord Est ha espresso parere favorevole al Reddito di Cittadinanza, i cui benefici sono stati riassunti da Luigi Di Maio, nei seguenti punti: "Aumenteranno i consumi e quindi le loro vendite; gli imprenditori risparmieranno sulla formazione, perché sarà lo Stato a formare il disoccupato per i lavori che servono; diminuirà la disoccupazione in modo drastico attraverso il reinserimento lavorativo; le città saranno tenute molto meglio grazie ai lavori di pubblica utilità che dovrà sostenere chi percepisce reddito; se un'azienda fallisce, gli imprenditori avranno un'opportunità per rimettersi in gioco; il voto di scambio - che sfrutta la disperazione delle persone - si fermerà e quindi avremo una classe politica eletta per meriti e non più per spregiudicatezza". 

Luigi Cacciatori

Immagine da zerozeronews.it


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Scritto da Luigi Cacciatori

Giornalista di InfoOggi

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