Oasi delle Cesine, bruciati oltre 50 ettari di vegetazione mediterranea
LECCE, 1 OTTOBRE - Sono 50 gli ettari di territorio coperto di vegetazione mediterranea sulla costa adriatica, a ridosso dell'oasi naturalistica WWF, delle "Cesine", tra San Cataldo (LE) e il litorale di Vernole (LE) distrutti da un vasto incendio scoppiato ieri.
Ancora stamattina, le fiamme, tengono impegnate13 squadre dei vigili del fuoco oltre a personale dell'Arif, Protezione civile e Forestale, nelle operazioni di bonifica.
Il rogo, sulle cui cause sono in corso gli accertamenti delle autorità inquirenti, è stato domato anche grazie all'impiego di aerei antincendio, ha distrutto vaste aree di pineta e bosco e, lambito lidi, case e strutture ricettive. Non si segnalano comunque danni a persone.
"É difficile che una tale devastazione possa avere cause naturali", ha dichiarato Giuseppe Bennardo, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Lecce. "Sono intervenuti quattro aerei, due fire boss e due canadair. Solo la massima capacità operativa da parte di tutti” - aggiunge il comandante - ha permesso di evitare l'interessamento dell'oasi delle Cesine".
Le fiamme sospinte dal vento di Tramontana, si sono propagate fino a toccare la litoranea, adiacente la pineta del parco Manà e in direzione di un lido balneare dirigendosi successivamente, verso le campagne di Acquarica di Lecce, dove ci sono diverse abitazioni.
Luigi Palumbo
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