Esami più severi, patente digitale e sospensioni valide in tutta l’UE
L’Unione Europea cambia le regole della patente di guida con un obiettivo chiaro: migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di vittime della strada, che in Europa sono ancora quasi 20.000 ogni anno.
Le nuove norme approvate dal Parlamento europeo rappresentano una vera e propria rivoluzione per i neopatentati e per chi guida in più Paesi dell’Unione.
Patente a 17 anni: si potrà guidare, ma solo accompagnati
La novità più attesa riguarda la possibilità di ottenere la patente a 17 anni. I giovani potranno mettersi al volante già prima della maggiore età, ma esclusivamente accompagnati da un conducente esperto fino al compimento dei 18 anni.
L’obiettivo è quello di formare guidatori più consapevoli, permettendo loro di acquisire esperienza pratica in sicurezza. Inoltre, la patente sarà digitale e disponibile anche sullo smartphone, rendendo più semplice la gestione dei documenti.
Sospensione e ritiro validi in tutta l’Unione Europea
Un’altra riforma importante riguarda la revoca o sospensione della patente.
Finora, chi subiva il ritiro del documento in un Paese poteva continuare a guidare in un altro Stato membro. Con le nuove norme, invece, la sospensione sarà valida in tutta l’UE.
Come ha spiegato l’eurodeputato Matteo Ricci, “oggi il 40% delle infrazioni transfrontaliere resta impunito; con questa riforma chi perde la patente in un Paese non potrà guidare da nessun’altra parte in Europa”.
Un passo avanti concreto per garantire strade più sicure e giustizia uniforme tra i cittadini europei.
Esami più difficili e maggiore attenzione alla sicurezza
Le nuove regole rendono gli esami di guida più completi e severi, con un’attenzione particolare alla sicurezza stradale e alla tutela degli utenti vulnerabili (pedoni, ciclisti e bambini).
I test comprenderanno anche:
- domande sugli angoli ciechi;
- conoscenze sui sistemi di assistenza alla guida;
- comportamenti corretti per l’apertura sicura delle portiere;
- rischi derivanti dalla distrazione da cellulare.
Inoltre, verranno potenziate le sezioni dedicate alla consapevolezza dei rischi e alla convivenza sicura tra diversi tipi di utenti della strada.
Durata della patente e controlli medici più accurati
Cambia anche la validità delle patenti:
- 15 anni per auto e moto (riducibili a 10 se il documento funge anche da carta d’identità);
- 5 anni per autocarri e autobus.
Gli Stati potranno imporre visite mediche più frequenti ai conducenti over 65 e introdurre corsi di aggiornamento.
La visita medica non si limiterà più al controllo della vista, ma comprenderà anche la valutazione delle condizioni cardiovascolari, per prevenire malori alla guida.
Periodo di prova e regole più severe per i neopatentati
Per la prima volta viene introdotto un periodo di prova di almeno due anni per i nuovi conducenti.
Durante questo periodo, chi verrà trovato a guidare in stato di ebbrezza, senza cintura o senza sistemi di sicurezza attivi sarà soggetto a sanzioni più gravi.
L’obiettivo è ridurre drasticamente gli incidenti legati all’inesperienza.
Patenti professionali: età minima ridotta per combattere la carenza di autisti
Per contrastare la carenza di conducenti professionisti, gli Stati UE permetteranno di:
- ottenere la patente C (autocarri) già a 18 anni,
- la patente D (autobus) a 21 anni,
ma solo con certificato di abilitazione professionale.
Senza tale qualifica, i limiti rimangono fissati a 21 e 24 anni rispettivamente.
Quando entreranno in vigore le nuove regole
Le nuove norme entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
Gli Stati avranno tre anni per recepirle nel diritto nazionale e un ulteriore anno per l’attuazione.
Si tratta, dunque, di una riforma graduale ma destinata a cambiare profondamente la mobilità dei prossimi decenni.
Conclusione
La patente europea a 17 anni e la digitalizzazione del documento di guida rappresentano un passo storico verso un’Europa più moderna e sicura.
Un progetto che guarda al futuro, con l’obiettivo di formare guidatori responsabili, tutelare gli utenti deboli e uniformare le regole della sicurezza stradale in tutto il continente.
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