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ROMA, 7 MARZO 2016 – Gli scienziati brasiliani della «Oswaldo Cruz Foundation» di Rio de Janeiro, riunitisi per un seminario sul virus Zika nello Stato nordorientale del Pernambuco, Stato colpito dall’epidemia, lanciano l’allarme anche sul genere “Culex”, ovvero quel tipo comune di zanzara diffuso praticamente ovunque nel mondo. Infatti, uno studio che ha coinvolto 200 specie diverse di zanzare sembra abbia portato alla conclusione che l’infezione sia possibile anche attraverso questa particolare specie, molto diffusa anche dalle nostre parti. Il genere Culex risulta, fino a questo momento, essere il più grande tra quelli appartenenti alla famiglia dei “Culicidae”. Queste particolari zanzare, di cui si contano almeno 88 specie, sono conosciute come le zanzare ematofaghe per eccellenza e rappresentano, di fatto, un pericoloso vettore di diffusione di malattie virali e parassitarie. Fino a questo momento si sapeva che il virus Zika fosse trasmesso dal genere di zanzara “Aedes”, in particolare la Aedes aegypti (nelle zone equatoriali) e la Aedes albopictus (meglio conosciute come “zanzare tigri”, nelle zone temperate); quest’ultime oramai già molto presenti anche nei nostri luoghi.
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In ogni caso, lo studio, alla cui ricerca contribuirà anche Google, che sembra sia pronta a stanziare un milione di dollari per mappare le zone dove l’insetto è infetto, non ha ancora chiarito se il genere Culex sia in grado di passare l’infezione all’uomo. Infatti, una delle conclusioni a cui sono giunti gli scenziati al seminario è stata quella che se la Culex infetta risulta già essere molto diffusa, e non è stato ancora registrato nessun caso di epidemia in Europa, allora potrebbe significare che essa non sia in grado di passare l’infezione all’uomo. Con grande sollievo da parte di tutti.
Alessio Crapanzano
(FOTO: ilgiornale.it)
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