Omicidio a Perugia: giovane accoltellato vicino all’Università, indagini in corso
Lite tra gruppi di ragazzi all’origine del delitto secondo gli investigatori
Tragedia nella notte a Perugia, dove un giovane poco più che ventenne è stato ucciso con una coltellata in un parcheggio situato davanti al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Perugia.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima — un ragazzo di nazionalità italiana di seconda generazione — sarebbe rimasta coinvolta in una violenta lite tra gruppi di giovani. L’aggressione si è consumata nelle prime ore del mattino, quando il giovane è stato raggiunto da un fendente alla gola risultato fatale.
Sul posto sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine, che hanno delimitato l’area del parcheggio universitario e avviato i rilievi scientifici. Numerose le tracce di sangue rinvenute sul piazzale, segno di una colluttazione particolarmente violenta.
Le indagini e le prime ipotesi
La Procura di Perugia procede per omicidio. Diverse persone presenti nella zona sono state ascoltate in questura per chiarire la dinamica dei fatti. Secondo quanto trapela da fonti investigative, non emergono al momento collegamenti con l’ambiente universitario né con traffici di droga, ipotesi inizialmente ventilate.
Alcuni testimoni avrebbero riferito della presenza, poco prima dell’aggressione, di una festa in un locale vicino, ma gli inquirenti non hanno ancora elementi per collegare direttamente l’evento all’omicidio.
Università chiusa e città sotto shock
La facoltà è rimasta chiusa per motivi di sicurezza e per consentire il lavoro degli investigatori. La notizia ha profondamente scosso la comunità studentesca e l’intera città di Perugia, già teatro in passato di episodi di cronaca nera che avevano destato grande clamore.
Le indagini proseguono per identificare i responsabili e chiarire le cause della lite che ha portato alla morte del giovane.
Presunzione di innocenza
È importante ricordare che, nel sistema penale italiano, vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Come sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana, nessuno può essere considerato colpevole fino a condanna passata in giudicato.
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