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Nuova Maturità 2025: due prove scritte e quattro materie all’orale

Redazione
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Nuova Maturità 2025: due prove scritte e quattro materie all’orale
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Riforma approvata alla Camera: cambia anche la scuola-lavoro e il voto in condotta

È ufficiale: la nuova Maturità 2025 diventa legge. Dopo il via libera definitivo alla Camera, l’esame che conclude il percorso scolastico superiore cambia volto e anche nome: non si chiamerà più Esame di Stato, ma tornerà alla sua denominazione tradizionale, “Maturità”, simbolo di crescita personale e consapevolezza civica.

Come cambia la Maturità 2025

La riforma mantiene due prove scritte, ma rafforza il colloquio orale, che diventa il cuore dell’esame.

L’orale sarà articolato intorno a quattro discipline, individuate da un decreto ministeriale previsto per gennaio, e comprenderà anche l’educazione civica e la valutazione delle competenze acquisite nei percorsi di scuola-lavoro.

Gli studenti dovranno mostrare partecipazione e capacità di argomentazione: il silenzio deliberato durante l’orale, come forma di protesta, sarà motivo di bocciatura automatica.

Condotta, valutazione e nuove regole

Un’altra novità importante riguarda la valutazione del comportamento.

  • Un 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o all’esame.
  • Con un 6, lo studente dovrà redigere una “prova di cittadinanza attiva”, a dimostrazione di un percorso di crescita personale.
  • Il punteggio massimo sarà riservato a chi avrà ottenuto almeno 9 in condotta.

La valutazione finale terrà conto anche dell’impegno in attività extrascolastiche meritorie, riconoscendo il valore formativo di esperienze personali e civiche.

Inoltre, la commissione d’esame sarà composta da 5 membri anziché 7, tutti formati specificamente per il nuovo modello.

Addio PTCO: nasce la “formazione scuola-lavoro”

La riforma abolisce definitivamente la denominazione PTCO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), sostituita da “formazione scuola-lavoro”.

Le convenzioni tra istituti e imprese non potranno più prevedere attività in contesti ad alto rischio per gli studenti, tutelando la sicurezza durante l’esperienza formativa.

Parallelamente, l’Inail avvierà campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la copertura assicurativa verrà estesa anche agli infortuni durante il tragitto casa-scuola.

Novità per chi cambia indirizzo e per i docenti nelle isole minori

Il decreto prevede anche agevolazioni per gli studenti che cambiano indirizzo nei primi due anni delle superiori, eliminando l’obbligo dell’esame integrativo.

Per i docenti che lavorano nelle isole minori, vengono introdotti punteggi aggiuntivi nelle graduatorie provinciali per le supplenze, come riconoscimento del loro impegno in contesti educativi complessi.

Le dichiarazioni del Ministero

Torna il nome Maturità e con esso il significato profondo di un momento che segna la crescita personale e civile dei nostri ragazzi. Abbiamo voluto restituire serietà e valore a una prova che negli ultimi anni aveva perso autorevolezza”, ha dichiarato la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti.

Il ministro Giuseppe Valditara ha aggiunto:

“La formazione scuola-lavoro deve essere un’occasione di crescita, non di rischio. Vogliamo garantire sicurezza agli studenti e valorizzare chi insegna in territori difficili, come le isole minori, che rappresentano un patrimonio unico per l’Italia”.

Conclusioni

La nuova Maturità 2025 punta a restituire centralità alla formazione umana e civica, premiando l’impegno, la partecipazione e il senso di responsabilità degli studenti.

Una riforma che non solo ridefinisce l’esame finale, ma rinnova il significato stesso della scuola come luogo di crescita, sicurezza e cittadinanza attiva.


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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