Nord Corea, l'Onu dice stop alle sperimentazioni nucleari
Estero Liguria

Nord Corea, l'Onu dice stop alle sperimentazioni nucleari

giovedì 7 gennaio, 2016

PYONGYANG, 7 GENNAIO 2016 – Che le dichiarazioni della Corea del Nord in merito alle sperimentazioni sulla bomba a idrogeno siano fondate o meno, l’Onu ha emesso la sua sentenza: i test violano le leggi internazionali e sono pericolosi su scala globale.

La sperimentazione della bomba a idrogeno appare “profondamente preoccupante, destabilizzante per la sicurezza della regione, e costituisce una seria minaccia per la comunità internazionale”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, aggiungendo che l’organo di sicurezza terrà sotto stretta sorveglianza gli sviluppi della situazione.

A condividere le preoccupazioni delle Nazioni Uniti ci sono anche Russia e Cina, i Paesi più vicini alla Corea del Nord e quindi quelli più a rischio. La Cina, in particolare, si sarebbe detta “irritata” dalle decisioni prese da Pyongyang: un esperimento condotto a 50 km dal confine e, per di più, da un alleato, sembrerebbero aver fatto scattare la condanna. Pechino avrebbe quindi chiesto di “tener fede all'impegno della denuclearizzazione" e ad "astenersi da ogni azione che aggraverebbe la situazione”. [MORE]

Da Mosca, invece, secondo quanto affermato dal portavoce di Putin, si stanno conducendo una serie di test per verificare l’attendibilità delle dichiarazioni di Pyongyang: “Putin ha ordinato uno studio completo degli indicatori da tutte le stazioni di misurazione, comprese quelle sismologiche, e un'analisi della situazione se il test dovesse essere confermato" ha dichiarato Dmitri Peskov.

Ancora più risoluti gli Stati Uniti: dalla Casa Bianca si vocifera che i test non sarebbero reali, ma che si tratterebbe soltanto di “una provocazione”. “Le prime analisi non concordano con la rivendicazione del regime di aver testato con successo una bomba all'idrogeno”, ha spiegato il portavoce Josh Earnest. Ad ogni modo, qualora le dichiarazioni di Pyongyang risultassero invece fondate, gli Stati Uniti si sono detti pronti a valutare le possibili conseguenze. “Difenderemo con ogni mezzo l'integrità e la sicurezza delle nazioni presenti in quell'area geografica da possibili aggressioni della Corea del Nord", ha aggiunto il portavoce della presidenza Usa.

Per il momento, l’annuncio della Corea del Nord ha già avuto qualche effetto a Washington: in seno alla campagna presidenziale, Donald Trump ha guadagnato qualche punto nei sondaggi semplicemente facendo leva sulla politica di tolleranza dei democratici, che sarebbe alla base, secondo il multimilionario, dell’attuale forza dell’arsenale nucleare nordcoreano.

La risposta di Pyongyang arriva puntuale: “La Corea del Nord è uno Stato responsabile, non saremo mai noi i primi ad utilizzare armi nucleari né a trasferire tecnologie": lo afferma il governo in un comunicato diffuso dalla missione della Corea nel Nord all'Onu. Inoltre, continua il comunicato, l’esperimento si sarebbe svolto in modo “perfettamente sicuro” e senza impatti sull’ambiente.

(foto: fanpage.it)

Sara Svolacchia
 


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