Alfano: "Non esiste il rischio zero. In vista del Giubileo 24.000 uomini per la sicurezza di Roma"
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Alfano: "Non esiste il rischio zero. In vista del Giubileo 24.000 uomini per la sicurezza di Roma"

martedì 17 novembre, 2015

ROMA, 17 NOVEMBRE 2015 - Controlli sui finanziamenti ai terroristi, intercettazioni, lotta al reclutamento su internet. E poi: più intelligence, più soldati per le strade, espulsioni mirate. Alfano, intervistato da Radio anch'io su Radiouno rai prova a tranquillizzare l'opinione pubblica scossa dagli attacchi di Parigi e dalle minacce dell'Isis su Roma e spiega quali saranno le linee guida del governo sul terrorismo. Ma avverte: "Il rischio zero non esiste" [MORE]

Punto primo, più soldati per le strade: “Ci sono 24 mila unità tra Roma e provincia: 24mila persone in divisa presidiano la città e la periferia. Abbiamo deciso di utilizzare 1.000 uomini nelle forze armate, 700 sono già in arrivo, altri 300 arriveranno successivamente. Inoltre il prefetto ha a disposizione 1.226 militari per Strade sicure”. Sono i numeri della sicurezza nella Capitale elencati dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. “Questo - ha ribadito - non per presidiare dal punto di vista militare, ma per aumentare i presidi fissi: non vedremo camionette girare per Roma”. Alfano ha spiegato che è stata rafforzata la vigilanza sui “siti francesi, gli obiettivi vaticani, i centri di aggregazione turistica, 12 aeree del centro storico di maggiore frequentazioni e le aree dedicate alla movida: un piano assolutamente significativo”.

Poi i controllI: "A Bruxelles (nel vertice europeo in programma venerdì, ndr) noi proporremo di rafforzare ulteriormente il contrasto ai finanziamenti al terrorismo: per stroncare il Pil del terrore, occorre tagliargli i soldi , impedire che arrivino i finanziamenti per il potenziamento del Califfo e dell'Is". "In secondo luogo - ha proseguito Alfano - serve, come stiamo facendo in Italia, una grande azione contro il cyberterrorism e il cybercrime, cioè il reclutamento che avviene in rete e il meccanismo di comunicazione attraverso il web che e' un'arma suggestiva e pericolosa spesso utilizzata dai terroristi. Durante la presidenza italiana del semestre europeo, chiesi ai colossi del web di venire a Lussemburgo e al Viminale: noi difendiamo la privacy della comunicazioni ma un loro alert precoce può aiutarci a salvare vite umane e ad evitare stragi".

Per quanto riguarda le espulsioni di sospetti fondamentalisti, Alfano ha spiegato: "Voglio essere chiaro, le garanzie sono molto affievolite: le 55 espulsioni (di sospetti estremisti, ndr) decise dall'inizio dell'anno non arrivano dopo regolare processo ma sono frutto di indizi e indici che ci segnalano quel soggetto come pericoloso per la sicurezza nazionale". Sempre dai microfoni di Radio anch'io il ministro dell'Interno ha poi ricordato come "in questo caso non c'è bisogno di più garanzie, li cacciamo con tutta la durezza necessaria, anche quando si tratta di imam. Io stesso ne ho espulsi 4".

Tuttavia, ha ricordato il ministro dell'Interno, "nella nostra società moderna il rischio zero non esiste. Il sistema della prevenzione serve ad evitare il verificarsi di un evento ma non serve ad azzerare il coefficente di rischio, non serve a portarlo a livello zero", ha sottolineato il titolare del Viminale. "L'Italia non ha sbagliato le politiche dei decenni passati e quindi non abbiamo le periferie francesi piene di immigrati che spesso non sono integrati".


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