Strage di Berlino, Merkel: "Non dobbiamo vivere nella paura"
Estero Calabria

Strage di Berlino, Merkel: "Non dobbiamo vivere nella paura"

martedì 20 dicembre, 2016

BERLINO, 20 DICEMBRE - Per il Ministero dell'Interno tedesco non ci sarebbero dubbi. Quanto è accaduto ieri sera a Berlino, dove un camion è piombato sulla folla che visitava i mercatini di Natale uccidendo 12 persone e ferendone 48, è stato il risultato di un attentato terroristico. "Continueremo a sostenere e a dare sostegno alle persone che chiedono di integrarsi nel nostro Paese”. La dichiarazione arriva dalla cancelliera Angela Merkel, nel corso di un incontro con la stampa. La Merkel chiarisce che l’attentatore “aveva chiesto asilo in Germania”. “Non abbiamo - aggiunge - ancora moltissimi dettagli in merito a quanto accaduto". "Ora dobbiamo stare tutti uniti per risolvere questa grave situazione. Per noi questa è una giornata molto difficile”, sottolinea la cancelliera ed esorta però a “rimanere uniti", sottolineando: "Non dobbiamo vivere nella paura”.

In attesa della conferenza stampa della polizia tedesca, prevista per le ore 13 di quest'oggi, che fornirà ulteriori elementi della vicenda, dai media locali si apprende che l'uomo sospettato in un primo momento di essere l'autista del mezzo è stato arrestato. Si tratterebbe di un pakistano di 23 anni entrato in Germania lo scorso febbraio come richiedente asilo. L'uomo sarebbe noto alle autorità per reati minori, ma non per essere un affiliato del sedicente Stato Islamico. Della sua presunta radicalizzazione estremista non vi sarebbe ancora alcuna conferma.

La polizia ha arrestato il ventitreenne grazie ad un testimone che aveva visto l'attacco del tir all'affollato mercatino e la relativa fuga di uno dei due uomini presenti sull'autocarro. Il cittadino lo ha inseguito e ha avvertito le autorità. A due chilometri dal mercatino, quando era ormai all'interno del parco centrale di Berlino, vari agenti hanno bloccato il fuggitivo. L'autista del camion, un uomo di 37 anni probabilmente di origini polacche, è morto poiché raggiunto da colpi di arma da fuoco. Lo riferisce il sito dell'emittente N-Tv citando il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeterun che partecipava a una teleconferenza di ministri dell'Interno regionali tedeschi.

Il proprietario del camion, registrato in Polonia, aveva informato di non avere più contatti con il suo autista dal pomeriggio di lunedì. Neppure la moglie era riuscita a mettersi in contatto con lui. Ariel Zurawski, cugino dell'autista, ha spiegato che il camion è stato dirottato e ha aggiunto che il cugino avrebbe dovuto sostare a Berlino fino ad oggi a causa di un ritardo nella consegna.

La polizia, afferma la Bbc, ritiene che il mezzo sia stato rubato da un' impresa di trasporti di Gryfino, vicino alla frontiera fra Polonia e Germania. Secondo i dati del Gps satellitare, riferisce l'emittente polacca TVN24, il camion è stato parcheggiato ieri verso mezzogiorno a Berlino con un carico di acciaio che doveva essere scaricato alle prime ore di questa mattina. Attorno alle 16, il motore del camion è stato acceso varie volte senza però che il mezzo si mettesse in moto, in quelli che potrebbero essere tentativi dell'aggressore per mettere in marcia il Tir. Il mezzo ha poi lasciato il parcheggio alle 19.45, poco prima di piombare sulla folla del mercatino di Natale. Il proprietario dell'impresa di trasporti aveva già detto di aver perso i contatti con il conducente del camion a partire dalle 16 di ieri pomeriggio.[MORE]

Nel mentre, l'attività investigativa prosegue senza sosta. La Die Welt scrive che unità speciali della polizia hanno fatto irruzione attorno alle 4 del mattino in un hangar dell'ex aeroporto di Tempelhof, a Berlino, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. Si cercano elementi che possano essere utili alle indagini.

L’attentato sarebbe stato rivendicato dall’Isis su uno dei loro canali online. La notizia, riportata dalle agenzie di stampa, non troverebbe però alcuna conferma ufficiale, anche se il modus operandi di quanto accaduto ieri sera, ricorda la strage di Nizza, nella quale morirono 86 persone uccise da un cittadino franco-tunisino che le investì con il suo camion.

Luigi Cacciatori

Immagine da ilmattino.it

 

 

 

 

 


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