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Milano, a novembre arriva il Salone internazionale della canapa

Cosimo Cataleta
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Milano, a novembre arriva il Salone internazionale della canapa
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MILANO, 9 MARZO - Dopo le polemiche legate all’arrivo di palme e banani con il giardino di Starbucks, ecco giungere quasi in concomitanza la provocazione di portare marijuana in piazza Duomo. E’ quanto riferito a margine del lancio della prima edizione del Salone internazionale della canapa, in programma tra il 10 e il 12 novembre.[MORE]

Gli organizzatori non si sono infatti ancora espressi sul luogo che ospiterà la tre giorni di novembre. A provocare ed aizzare i cittadini milanesi ci pensa però Matteo Gracis, fondatore e direttore di Dolce Vita: «La mia vuole essere appunto una provocazione» - ammette. «Ho detto che porteremo la canapa nel cuore di Milano per suscitare la reazione di chi ancora finge di ignorare una realtà che in Italia esiste ormai da tempo, con oltre 4 milioni di consumatori, 50/60 mila coltivatori e 320 negozi che commercializzano articoli per la coltivazione».

Il motto è dunque quello di suonare la sveglia anche nei riguardi delle istituzioni, che non hanno fatto progressi sull’approvazione di una legge nonostante l’iter avviato in Parlamento da Benedetto Della Vedova ed una parte delle due Camere, dopo la creazione dell’Intergruppo parlamentare. Una iniziativa che voleva fungere da traino per l’approvazione di una legge che regoli il consumo ponendone delle adeguate regolamentazioni.

Si terrà così una tre giorni di workshop e di conferenze sulla canapa, dai processi di coltivazione e trasformazione sino al suo utilizzo. L’obiettivo è raddoppiare i partecipanti, dopo gli eventi di Napoli e Roma, che hanno rilevato la presenza rispettiva di 10mila e 15mila persone.

Il direttore di Dolce Vita attacca inoltre il fronte dei proibizionisti, a partire dai «vari Giovanardi e Gasparri», rimproverando i limiti e le inconcludenze del proibizionismo, messo peraltro in discussione dalla stessa Antimafia in una recente relazione, indice di una necessaria inversione di rotta. Su questo Gracis precisa: «Noi non siamo assolutamente per l’abuso, ma per la legalizzazione e l’uso consapevole. In troppi equiparano la marijuana alle droghe pesanti».

Via dunque al workshop, in attesa di capire come si svilupperà il timido avvio della discussione parlamentare. Discussione che ha peraltro rilevato parecchi dubbi sulla possibilità di giungere ad un iter conclusivo, considerate le rimostranze di una ampia fetta della politica italiana (e non solo).

foto da: infooggi.it

Cosimo Cataleta


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Scritto da Cosimo Cataleta

Giornalista di InfoOggi

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